19.

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alice, aveva passato gli ultimi giorni, prima della putanta, insieme a mattia. evitava anche suo fratello ormai, perché lo trovava veramente troppo strano. non aveva mai visto luigi così, almeno con lei. quando il moro parlava era sempre agitato e cambiava parole tantissime volte che le mandava il cervello in palla. in aggiunta, non la consolava più, anzi le loro conversazioni ormai erano un "cerca di parlare con alex", ogni volta.
non sapeva esattamente cosa avesse e le dava rabbia il fatto che proprio suo fratello non fosse sincero con lei.
prima o poi gli avrebbe chiesto spiegazioni ma si doveva concentrare sul ballo.
il biondo in compenso, anche se era veramente tanto fuori dal mondo almeno quanto lei, l'aveva fatta sentire un po' meglio e aiutata molto a provare. il loro legame si era fortificato molto in quegli ultimi giorni.

suo malgrado però, aveva ancora i postumi di quella serata, si era solamente allenata, parlando anche con carola, ogni tanto.
la sua amica mora, sembrava stare giù almeno quanto lei. si era allontanata da suo fratello, esattamente dalla sera di capodanno. però, nello stesso tempo, evitava sempre il discorso, mettendo dentro la testa di alice sempre più confusione. la verità era che non sapeva se luigi si comportava strano per qualcosa successa con carola o se c'era effettivamente dietro qualcos'altro.
una cosa era certa: quel bacio di alex e cosmary le era rimasto fisso in testa e non riusciva a smuoverlo in nessuno modo.

adesso erano tutti in puntata e maria la stava chiamano per entrare, dato che non poteva entrare con la maglia sospesa.
subito il pubblico iniziò ad applaudire ma era era talmente tesa che non ebbe nessuna reazione.
si posizionò a centro studio e poi maria iniziò a parlare.

«allora raimondo...l'ultima volta hai sospeso la maglia ad alice perché per varie cose, non è riuscita a dare il massimo. correggimi se sbaglio» alice adesso posò lo sguardo davanti a sè, sul suo insegnante.

«si maria, giusto. mi aspetto tanto ma non voglio dire altro. voglio sperare che questa volta a parlare sia alice, con la danza» disse infine.

raimondo poi, diede il consenso di ballare, voleva sapere se era cambiato qualcosa e non appena maria, chiamò la base, lei iniziò a ballare con la testa completamente vuota, pensava soltanto alla musica.
finito il pezzo, si posizionò al centro e guardò il proprio insegnate con gli occhi completamente spaventati.

«forza, vieni a prenderti questa maglia ma non voglio che succede più una cosa del genere, deve essere sempre al massimo, non farti distrarre da altre cose» disse con aria di comprensione.

alice subito si rilassò e poi si avvicinò verso la propria felpa prendendola, stava per andare al proprio posto ma raimondo tornò a parlare.

«da oggi mi aspetto molto da te alice, non mi deludere» disse infine e lei annuì, facendo capire al proprio insegnante che non intendeva proprio farlo.
saltellò verso il posto subito dopo, andando ad abbracciare suo fratello, che era in piedi ad aspettarla. come la supportava lui, nessuno mai. si sistemò al proprio posto, completamente serena.

«alessandra, come mai sei silenziosa?» chiese subito maria guardando la maestra celentano, alice si girò a guardare anche lei la maestra mentre si andava a sedere a posto.

«si ok, è stata brava però a me non convince più.» alice sospirò mordendosi il labbro, poi la maestra continuò.
«mi convince più cosmary e ho detto tutto» abbassò lo sguardo completamente delusa da quelle parole. sapeva che alla celentano, cosmary non piaceva tanto e sapere che adesso lei piaceva ancora di meno, la buttava totalmente giù.

«dai alessandra» disse maria intervenendo per le parole ma ad alice a dir la verità, piaceva la sincerità della maestra, seppur faceva male.

«maria tu lo sai che dico sempre la verità, non ho detto niente di male» disse infine e la conduttrice decise di cambiare discorso, senza prolungare troppo quello, forse per non far rimanere troppo male lei.
nonostante tutto sapeva di aver perso la fiducia in almeno un professore, si riteneva fortunata a non averla fatta perdere a todaro.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora