[Jade]
[La "p." sta per "Pervertito". Potrebbero esserci scene che possono danneggiare le vostre menti e renderle come la mia. Voi siete stati avvisati, non rispondo di problemi di "pervertismo" sulle persone che leggeranno questo e gli altri capitoli taggati "P". Comunque, nel caso vogliate saltare la parte pervertita ma non perdere il capitolo, le parti petvertite si troveranno tra le 2 frecce (→←).]
In questo caso tutto il capitolo sarà pervertito, quindi, per le menti "senza_torta" : SALTATELO!→A quel punto non riuscì a trattenere la donanda. Staccai le mie labbra dalle sue. Lui mi mise una mano sul collo. Avvicinò la sua bocca alla parte opposta. Prima lo baciò come fosse un bacio normale. Poi si staccò per un millesimo di secondo. Scese di qualche millimetro e me ne diede un altro. Questo mi fece venire i brividi. Mentre le sue labbra mi ciucciavano la pelle, la sua lingua la inumidiva, dandomi una strana senzazione. Io alzai la testa senza volerlo, come presa dall'eccitazione. Avevo sempre odiato i baci sul collo, ma questa volta non facevano altro che eccitarmi di più. Sentivo da sotto qualcosa di caldo che iniziava a scendere, e sapevo cosa era!
Iniziò a farmi un succhiotto nella medesima parte del collo.
Lui non era Beck... qualcosa lo stava eccitando a tal punto di fare una cosa del genere.
Non riuscì a trattenermi.
"-hai un preservativo?"
Lui si staccò dal mio collo. Mi guardò negli occhi. Ancora un volta mi ci persi dentro.
Mi sorrise. Aprì la porta del camper. Si sentì un breve scriccholio, ma eravamo troppo presi per accorgercene... noi... perché tutti i vicini se ne resero conto si!
Mi mise le sue mani poco sotto le ultime costole e mi spinse dentro. Io gli tenevo le braccia intorno al collo, portando il suo volto sempre più vicino al mio.
Chiuse la porta poi avvicinò le sue labbra alle mie
"-aspetta, dove è finito Beck ed i suoi ma ne sei sicura ?"
Lui ridacchiò come risposta alla mia ironizzazione.
"-Perchè, non ne sei sicura?"
Avevo paura di aver dato fine a quel momento così romantico,ma invece no.
Mi spinse verso la parete che, essendo arrotondata, mi fece scivolare piano verso il pavimento.
Mentre scendevo lui continuava a baciarmi. Pasò dalle labbra, al collo, fino a raggiungere la scollatura della mia maglietta. Quando la raggiunse eravamo ormai entrambi seduti sul pavimento.
Mi resi conto che sarebbe stato diverso dalle volte precedenti. Ora non voleva fare un piacere a me, ora lo voleva veramente, ma per di più per se! Arrivò al limite della mia pelle scoperta. La mia eccitazione era al massimo. Mi sfilai velocemente le scarpe. Stavo già facendo previsioni erotiche su i minuti sucessivi, poi mi accorsi che la mia posizione era cambiata. Ero straiata perterra, a pochi passi da dove mi trovavo prima. Beck era sopra di me. Aveva una mano appoggiata ai bordi del mio seno, mente l'altra sul pavimento per non mettere tutto il suo peso su di me. Continuava a baciarmi, mentre portava la sua mano sempre più vicino al mio seno. Io tenevo le mie mani una sul pavimento, stesa nella mia stessa direzione, e l'altra dentro la canottiera di Beck, che mi sventolava sul petto. Improvvisamente fece il primo passo. Si tirò indiedtro. Io alzai le gambe e gliele appoggiai sulle spalle. Lui si avvicinò di più, facendomi alzare ancora di più le gambe ed il fondoschiena. A questo punto mi sfilò prima le calze e poi anche le mutande, lasciandomi, per distrazione, la gonna addosso.
Si avvicinò alla mia... (la chiamerò V) v . La leccò una decina volte, poi si staccò. Io stavo godendo cone una matta. Ci infilò dentro, ma solo suoerficialmrnte 2 dita, poi le fece uscire. Si avvicinò alla mia faccia. Mise le 2 dita vicino alla mia bocca, trascinadole fino alla fine della guancia. Sopra di queste c'era un... non proprio liquido caldo con un odore dolciastro. Il frutto della mia eccitazione .
"- mi sembri un po' eccitata" ironizzò lui, sorridendo.
Con una mano gli avvicinai la testa alla mia. Le nostre labbra si unurono. Le lingue si scontrarono. Nella sua bocca c'era ancora il sapore dolciastri del mio orgasmo. Mi eccitai ancora di più e , mentre continuavo a baciarlo, una sua mano si avvucinava ai bordi della mia v provocandomi fortssime emozioni. Era chiaro ciò che voleva.
"-vogliamo controllare se sono l'unica?"
Gli slacciai la cintura. Feci lo stesso con il bottone dei pantaloni.
"-mmm... credo di no, ma mi piacerebbe che controllassi!"
Tornò a baciarmi, ed ancora quel sapore dolciastro in bocca.
Tirai giù la zip dei suoi Jeans. Portai anche l'alta mia mano sui suoi fianchi per sfilagli più facilmente i pantaloni. Intanto la sua mano aveva trovato il buco della mia v e stava iniziando a girare. Iniziai ad ansimare. Questo lo spinse a muovere la mano ancora più velocemente. Feci in tempo a tirargli completamete giù i pantaloni che l'orgasmo arrivò. Ansimai ancora più forte e sentì tutta la mia v umida.
"-oh dio, Beck, vuoi farmi morire?"
Tornò a leccarmela, pulendola da tutto quel liquido che fuoriusciva, ma questo serviva solo ad accitarmi di più.
Mi misi seduta, obbligandolo a staccarsi. Gattonai fino a raggiungerlo ed a questo punto mi sedetti sulle sue gambe, stringendolo con le mie. Il suo ... ( lo chiamerò P) p si era irrigidito e, nonostante mi sfiorasse senza potermi penetrare, anche perché aveva ancora addosdo le mutande, mi faceva sentire la settimo cielo. Eravamo seduti. Uno sull'altro. Gli tolsi la camicia lasciandogli solo la canottiera. Lui fece lo stesso con la mia maglietta, lasciandomi in reggiseno. Mi mise le mani sul seno ed iniziò a baciarlo. Io gli avvicinai le mani alle murande ed iniziai a tirargliele giù. Poi mi ricordai.
"-Beck, lo hai il preservativo? "
Sollevò il volto dal mio seno, mi guardò negli occhi. Mi sollevò leggermente per permettersi di alzarsi. Lo feci anche io ma rimasi ferma li, mentre lui si avvicinò ad un comodino. Da li tirò fuori il preservativo. Io, intanto, mi sedetti, ancora in preda all'orgasmo di qulche secondo prima. Appena mi fui calmata mi sfilai la gonna, aspettando che lui avesse finito. Quando riuscì a mettersi il preservativo e togliersi la canottiera era passato poco meno di un minuto. Si girò verso di me. Si sedette sulle mie gambe tornando a baciarmi. Le sue mani si allungarono fino a raggiungere il mio reggiseno. Me lo sfilò e lo buttò a terra. Mi portò le mani sotto al collo e continuò a baciarmi. Intanto il suo p sfiorava, ad ogni nostro movimento, i bordi della mia v.
Si staccò un attimo dalle mie labbra.
"-ma ne sei sicura?"
Eccolo!
"-ti amo Beck!"
Mi alzai dalla sedia, obbligando così anche lui.
Presi in mano il suo p e lo infilai dolcemente nella mia v . Grazie alla non esagerata differenza di altezza riuscì a sfruttare quei pochi minuti al massimo. Io muovevo i miei fianchi avanti ed indiettro. A destra e a siniatra, provocandoci fortissime emozioni.
Iniziai ad ansimare mentre Beck prendeva il ritmo spingendo anche lui. Ad un certo punto ci stancammo di stare in piedi. Si allontanò di un po' da me. Mi buttò sul letto e, prima che potessi oppormi, mi stava nuovamente penetrando. Gli misi le mani sulle braccia, stringendogli e graffianogli superficialmente i muscoli. Passarono alcuni minuti. Beck si muoveva troppo bene. Raggiunsi 2 volte di fila l'orgasmo, ansimando e continuando, completamente fuori da me, a chiedergli di spingere più forte, e ancora, ancora e ancora. Improvvisamente sentì il bisogno di andare in bagno, susseguito da un enorme piacere. Una scarica che mi partiva dalla v e raggiungeva ogni parte del mio corpo.
Aveva completato la missione imposibile: il punto G.
Non feci in tempo a godere per quel momento che la porta si aprì e si sentì la voce di una donna.
"-Beck... o mio dio..."
Lui si staccò subito da me, che ero rimasta li, ancora mezza ansimante.
"-mamma.. "
Cercò di tirare la coperta per coprire entrambi.
"-di cosa ti teoccupi tesoro? Le hai usate le precauzioni? Da ciò che si sentiva da fuori la roulotte penso che sia meglio utilizzarle!" si fermò un attimo poi continuò rivolgemdosi a me. " ah, giusto Jade, capisco che Beck sia così bravo da... Farti ansimare in quel modo, ma un consiglio è quello di farlo un po' più in silemzio! Buon proseguimento di nottata,!" ci fece l'occhiolino e così uscì.
Eravamo entrambi rossi come 2 pomodori.
"-io tua madre la stimo!"
"-be... Certe cose può evitarle..."
"-ma pensa che mio padre ti avrebbe messo al rogo, memtre lei addirittura ci scherza su!"
Lo guardai negli occhi ridendo, forse per l'eccitazione di qualche secondo prima... O forse perchè era comunque una situazione divertente.
"-ah si? Ridi? Adesso vediamo se continui eh!"
"-credo di s... Siiiii!" l'eccitazione riprese. Bastò che la mia v sfiorasse qualcosa che tornai ad ansimare come prima (ma più silenziosamente).
"-ma crolli subito? Jade, sono appena entrato!"
"-siii, lo so, ma credo che tu prima abbia trovato il punto! Ohh.. Mmm"
Mi fece un sorriso malefico. Iniziò a muoversi. Senza volerlo, ad un certo punto, mi scapparono alcune gocce di .... Di!
"-ecco. Ora sei pronta ad impazzire veramente?"
Io già stavo al settimo cielo. Quando trovò nuovamente il punto iniziò a far pressione piu e più volte sempre li.
I miei versi lo eccitavano ancora di più.
Poi arrivò il momento verso la fine. Iniziò a spingere più che poteva, con una grande velocità ed un intensità che mi faceva venire i brividi.
Dopo meno di un minuto iniziò a rallentare. Avevo sentito come il preservativo si fosse gonfiato e di come, a parer mio, mancava poco che esplodesse..
Si alzò di poco da sopra di me e estrasse il p e si sdraiò di fianco a me.
Io ero più che esausta.
Mi girai su un fianco e gli misi la mano sul petto. Poi l'allungai e gli sfilai il preservativo. Era per metà pieno. Lo lasciai cadere a terra e mi attaccai letteralmente a lui.
Mi addormentai quasi subito con la testa ed il petto sul suo, mentre lui mi accarezzava la schiena e le gambe.←