Non mi ero neppure accorta di essermi alzata in piedi, appena ho udito le parole di Peter. Me ne rendo conto solo adesso, mentre sono ferma davanti a lui, immobile, ma con le mani strette a pugno e che tremano dall'ansia.
Il mio sguardo oscilla brevemente tra il suo volto e quello di Alan. A differenza di Peter, che ha un'espressione seria e austera, Alan pare quasi sollevato; come se qualcosa che lo stesse preoccupando fosse finalmente sparito per magia. Sebbene, in queste ore, abbia cercato con tutte le sue forze di mantenere viva la mia speranza, riuscivo chiaramente a percepire che qualcosa lo turbava. Traspariva inconsciamente dai suoi occhi, dalle sue azioni e dal suo timbro di voce. Attanagliato da un'angoscia che non voleva condividere con me, continuava a ostentare sicurezza, recitando la parte di quello che ha tutto sotto controllo.
Ma ora, quest'ombra meschina di timore si è finalmente dissolta dai suoi pensieri.
Penso che il dialogo con Peter abbia avuto un risvolto positivo per lui, dato che è riuscito ad attenuare questa sua preoccupazione. Il contrasto tra le loro reazioni totalmente opposte, tuttavia, non fa che accrescere la mia inquietudine.
Di cosa avranno parlato, mentre erano fuori in giardino?
"Dimmi tutto, sono pronta."
No, non è vero.
Non sono pronta per niente.Non riuscirei a sopportare un'altra brutta notizia, mi spezzerebbe irrimediabilmente. Da quando è iniziata tutta questa storia, vado avanti per inerzia e mi sento prossima al limite di rottura. C'è un valore massimo dell'ansia e della paura che riesco a sopportare con le mie sole forze; e l'ho già superato da un pezzo.
Anche se ho volutamente utilizzato un tono di voce apparentemente calmo, Peter dev'essersi accorto del mio nervosismo. Distende i tratti del suo viso, per poi addolcirli. "Stai tranquilla, voglio solo raccontarti un aneddoto di qualche anno fa e discutere insieme su come possiamo procedere d'ora in avanti. Non voglio aumentare il fardello che già grava sulle tue spalle, sia chiaro. Voglio semplicemente illustrarti i pro di questa situazione, perché potrebbe nascere qualcosa di estremamente positivo da tutto questo dolore. Fidati di me." Mi si avvicina, posando una mano sulla spalla.
Alzo gli occhi per incrociare il suo sguardo e lo vedo sorridere, per poi annuire con il capo, come per dimostrarmi che crede davvero in ciò che ha appena detto.
Non ci capisco più niente, Peter.
Come mai potrebbe, il rapimento di Jake, tramutarsi in una situazione favorevole?
Solo io vedo tutto nero, da qualunque prospettiva io la guardi?
"Mi dispiace interrompervi, ma purtroppo devo proprio andare." Alan si schiarisce la voce, muovendo qualche passo verso la sedia, dove ha lasciato la giacca appesa sullo schienale. La indossa velocemente e alza l'avambraccio piegato a mezz'aria, per controllare l'orario riportato sullo schermo dell'orologio. "Ho un incontro importante tra poco, a cui non posso permettermi di tardare. E sono già in ritardo."
"Non ti lamentare. A te basta premere un pulsante e accendere la sirena, per arrivare in tempo." Borbotta Peter, alzando gli occhi verso il soffitto e ridendo, mentre si scambia un abbraccio con Alan. "Aggiorniamoci presto per messaggio. Stammi bene e, per qualsiasi necessità, ora sai dove trovarmi." Conclude, in un filo di voce.
"Sarà fatto." Si volge con il busto verso mia sorella. "Helen, è stato un piacere conoscerla. La ringrazio per l'ospitalità e il pasto, gentilissimo da parte sua." Si scambiano successivamente un'amichevole stretta di mano, dove Helen ricambia le belle parole cortesi di Alan ringraziandolo per la visita. Infine, posa il suo sguardo su di me. "Ci vediamo domani. Testa alta, mi raccomando." Mi cinge in una fugace stretta, per poi alzare i tacchi e avviarsi verso la porta.
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Duskwood Legends [Italian Version]
Mystery / ThrillerLo scontro finale con l'uomo senza volto è dietro l'angolo. Chi avrà la meglio? Un pareggio non è contemplato. Riuscirà il gruppo di amici a salvare Hannah Donfort? Riuscirà la protagonista nel suo intento, senza perdere nessuno a lei caro? È la sto...