4.

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quei due giorni passarono talmente velocemente, che adesso era già lì allo studio, in preda all'ansia più totale.
dal dietro le quinte sentiva tutto il pubblico che applaudiva, urlava e tanto altro.
sentiva anche quello che succedeva, anche se pochissimo.

«ora o mai più.» continuò a ripetersi tra sè e sè mentre aspettava che maria chiamasse il suo nome.
oltre ad avere l'ansia per sè l'aveva anche per suo fratello, magari ora lei entrava e lui lo facevano uscire in qualche modo.
suo fratello meritava forse più di lei di stare lì dentro.

«ok.. raimondo? hai chiesto tu una sfida?»

oh no, toccava a lei, a quanto pare era raimondo todaro il professore?

«si maria, io penso che virginia, si è brava ma di danza classica abbiamo già carola, non c'è bisogno di un'altra.
quindi vedendo i casting mi sono deciso a chiamare questa ragazza di modern, molto brava che mi ha colpito. vorrei fare una sfida immediata»

«bene, se anche veronica è d'accordo la facciamo e faccio entrare la sfidante»

l'ansia si faceva sempre più potente, sperava che veronica peparini fosse d'accordo, anche se sapeva che virginia era molto brava a ballare.
sospirò aspettando una risposta, aveva l'impressione che il cuore poteva balzargli fuori dal petto.

«si per me va bene, non è un problema se si tratta della ragazza che penso io, piaceva molto anche a me.. parli di quella di qualche mese fa giusto?»

«si proprio lei»

non poteva crederci che addirittura erano due professori che la volevano, ma sarebbe stata sicuro con todaro.

«maria vorrei dire solo una cosa... sono indignata dal fatto che todaro non capisca quanto sia brava virginia»

eccola, era la celentano, sembrava veramente nera.

«non ho detto che non è brava, ho detto solo che penso sia meglio dare una possibilità ad un'altra ragazza, davvero brava»

«ma anche virginia merita di essere qui!»

«ok va bene, basta così, io direi di fare questa sfida, così la ragazza può entrare, che aspetta di farlo da tutta la puntata»

maria era intervenuta per fortuna, stare lì fuori le aveva aumentato ancora di più l'ansia.
subito dopo sentì pronunciare il suo nome e poi con il microfono in mano, si fece coraggio ed entrò in studio, accompagnata dal pubblico che applaudiva le mani.

non appena dentro, cercò subito con lo sguardo suo fratello, che per fortuna era al ora lì, al suo banco.
non appena lui la vide gli di illuminarono gli occhi e le sorrise felice, anche lei gli sorrise di ricambio. in quel momento voleva andare là ed abbracciarlo ma non poteva farlo.

«vieni virginia, a giudicare la gara è garrison»

un grande applauso riempì lo studio e poi arrivò garrison, sorridendo e salutò subito maria. dopo aver detto un po' di cose, garrison decise di far iniziare virginia, quindi lei rimase lì seduta mentre la musica iniziava.
osservò per bene virginia che si muoveva in modo impeccabile, si iniziò a mordere il proprio labbro inferiore nervosamente. girò per un attimo lo sguardo verso suo fratello e lui guarda caso la stava guardando, le sussurrò un andrà tutto bene  serio in viso come faceva sempre quando c'erano situazioni serie da affrontare.

si sentì subito meglio e quando meno se lo aspettava finì l'esibizione di virginia, battè le mani e poi garrison chiamò lei.
si alzò dalla sedia e si mise a centro studio, la musica iniziò, era believer degli imagine dragons. alice, iniziò a muoversi a tempo di musica e sentiva tutta la musica scorrerle dentro, era così che si sentiva ogni volta che ballava.

continuò fino a quando la musica non finì e a quel punto maria chiese se per garrison andasse bene e lui disse di si, quindi ecco doveva scegliere.

«wow molto difficile, siete molto bravi entrambe, alice mi hai lasciato letteralmente a bocca aperta, hai molta tecnica e dai molte emozioni»
proseguì subito dopo guardando verso virginia.
«virginia tu molto brava, grande tecnica ma manca quel qualcosa in più che mi fa dire wow.. quindi per me vince alice»

partì la musichetta e maria annunciò che lei era una nuova allieva di amici, ma prima di farla salire, la fece restare lì un momento.
iniziò a dire a virginia che le dispiaceva e tutto, virginia fece un piccolo discorso e poi andò via.
alice la salutò per educazione e poi maria si rivolse proprio a lei.

«mi sembrava brutto dirlo prima, magari neanche entravi ma è giusto dire che ti chiami Alice Strangis, hai vent'anni e sei la gemella del nostro luigi.. vuoi dire due parole? io so che prima non volevi entrare, ti sei decisa in un secondo momento»

si stava cagando sotto, doveva parlare davanti a tutti ma si prese coraggio ed avvicinò il microfono alla bocca.

«oddio che ansia» iniziò a dire ridacchiando un pochino «beh si, sono la sorella di luigi e stare senza di lui è stato terribile... diciamo che lui era molto più deciso di me, ho sempre avuto questa passione, ma all'inizio non volevo ammettere che fosse importante anche per me, per vari motivi»
si voltò verso luigi e gli sorrise, lui ricambiò il sorriso, fremendo dalla voglia di abbracciarlo.

«alessandra.. come mai non hai detto niente?»

«beh non c'è molto da dire, è una brava ballerina»

adesso era lì che guardava la maestra stupita, era piaciuta anche a lei? maria era anche lei sorpresa di questo, ma fermò le chiacchiere, consegnandole la felpa.

una volta presa la felpa si diresse per le scale, praticamente correndo, ed andò dritta ad abbracciare luigi, che ricambiò subito l'abbraccio.

«mi sei mancato tantissimo»

«tu cerca di deciderti prima prossima volta, hai capito»

non rispose, si limitò a rimanere abbracciata a lui, fino a quando non sentì una voce chiamarla.

«te l'ho detto che sei brava» era alex.
neanche si era resa conto che era lì, poco più in giù di luigi.

si limitò a sorridergli e a sussurargli un grazie, luigi invece adesso, guardava tutti e due abbastanza confuso.

alice non aveva neanche accennato una singola cosa di alex a luigi e a quanto pare neanche alex aveva parlato di lei a suo fratello. adesso si trovava in imbarazzo, quindi si affrettò ad andare a sedersi al proprio posto, stessa fila di entrambi ed entrambi adesso la stavano fissando.
l'uno perché era felice per lei, l'altro perché non capiva come faceva a conoscere alex.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora