25.

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la notte è stata una delle peggiori, l'aveva passata in lacrime e si scusò con carola per non averla fatta dormire. non aveva la minima voglia di andare a fare lezione, nonostante, avesse detto, che era lì per ballare.
sapeva che suo fratello le avrebbe lasciato i suoi spazi per qualche giorno, su questo poteva essere serena. conoscendo alex, però, lui non lo avrebbe mai fatto, sapeva che avrebbe insistito, uno dei motivi per il quale non voleva uscire dalla stanza.

«allora io vado...sei sicura che non vuoi venire? ali, si arrabbieranno» disse carola con la sua borsa in spalla.

«chissà forse è successo questo perché non è il mio posto» disse rigirandosi nel letto.

«smettila e promettimi che almeno la lezione dopo la farai» non disse niente e la sentì andare via.

si mise a pancia in su, guardando il soffitto. avrebbe dovuto capire fin dall'inizio che alex era complicato eppure testarda come è, ha continuato lo stesso e questo è il risultato.
passò la prima ora e non si mosse da lì, sentiva gli altri che ridevano tra di loro e scherzavano, non capiva dove trovavano tutta questa vitalità.

«che ci fai qui?» voltò lo sguardo e vide christian avvicinarsi a lei.

«no chri per favore, voglio stare sola» disse sospirando ma lui si andò a sedere di fianco a lei.
«te non molli eh?»

«no, vestiti, andiamo a lezione.» disse prendendole il braccio e la iniziò a tirare, lei sembra non muoversi.

«te non hai lezione, perché ci dovresti andare?»

«perché miss non vado a lezione perché soffro, da sola non si muove, forza» abbozzò un sorriso e poi si fece convincere.

si sollevò dal letto e poi christian andò ad aspettarla di là, mentre lei si preparava.
una volta pronta uscì dalla stanza dirigendosi verso la porta, dove la stava aspettando christian. nel mentre, però, incontrò alex, ritrovandoselo davanti.
rimasero entrambi in silenzio a guardarsi per un po', fino a quando lei decise di proseguire.
trovava strano che non avesse parlato ma sicuramente luigi gli aveva detto di lasciarla in pace.

camminò di fianco a christian fino ad arrivare ed una volta lì aprì la porta e lo ringraziò, con un sorriso. lui, una volta che lei entrò, se ne andò e poi alice proseguì verso la sala prove, aveva lezione con gli altri ragazzi ed una volta entrata tutti si girarono verso di lei.
c'è chi le diceva finalmente chi chiedeva dove fosse finita, lei non rispose sentendo solamente il professore che stava parlando.
una volta finito uscì dalla stanza un po' esausta ma decisamente più rilassata, durò poco purtroppo perché nella stanza relax poco dopo entrò alex. lei lo guardò soltanto per un momento, poi distolse lo sguardo, volendo solo andarsene adesso.
si alzò quindi, da dove era seduta e fece per andarsene.

«alice...» si bloccò incrociando il suo sguardo, degludì pesantemente.

«se cerchi cosmary, è andata via» disse molto fredda, poi fece per proseguire la lui la fermò per il braccio.

«cercavo te, pensavo che magari potevamo tornare in casetta insieme e...parlare» a quel contatto sobbalzò un po', una parte di sè voleva stare con lui, sentire la spiegazione ma l'altra parte era talmente ferita che non riusciva neanche a guardarlo in faccia.

la porta si aprì di nuovo e lei posò lo sguardo sulla figura appena entrata in stanza.

«sono venuto a prenderti, così sono sicuro che non ti butti da un ponte» abbozzò un sorriso nel vedere e sentire quelle parole di christian.
non disse niente tornando per un momento con lo sguardo su alex che stava guardando anche lui christian, adesso lo spostò di nuovo su di lei. a quel contatto visivo le mancava l'aria ma riuscì a togliere la sua presa e poi sorpassò alex andando di fianco a chri. l'unica persona che sapeva farla sentire meglio, era decisamente il ballerino.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora