Il colpo di genio... si, di uno con 40 di febbre ed il cervello che fa cilecca!
Le diede un bacio sulla tempia... non che centrasse qualcosa... ma va be!
"-Beck, sei caldissimo! Vieni qui!"
Gli appoggiò la mano sulla fronte.
Il calore le attraversò le dita.
"-Jade, sei esagerata..." le rispose lui, che, per il fatto che era rincoglionito duro, si era già dimenticato dell' idea "sarà solo qualche grado in più!"
"-Beck, no. Dammi il termometro"
"-Jade, non serve..."
"-Beck" vide in um angolo l'oggetto. Era sotto ad un cumolo di vestiti. *maschi* pernsò Jade. "Ora ti stedi. E non provare ad opporti che ti ficco le forbici nel collo"
"-dolce piccola fatina" farfugliò lui metre lei lo stendeva e prendeva il termometro. Alzò il braccio di beck e gli mise il termometro sotto l'ascella.
"-zitto che altrimemti ti provo la febbre attracerso il buco del c..."
"-capito... capito!"
La temperatura contunava a salire, e Jade era li, con la mano che accarezzava i suoi capelli.
Non sapeva cosa fare. Dopo la morte e della madre non si era veramente ammalata se non quelle 2/3 volte, nelle quali fingeva comunqe di stare bene. Si alzava con più occhiaia del solito ed il letto bagnato dal sudore, ma a scuola era più perfetta e riposata del solito. Aveva solo una stranezza quando fingeva di non essere ammalata: evitava ogni contatto fisico. Quando Beck la prendeva per la vita e la stringeva, con le sue dita alla ricerca delle sue mani lei fingeva di mettersi a posto i capelli o di controllare il telefono. Ma ovviamente c'era una persona che se ne era accorta, altrimenti dove è la fregatura? Andrè mi conosceva fin da quando ero piccola, come poteva non accorgersene? Quando si accorgeva che stava male per salute, cuore o semplicemente un momento, le mandava un messaggio nel quale le dava appuntamento dal bidello. Lì parlavano e Jade si consolava... Anche se spesso non gli diceva tutto.Il termometro suonò e Jade si risvegliò dai suoi pensieri. Strappò l'oggetto a Beck, il quale lo stava per prendere, e controllò lo schermo.
39.9
Lo spense prima che Beck potesse guardarlo.
"-dove tieni le tachipirine?"
"-Vicino al frigrifero"
Simise di fingere e si lasciò andare alla febbre. Jade era seduta sul suo letto con una gamba appoggiata appana vicino a lui. Come per istinto lui le strinse la gamba trasmettendole ancora il core. Solo a quel punto lei si concentrò sui suoi occhi. Erano pieni di quello stesso dolore che aveva visto nel suo incubo. Lo abbracciò forte per suo bisogno, poi si staccò. Di conseguenza anche Beck mollò la presa, che orami stava bloccando la circolazione alla bruna.
Jade si diresse verso il frigorifero. Prese le medicine ed una bottiglietta di acqua.
Fece un miscuglio fra i 2 composti per poi portarlo a Beck.
"-devi berne 2 o 3 sorsi ogni mezzora, ti passerà in una giormata" infatti lei lo sapeva bene: ogni volta utilizzava quel metodo e non aveva mai fallito [non voglio persone sulla coscienza, quindi vi avviso che non è un metodo reale e non so quali possano essere le conseguenze] .
Lui ne prese 2 o 3 sorsi e poi appogiare la bottiglia e prenderle le mani.
"-grazie"
"-e di che?" gli diede un veloce bacio sulla guancia. "Adesso tu dormi e, se e quando ti sentirai meglio guarda un po' di TV. Okay?" aveva un tono da mammina che dice al figlio di 4 anni di non fare il cattivo a scuola, ma tanto Beck era già quasi addormentato, quindi (oltre ad essere inutile) non avrebbe potuto prenderla in giro. "Io devo andare a scuola ora, sarò già in mega ritardo!" continuò.
Su quelle precise parole Beck si svegliò vedendo tutti i suoi piani andare in fumo.
"-Ma... Jade.. "
"-non posso, Beck! Rozy mi ammazza se non vado e mio padre..." si massaggiò il braccio solo al ricordo del male chee faceva. Il croc del gomito, i lividi e il rossore di quando quel bianco braccio veniva girato o percosso. "Lui niente credo..."Okay... Vi permetto di non perdonarmi... Ma il foglietto su cui lo avevo scritto... Ha fatto una brutta fine...
Adesso dovrei continuarlo presto... Ma non vi prometto niente!