capitolo 54

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[Jade]

"-quindi? Lo avete almeno letto?"
Mi sedetti sulla mia sedia.
Non avevo neanche guardato il copione.
"-lo prendo per un si... Quindi, iniziamo!"
"-Beck, mi presti il tuo copione?"
"-non lo hai il tuo?"
"-è nell'armadietto!"
"-chiedi di andare in bagno, tanto ha 2 scene da montare prima della tua entrata"
"-si... Lo sapevo..."
"-ci credo..."
Sikowiz salì sul palco.
"-su tutti quelli della prima scena!"

*dopo 2 settimane*

Ero alla lezione di storia.
Stavo pensando ad una storia... Ma alla mia, non a quella dei colonizzatori.
In 2 settimane neanche, molto era cambiato.
Avevo visto Cat tre o quattro volte, e quando la vedevo non mi considerava.
Andrè e Beck erano i soliti amici... Poi, quando mi avvicinavo io, scoppiava la quarta guerra mondiale.
La terza guerra era scoppiata tra me e Tori, anche se, probabilmente, ero già stata sconfitta. Ero obbligata a fare quello che voleva lei, ma lei era astuta, non mi faceva fare cose che avrebbero fatto insospettire la gente. In 3 giorni avevo già dovuto maltrattare André 7 volte, e questo mi dava molto fastidio. Lui era il mio migliore amico, non volevo farlo soffrire!
Poi Beck. Tutto era diventato strano. Litigavano per praticamente tutto, e, per di più, per colpa mia.
Rozy stava attuando le procedure per il suo piano. Ovvero cosa?
Lasciare morire Blum.
Me lo aveva accennato la sera prima che Beck stesse male, ed era uno dei motivi per cui, quel giorno, piangevo.
Non lo avevo detto a nessuno, e avevo paura di dirlo.
Poi arrivò quel maledetto giorno.
Mio parte sarebbe tornato quel pomeriggio, e già questo mi teneva in ansia.
Poi ci sarebbe stata la prova della scena della rissa.
Ed infine, andare a vedere Blum per l'ultima volta.
E poi, ovviamente, dobbiamo aggiungere i soliti imprevisti.

"-signorina West, stava forse immaginando come colonizare l'America?"
Mi svegliati dai pensieri e tornai sulla terra ferma.
"-mi scusi prof..."
Beck, che era il mio vicino di banco, avvicinò la sua testa e iniziò a sussurrarmi.
"-non ci credo che ti viene da piangere per la morte dei nativi americani. A che pensi?" cercava di fare il dolce. Sperava in questo modo di poter calmarmi, e non litigare. Ma, se a tutto quello che mi stava succedendo, aggiungevi anche la settimana di ciclo...
Mi girai con gli occhi umidi.
"-dopo possassiamo p p parlare? Ho una cosa da confessare..."
"-non devo spaventar..."
"-OLIVER! FACCIA SILENZIO! Volete forse essere cacciati dalla classe?"
"-no... Professoressa, ci scusi..."
Mi abbassai con la testa.
"-beccati..." mi dissi fra me e me, ma non dovevo!
"-OLIVER, WEST, FUORI SUBITO! TORNATE SOLO QUANDO SARETE IN GRADO DI ASCOLTARE SENZA DIRVI SCEMENZE!"
Mi alzai e, come di abitudine, uscì dalla porta, chiudendola con il dito medio alzato, procurandomi ancora una nota, ma molte risate dai compagni.
Beck mi seguì. Non era abituato ad essere cacciato. Lui era il ragazzo perfetto ovunque.
"-e... Ora...che si fa?"
"-si va in un posto lontano dalle classi, così se parli o ti viene da sclerare contro un prof non disturbi gli altri... e non ti becchi un'altra nota."
"-okay... E.. Dopo la nota? Chiamano i tuoi?"
"-com me hanno perso la speranza di mettermi in riga, ma non credo che ti metteranno una nota"
"-okay..." iniziò a guardarsi intorno.
"e tu cosa fai normalmente quando ti cacciano?"
"-cammino per la scuola e penso" e mi taglio...
Si! Lo faccio.
"-ah, giusto, la cosa di prima."
"-vieni" lo presi per mano e lo portai lontano, in un posto che nessuno conosceva.
"-Jade, dove siamo?"
Avevo gli occhi lucidi. La bocca impastata di dolore. Le orecchie mi fischiavano. E il cuore batteva a mille.
"-ti ricordi di Blum?"
"-si..."
"-forse è meglio se la dimemtichi..."

Odiatemi!
Non pensate adesso che aggiornerò... Solo che oggi mi annoiavo e, essendo bloccata da mia nonna con i libri a casa...
O deciso di saltare molti eventi per arrivare prima verso i veri capitoli belli.
Poi dopo l'anno scolastico sarebbe durato un po' troppo...
Spero vi piaccia e... Ad Anita.
Preparati a scoprire le identità di **** e *******!

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