Il Red Time pullula di morte e distruzione. Vasilisa sembra aver l'abilità di percepirlo quando ancora esse non hanno avuto luogo e, sebbene Josh prenda i suoi avvertimenti come un delirio, entrambi gli uomini che l'affiancano decidono di credere ciecamente a ciò che dice.
"È una trappola." Afferma sul sedile del passeggero. Matthew guarda davanti a sé, dai sedili posteriori ha modo di vedere, esattamente tra i due amici, l'ingresso del pub e una donna col caschetto nero che cammina nervosamente avanti e indietro. Joshua, invece, punta gli occhi sulla Yoshima; si sente combattuto a seguito di quell'intuizione.
"Credi l'abbiano rapita?" domanda, dunque, quest'ultimo contemplando la possibilità che tu sia costretta a quell'incontro.
"No." Nega categoricamente tua madre. "Ma sento il suo odore. Lui è qui. Ha in mente qualcosa."Vasilisa sembra assorta in una delle sue allucinazioni, fuori da questo mondo, come se vedesse oltre e si affacciasse su una finestra temporale che sia in grado di predirle il futuro. Nessuno dei due contesta, si fidano al punto che se lei dicesse loro di spararsi un proiettile in bocca non esiterebbero a farlo. Ciò però non significa che non posseggano un'opinione e non l'esprimano. Il moro alle sue spalle, ad esempio, è spinto da un tale amore paterno da sentirsi in dovere quantomeno di proporre un piano che dà per scontato debba esser metto in atto.
"Dobbiamo tirarla fuori da lì." Interviene così, più sicuro di loro sul da farsi. Ma la risposta che giunge è distante dall'aspettativa.
"No. Non è una trappola per lei, lo è per me. Non risolveremmo niente, gli daremmo solo ciò che vogliono." Razionale come lo è stata solo nelle decisioni che ti riguardano da vicino, Vasilisa spiazza Matthew facendolo intestardire.
"Possiamo combatterli."
"No, non possiamo. Non abbiamo mai potuto. Siamo fuggiti per avere qualche vantaggio, Matt. Non saremo mai in grado di sconfiggerli, nemmeno in tre."
"Ma tua figlia..."
"Sa cavarsela."Una conclusione gelida, cinica, che porta Matthew a sporgersi verso di lei e Josh a mettere in moto la macchina. "Non puoi dire sul serio." Mormora l'uomo alle loro spalle, divorando la pazienza della bionda.
"Fa male a me più di quanto lo faccia a te! Smetti di frignare, so di cosa cazzo parlo, sono più di vent'anni che le sto lontana per il suo bene. Credi mi faccia piacere lasciarla qui da sola? La sto proteggendo, a differenza tua. Quindi chiudi quella fottuta bocca prima che ti costringa a farlo!"Scuote la testa, torna al suo posto e tace, almeno per qualche istante, dedicandosi a un sospiro di frustrazione. Matthew sa bene di che parla Vasilisa, la conosce, non è che non creda alle sue teorie, ma quando si tratta di te le divergenze diventano inevitabili. Da quando Matthew ha avuto un assaggio della tua presenza, seppur a malapena si trattasse dei tuoi primi innocenti mesi di vita, non può far a meno di sognarti ogni notte e immaginarsi come potresti esser cresciuta. Però ha un concetto di protezione diverso da quello di tua madre... lei è sempre stata disposta a sacrificare sé stessa e i suoi legami pur di tenerli la sicuro, lontani ma almeno felici, vivi. Matthew non ha mai compreso come ne fosse in grado; lo dimostra il fatto che non l'abbia abbandonata nemmeno quando s'è unita alla Yakuza, che l'abbia seguita e le abbia teso una mano nonostante tutto. E ora, allontanarsi da te consapevole del fatto che a breve potresti rischiare la vita, si sente morire dentro.
Neanche per Vasilisa è semplice. A dimostrarlo sono i mormorii che seguono, forse per autoconvincersi del fatto che sia la cosa migliore da fare. "Parti, Josh. Non la toccheranno, lo conosco. Non è questo il suo gioco."
La manina di quella piccola creatura paffuta afferra con forza l'indice che Matthew le ha offerto. Lo porta alla bocca, mentre i piedini ballano privi di coordinazione scuotendo tutto il corpicino. Il moro sorride, constatando la grinta fuori dalla norma della piccoletta. "Buon sangue non mente, eh?" una domanda retorica a cui sa non avrebbe potuto rispondere. "Vacci piano, grande capo. Sono mezzo ammaccato."
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Il Filo Bianco
Action𝘈 𝘋𝘶𝘴𝘵𝘷𝘪𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘢. È questa la violenta certezza che muove i fili della città. Chi la abita si è da tempo arreso al dominio di Roger Kray e alla corruzione che striscia tra pistole e distintivi. Dustvill...