6.

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primo giorno, le prove, doveva incontrare todaro e parlare di quello che aveva in mente di fargli fare.
si affrettò velocemente a vestirsi, di certo non voleva fare ritardo, sapeva che erano molto indulgenti con gli orari.

prese velocemente le proprie cose e poi iniziò a correre verso la porta per uscire.
era talmente presa nell'andare via che non si rese conto, di nuovo che potevano esserci altre persone lì intorno.
ancora una volta andò a sbattere contro una persona e le caddero la maggior parte delle cose che aveva in mano.

sentì l'altra persona sbuffare infastidito da ciò e poi si inginocchiò a terra per raccogliere le proprie cose.

«scusa, quando sono di fretta faccio un casino, già sono andata a sbattere ieri, ora anche oggi. sono proprio un disastro»
raccolse le sue cose velocemente e poi si alzò guardando la persona finalmente.

era di nuovo alex.
adesso era in grande imbarazzo.

«beh dovresti stare attenta, non voglio essere investito da te tutti i santi giorni.»
lo guardò sorpresa da quella risposta.

non pensava che alex fosse così tanto infastidito da ciò, cioè l'aveva sentito sbuffare ma pensava che era un fastidio di circostanza.

«si, scusami, cercherò di stare più attenta»
disse con un tono basso e poi sorpassò la figura di alex ed uscì fuori dalla casetta.

mentre camminava pensava alle reazioni di alex e a quanto fossero assurde, dato che mesi prima si comportava per messaggio, del tutto in altro modo.
arrivò dentro e poi si diresse verso l'aula dove doveva provare.

aveva ancora il pensiero su alex a dir la verità, quindi entrò dentro del tutto distratta, posando le sue cose e non rendendosi conto che todaro era già lì.

«buongiorno alice, va tutto bene?»
sobbalzò nel sentire la sua voce e si voltò verso di lui.

«mio dio, mi scusi, mi dispiace sono un pochino distratta»
la guardò ridendo un pochino.

«si, me ne sono accorto ma dammi del tu, l'importante è che sia tutto ok... è così?»
non rispose perché in quel momento entrò christian dentro.

«buongiorno, sono in ritardo?»
alice lo stava guardando confusa, non capiva cosa ci fosse lui lì.

«nono chri, vieni pure, alice è appena arrivata e sta concentrata per favore»
le disse e lei annuì subito con la testa andando poco dopo davanti al vetro insieme a christian, davanti a raimondo.
«se siete tutti e due qui è perché pensavo di farvi fare un passo a due. come te la cavi con l'hip hop alice? niente di troppo complicato devi fare, le cose più complicate le farà christian.
però pensavo che voi due insieme potete funzionare, hai un bel movimento che potrebbe andare bene con quello di chri»

era un po' titubante, non aveva mai fatto hip hop, al massimo aveva una base di danza classica e fatto pezzi più movimentati ma mai del vero hip hop.

«non mi tiro indietro»
disse subito in risposta e raimondo sembrava proprio soddisfatto di ciò.

subito dopo entrarono elena ed andreas, i due ballerini professionisti. le amava veramente tutti e due, ballavano veramente da dio, sapeva che non sarebbe mai arrivata ai loro livelli.
iniziarono a spiegare come dovevano fare e poi iniziarono a ballare la coreografia.
todaro aveva ragione, non era tanto complicata, le parti più complicate, tipo i salti o i giri li doveva fare tutti christian.
si sentiva molto felice e soddisfatta di ciò, pronta per iniziare con entusiasmo questa coreografia ma il percorso di per sé.

lei e christian quindi iniziarono a provare, sorprendentemente c'era una grande sintonia tra loro e la loro prima prova andò alla grande.
come passo finale c'era una presa di lui che doveva fare su di lei, doveva solo prenderla in braccio, nulla di troppo eclatante.

finirono le prove poco dopo e poi i due continuavano a parlare mentre si preparavano per tornare in casetta.

«sai sei molto brava, non mi sarei aspettato che apprendevi subito»

«ho avuto sempre questa grande capacità di memorizzare subito le coreografie, a quanto pare funziona anche per altri stili»

«sono felice di fare questo ballo con te, siamo in sintonia»
gli rivolse un sorriso annuendo.

per fortuna aveva notato anche lui questa cosa, erano davvero in sintonia.

«si hai ragione, lo penso anche io»

«solo che se cadi di nuovo mi obblighi a ridere»
alice iniziò a ridere ripensando alla caduta fatta prima, in realtà era scivolata ma christian si era trattenuto dal ridere.

iniziò a ridere anche lui subito dopo di lei e poi lei gli disse sei proprio stupido e continuarono quelle risate come se si conoscessero da una vita.
in men che non si dica arrivarono in casetta, spingendosi tra di loro ogni tanto, giusto per scherzare e continuavano a ridere e a scherzare tra di loro.
tant'è che, adesso li stavano guardando tutti, perché erano entrati così, guardandosi ogni tanto e in quegli sguardi c'era un momento di pausa, dove i loro occhi si incontravano per pochi secondi.

«se fate più piano mi fate un favore, devo andare a provare di là»
era alex, abbastanza irritato dalla voce, lei sospirò non capendo del proprio come fosse il suo carattere.

«fra stiamo solo parlando, stai calmo»
intervenì subito christian ma alex ci stava guardando ancora infastidito.

«non m'importa, io devo provare, andate a fare i fidanzatini da un'altra parte»
alice spalancò gli occhi a sentire quelle parole.

fidanzatini? ma che cavolo stava dicendo.

ora tutti avevano di nuovo gli occhi puntati su di loro, ma adesso erano puntati su loro tre. si avvicinò poco dopo lda insieme a luigi.

«ma tutto ok alex? che ti è successo con lorella?»
disse subito luca, notanto anche lui il suo essere irritato da qualcosa.

«non è successo niente, voglio solo provare e le urla mi infastidiscono.»
diede in risposta alex ma alice non stava proprio capendo.

«ma non stavamo urlando, stavamo parlando e scherzando insieme... sta calmo alex, il mondo non è noioso sempre per tua sfortuna»

«scusami? il mio mondo non è noioso ma è possibile che mi devo sentire criticato da te solo perché voglio provare? anzi criticato da voi.
a me non frega se vuoi stare con il tuo fidanzato, stai pure ma io voglio provare, voglio restare qui dentro.»

aveva usato di nuovo quella parola e non sapeva proprio perché la stesse usando così spesso.

«ale, sei geloso di mia sorella?»
intervenì anche luigi adesso.
tutti erano lì a guardarli come se stessero vendendo un film, mancavano solo i pop corn.

«fra ma geloso di cosa?»

«tu stai zitto»
adesso dall'infastidito, alex era passato dall'essere aggressivo verso christian, non prometteva niente di buono.

«ale andiamo a provare insieme?»
ci mancava solo rea adesso a complicare le cose.

«grazie a dio sei arrivata, andiamo»

tutti guardarono quella scenetta abbastanza sorpresi, evidentemente alex prima d'ora non si era mai comportato così e il fatto che adesso era felice che rea fosse arrivata, ad alice non faceva capire niente di quella situazione.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora