capitolo 60

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Avviso importante:
Non voglio essere minacciata/picchiata dopo questo capitolo.
Anita, ti chiedo di saltarlo per il mio bene...
"Buona" lettura.

[Beck]

Ero sicuro. Mi fidavo.
Jade era la mia ragazza da molto tempo, non poteva tradirmi. Non così spudoratamente.
Raggiunsi il bagno delle ragazze. Sbirciai dentro: niente.
Ma io mio fidavo.
Provai a cercarli ai loro armadietti.
Ancora niente.

*calmati Beck... Calmati... Respira, non è come credi!*
Mi ricordai del ripostiglio.
*nooooo... Noooooooo... Non è così! Beck, calmati...*

Passo dopo passo lo raggiunsi.
Aprì leggermente la porta.

Jade era coperta dalla schieda di André, ma si riusciva a capire che, ciò che stavano facendo, non era prendere una maglia. Erano abbracciati in un bacio.

Chiusi la porta. Non si accorsero di me.

Rimasi a fissare il vuoto.
Mi vennero in mente mille pensieri, mille risentimenti, mille domande.
Jade. Lei. La persona della quale me lo sarei aspettato di meno al mondo.

Presi la prima cosa che trovai e la lanciai a terra.
Da lei non me lo sarei proprio aspettato.

Andai verso il mio armadietto. Iniziai a buttare tutti i libri giù, fino a quando non rimase vuoto.

Staccai tutte le foto di o con Jade che avevo attaccato. Facevano così male, ed erano passati poco più di 5 minuti.

Partì dalla prima: Feci un grande strappo in modo da dividere me da Jade. Feci lo stesso con tutte le altre foto. Ad ogni strappo mi sentivo peggio, ma volevo farlo. Gli occhi mi diventarono umidi.
Ecco cosa si guadagna nel fidarsi: pesci in faccia.

Girai il mio sguardo: l'armadietto di Jade.

Lo raggiunsi con tutta calma.
Misi la combinazione, Jade me la aveva detta. Subito trovai una nostra fotografia. Ce ne erano a milioni. In mezzo a tutte le nostre foto ne trovai alcune con Cat, ed altre con André. Iniziai a frugarci dentro, fino a quando qualcuno non mi interruppe.

[Jade]

Continuavo ad abbracciare Andrè. Si stava così bene fra le sue braccia. Erano forti e ti davano sicurezza.

Mi staccai: avevo sentito un rumore.

"-Tutto bene Jade?" mi guardò perplesso.
"-si.. Si... Ho sentito un rumore... Be, direi che ormai gli altri ci aspettano, andiamo!"
"-aspetta Jade... Io... Io..." lo vidi mordersi il labbro e quasi rassegnarsi a qualcosa. "Devo prendere la felpa, tu intanto vai, poi ti raggiungo!"
"-okay..."

Uscimmo dalla stanza e prendemmo direzioni diverse: o andai verso il mio armadietto, e lui verso il suo.

In verità, prendemmo semplicemente due vie diverse, anche perché i nostri armadietti non erano lontani.

Raggiunsi la sala principale e vidi l'armadietto di Beck spalancato e vuoto. Tutti i libri si trovavano per terra.

Mi avvicinai.
Tutte le nostre foto erano stracciate con precisione in modo da separarci.
Perché avrebbe dovuto farlo?
Ne raccolsi una, poi alzai lo sguardo.

Beck stava fugando nel mio armadietto.
Mi avvicinai e, in un momento nel quale entrambe le sue mani erano fuori da esso, lo chiusi con un movimento veloce.

"-cosa stai facendo?" gli dissi secca.

Per risposta lui prese una delle foto che aveva preso dal mio armadietto e la stracciò davanti ai miei occhi.
"-questo Jade, questo"

Lo tirai per un braccio.
"-cosa cazzo stai facendo?"
"-ti rispondo!" tolse il braccio dalla mia presa.

Aprì nuovamente l'armadietto e fece la stessa identica cosa con un'altra nostra foto.

"-smettila! Cosa ti prende!" gli strappai quel poco che rimaneva della foto.
"-perché? Come può farti male? Cosa te ne frega a te!"

Lo presi per le spalle e lo spinsi verso il muro iniziando ad urlare
"SMETTILA DI FARE L'IDOTA E DIMMI COSA TI STA SUCCEDENDO!" tutti quelli che erano nel corridoio si girarono verso di noi.

Come risposta mi tirò uno schiaffo vicino allo stesso occhio che mi aveva precedentemente su cui mi aveca precedentenente colpite André.
"COSA MI PRENDE? MI PRENDE CHE NON MI PIACE ESSERE PRESO PER IL CULO! NON CON IL MIO MIGLIORE AMICO!"

Portai entrambe le mani sulla guancia.
Il dolore era grandissimo, e non mi sto riferendo allo schiaffo.
Lo guardai con gli occhi pieni di odio.

Gli saltai nuovamente addosso, ovviamente senza riuscire ad avere la meglio.
Mentre cercavo di tirargli pugni iniziai a piangere a dirotto.

Cosa stava succedendo?
Tutto stava accadendo troppo infetta, non riuscivo a capire.

Qualcosa mi tirò per la vita sperandomi da Beck.
Cercai di capirci qualcosa.
Beck era trattenuto da André e da Robbie, mentre alle mie spalle c'era un altro ragazzo. Mi teneva per la vita in modo da evitare che potessi tornare da Beck.

Mi concentrai su Beck: aveva del sangue che gli usciva dal naso e dalla bocca. Si stava agitando e stava urlando qualcosa ai due amici

Il ragazzo mollò la presa dalla mia vita. E iniziò o stringermi dalle braccia. Sentì un immediato dolore a quello destro. Anche con la maglia si riusciva a vedere che era molto gonfio.
Beck doveva essersi difeso.
Probabilmente si era difeso anche troppo perché, nonostante non me ne accorsi subito, ero nuovamente cieca dall'occhio destro.

Vidi Beck scappare dalla presa e buttare Andrè verso gli armadietti.

Un corteo di persone si radunò intorno ai ragazzi, impedemdomi di vedere altro.

Mi sentì improvvisamente mancare.
Le mie gambe cedettero mentre il ragazzo cercava di tirarmi su.
Lo sentì urlare mentre Robbie si avvicinava.
Feci in tempo a vedere la mia mano, bianca quanto quella di un cadavere, poi chiusi gli occhi.
Un'ultima lacrima rossa scese.

Sentì i passi di Beck avvicinarsi. Erano inconfondibili.
Iniziò a scuotermi ed a urlarmi di svegliarmi.

Tutto iniziò a sfumare.
Le parole di Beck, i suoi movimenti, tutto.

Non ne ero ancora pronta...

Vi ricordate la promessa?
Ecco!
Almeno aspettate il 23 ad uccidermi, così avrò finito l'esame!
Baci e abbracci(???)
Cieau!

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