Legami indissolubili.

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Usciamo dal cancello di casa, guidando verso la destinazione scelta per l'incontro.

Jake ha ammesso di essere estremamente nervoso, ma si capirebbe comunque lontano un miglio di distanza: Ha fatto spegnere la macchina almeno tre volte, quand'eravamo fermi al semaforo.

"Andrà tutto bene" Lo incoraggio, non riuscendo però a non sorridere nel vederlo tanto agitato. Cerca di restare concentrato nella guida, mentre inspira ed espira a fondo, velocemente.

È per me tenero, emozionante, vederlo così preso dal suo primo incontro con la sorella.

Anche se si tratta di Lilly...

Okay okay, lo ammetto.
Sto scherzando.

Ormai i nostri, sebbene recenti, attriti sono solo un lontano ricordo. È acqua passata: Ho imparato a conoscerla e ad apprezzarla, riuscendo creare un bel rapporto d'amicizia. Un legame che sta diventando, lentamente, sempre più solido.

Le voglio bene, mentirei affermando il contrario.

"Sì... andrà tutto bene" Dichiara auto motivandosi, annuendo deciso con il capo per darsi coraggio. Gira il volante tutto a sinistra, svoltando ed entrando in un piccolo parcheggio.

Riconosco il lotto di terreno davanti a noi, l'ho visto nemmeno un'ora fa tramite lo street view: Siamo arrivati. Spegne la macchina, girando la chiave nel cruscotto.

Guardiamo entrambi, da oltre il parabrezza, il parco di fronte ai nostri occhi: È piuttosto semplice, con solo un paio di panchine, qualche giostra e un piccolo gazebo in legno. Per il resto, solo ed esclusivamente alberi. Inoltre, a parte un piccolo gruppo di ragazzini sulle altalene, non c'è anima viva.

Meglio così.

"Aspettiamo qui o...?" Neanche il tempo di finire la domanda, che vediamo apparire due macchine. Entrano nel parcheggio una dopo l'altra, a velocità moderata. La prima delle due è per me inconfondibile, dato che si tratta della mia.

"Scendiamo, sono arrivate..." Lo vedo mettere le mani sul cappuccio della felpa, come se avesse il desiderio di alzarlo per mascherarsi ancora di più. Alla fine desiste, abbassando le braccia e portando una mano alla portiera.

Gli do una rapida stretta alla mano dal mio lato, per fargli capire che andrà tutto bene e che gli starò vicino.

Scendiamo dall'auto, non appena entrambe parcheggiano e spengono il motore. Facciamo giusto due passi nella loro direzione, fermandoci nel posteggio lasciato libero che separa la nostra macchina dalle loro.

Jessy è la prima a scendere. "Ragazzi, scusate il ritardo, Mi ero persa..." Sospira, indirizzando verso di me un'occhiata infastidita: "Il tuo navigatore integrato fa davvero schifo, lasciatelo dire!"

Rido alle sue parole. "Hai ragione, scusa Jessy" le rivolgo un finto ghigno dispiaciuto, non appena scoppia anche lei a ridere e corre ad abbracciarmi.

Jessy mi stringe subito nella sua consueta morsa letale, prima di girarsi verso di Jake. "Che bello vedervi entrambi sani e salvi! Grazie Jake, non so davvero come ringraziarti per averci salvato." Gli sorride.

Lui, in tutta risposta, si stringe nelle spalle, minimizzando per l'imbarazzo.

Non è abituato all'essere ringraziato.
Tra l'altro, fino all'altro giorno, nessuno del gruppo si fidava di lui.

È tutto così nuovo per Jake...

"Non c'è di che, Jessica" Sussurra appena, tenedo lo sguardo puntato dritto davanti a lui.

"Per l'amor del cielo, chiamami Jessy!" Esclama lei, alzando gli occhi al cielo.

Clunk.

Alzo lo sguardo, appena sento il rumore di una portiera chiudersi. Con la coda dell'occhio, vedo Jake sussultare.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora