Let the show begin.

493 37 231
                                    

"Tra trecento metri, curvare leggermente a destra allo svincolo." La voce femminile del navigatore irrompe all'improvviso, smorzando il silenzio creatosi all'interno dell'abitacolo.

"Jake, dovresti girare tra poco." Affermo, indicando la strada davanti ai nostri occhi. "Ecco, credo..." Abbasso lo sguardo, a fissare attentamente lo schermo del telefono; lo tengo stretto fra le mie mani, appoggiate sul grembo. L'ho staccato dal porta cellulare poco fa, appena abbiamo sbagliato strada per la prima volta.

Beh, abbiamo scelto un posto talmente nascosto e difficile da raggiungere, che facciamo fatica pure noi a trovarlo.

Mi viene da ridere.

Fortunatamente, siamo ancora in anticipo; tutto merito di Jake e il suo piede pesante sempre premuto sull'acceleratore, come se ci fosse rimasto incollato sopra. Ho visto la mia vita passarmi davanti, come in un film, giusto un paio di volte.

"Uhm... intendi qui?" Rallenta, schiacciando il freno e scalando successivamente la marcia. "Sei sicura che sia la strada giusta?" Dato che mancano ancora una cinquantina di metri alla via indicata dal navigatore, alza il palmo a mezz'aria; tende il braccio in mia direzione, per reclamare il telefono. Glielo passo subito, avvicinandomi con il busto a lui, per riuscire a vedere anch'io il display. "Mhm, proviamo." Borbotta indeciso, sterzando comunque a destra e imboccando la stradina sterrata.

"Non mi sembri molto convinto neanche tu." Ridacchio, cercando di sdrammatizzare, non appena il percorso continua in discesa. Il bosco diventa sempre fitto e la strada più dissestata man mano che proseguiamo; grosse radici si diramano sul terreno, rendendo il tragitto traballante, come se stessimo attraversando ripetuti dossi.

Accosto il viso al vetro del finestrino, osservando le conifere che circondano tutta la zona. Non si riesce a distinguere nient'altro che un infinito susseguirsi di abeti e di pini, attorniati da arbusti secchi e tronchi spezzati; o da betulle, che con le loro alte chiome si protendono verso il cielo. Le estremità dei rami sembrano toccarsi e abbracciarsi tra di loro, creando una specie di tetto impenetrabile. Sicuramente, durante il giorno, la luce che riesce ad entrare e rischiarare il sottobosco è davvero poca; intrecciandosi gli uni con gli altri creano una sorta di tunnel, che conduce nel cuore del bosco.

Beh, data la situazione in cui ci troviamo, forse sarebbe più corretto definirlo: un tunnel che conduce dritti dritti all'inferno.

Rabbrividisco ad ogni curva. I fanali dell'auto, che illuminano per qualche secondo il bosco in lontananza, producono strane alternanze di luci e ombre; la mente gioca brutti scherzi, a volte. C'è da dire che, lo stato in cui mi ritrovo, ossia presa dall'ansia per l'imminente irruzione, di certo non aiuta a restare lucida. Con la coda dell'occhio, mi pare di vedere in continuazione figure scure tra gli alberi, nascoste nella boscaglia.

Ahhh, okay, respira e stai calma!

"È piuttosto inquietante il bosco di notte..." Mormoro, volgendo lo sguardo verso Jake; ha gli occhi stretti in due fessure, intento a guardare il percorso dritto davanti a noi.

Riesco a vedere un sorriso appena abbozzato comparire sulle sue labbra, fiocamente illuminato dal riflesso degli abbaglianti. "Concordo." Afferma, girando brevemente il volto in mia direzione; un'espressione sorniona ha preso il posto del sorrisetto di prima. "Chissà, magari è infestato di fantasmi."

Vorresti farmi paura per caso, Jake?

"E se così fosse, who you gonna call?" Cerco di restare seria, mentre cito una nostra battuta scritta in chat. Era nel periodo in cui la pista dell'uomo senza volto stava prendendo piede; una leggenda che poi è divenuta realtà.

"I Ghostbusters? Hehe." Domanda retoricamente, scoppiando a ridere. Intreccia le mie dita con le sue, afferrando la mia mano per portarsela sopra il grembo.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora