Segue la tua sagoma passo dopo passo, finché non ti volti nella sua direzione e con una mossa repentina non scivoli in mezzo alle sue gambe. La katana batte su una delle caviglie. Lo scalfisci a malapena. È frustrante. Riprendi la fuga dove l'avevi interrotta e il colosso si volta lentamente per continuare con l'inseguimento. Almeno su questo avevi ragione: siete su due velocità di movimento diverse, lui sembra proseguire a rallentatore verso di te, dandoti pertanto quell'unico vantaggio.
Non hai avuto modo di osservare ciò che tua madre e Uvula hanno deciso di fare per contrattaccare, ma non ti stupisce scoprire che Vasilisa – nonostante fosse stata restia a quel combattimento – stia impiegando tutte le sue energie a toglierti di mezzo l'altro colosso. Uvula non sembra esser meno agguerrita, dimostrandoti cosa Josh veda di tanto promettente in lei.
Mentre piovono proiettili sui due giganti, indebolendoli impercettibilmente, l'aria attorno a voi si fa più densa. Per un attimo sei certa di star sognando; d'altronde quel combattimento è tutto fuorché realistico. Eppure quando la grossa mano del nemico ti colpisce, scaraventando la tua esile figura metri più in là, il dolore che percepisci è tutt'altro che onirico. Non potete proseguire il combattimento in quella modalità, è tutto inutile, dovete trovare una strategia funzionale, qualcosa che possa realmente metterli in difficoltà, o quantomeno trovare il loro tallone d'Achille che sembra chiaro ormai non essere il collo. Devono averlo coperto dall'armatura, dunque è forse a togliergliela che dovete mirare.
Come un torero fronteggi ancora una volta la minaccia, ma non sventoli alcun drappo, né punti verso il basso come poco prima. Salti e con quel balzo procedi verso l'arrampicata: il piede destro ti dà lo slancio, il sinistro calpesta il ginocchio del gigante, poi di nuovo il gemello colpisce l'avambraccio sollevato e, mentre i tuoi denti liberano la mano dalla katana, essa afferra il kasa. Superi il colosso per atterrare alle sue spalle e con entrambe le mani tiri il copricapo assieme a te. Il gigante si sbilancia, perde l'equilibrio barcollando, per poi rimanere scoperto e rivelarsi al di sotto del grosso cappello.
Quei fari rossi erano davvero i suoi occhi, sotto il viso sfigurato puoi intravedere un uomo che sei certa possedesse un'invidiabile bellezza. Ora che lo puoi vedere in faccia noti un lampo di tristezza e tormento attraversargli il ghigno feroce, ma lo perde all'istante trasformandolo in mostruosa apatia. È un soldato, nulla di più; chissà com'è diventato ciò che vedi, chissà cosa c'è dietro la maschera lucida e pacata di Sakamoto.
"Non hai ragione di combattermi." Urli al nemico, ma lui non vuole ascoltarti e riparte all'attacco. È il tuo momento.
Impugni nuovamente la katana, lanci via il kasa e torni ad affrontarlo piegando le gambe per ridarti lo slancio di prima. Stavolta punti l'altro lato, ti aggrappi al suo collo con il braccio sinistro e fluttui attorno al suo corpo come un fastidioso moscerino. La lama della sua spada si solleva, è pronto a colpire sé stesso pur di portare a termine la missione di ucciderti, ma il movimento fin troppo lento ti rende facile aggirarla. E, ora che l'hai colto alla sprovvista, con i piedi su entrambe le sue spalle e i fari rossi a puntarti dal basso, affondi la punta della tua fidata amica in uno dei suoi occhi, spegnendone l'abbagliante luce. La seconda si consuma poco dopo, prima che il colosso crolli sull'asfalto, esalando l'ultimo respiro.Vasilisa e Uvula si distraggono a guardarti, quasi avessero visto uno spettro. È la prontezza di Matthew e Josh a salvare loro la vita. Replicano la tua tecnica, Josh saltando alle spalle del secondo colosso e rimuovendogli il kasa di dosso, Matthew sparando dritto nei vividi occhi.
Se solo potessi vederlo. Se solo ti voltassi e guardassi proprio lì dove Sakamoto osserva la scena: vedresti in lui la sorpresa dei tuoi alleati, la furia del nemico e l'orgoglio di un degno avversario.
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Il Filo Bianco
Action𝘈 𝘋𝘶𝘴𝘵𝘷𝘪𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘢. È questa la violenta certezza che muove i fili della città. Chi la abita si è da tempo arreso al dominio di Roger Kray e alla corruzione che striscia tra pistole e distintivi. Dustvill...