It's all in my head.

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Ed eccoci qui, in cammino lungo il bosco. Abbiamo formato una fila, per procedere sullo stretto sentiero che passa attraverso la fitta vegetazione; io e Jake siamo in testa, seguiti da Jessy, Phil e Lilly, con Cleo e Thomas in chiusura. Avremmo percorso sì e no una cinquantina di metri in tutto; se non fosse per la scarsa luce presente, riuscirei sicuramente a scorgere ancora le macchine, parcheggiate tra gli alberi alle nostre spalle. La via è rischiarata solamente dal timido sole, che inizia a sorgere lentamente nel cielo, e da una torcia puntata fioca sul terreno. È Jake a tenerla stretta tra le mani, rivolta verso il basso a far sì che il bagliore sia poco visibile da eventuali occhi indiscreti. Cerca di illuminare solamente quel poco che ci consenta di camminare, senza inciampare in qualche ostacolo.

Che situazione surreale.

Noi sette immersi nella semi oscurità, procedendo quasi a tentoni, a passi incerti. Il suolo è sdrucciolevole, ho paura di scivolare e finire con il fondoschiena per terra; sarebbe una bella figuraccia e, dato che sono capofila assieme a Jake, accadrebbe sotto gli occhi di tutti. Scoppierebbero a ridere a crepapelle, mentre io morirei d'imbarazzo; ma non potrei biasimarli. Insomma, sarebbe una scena davvero ilare e forse, riuscirebbe pure a dissipare l'estrema angoscia che ci circonda. La percepisco in ogni gesto dei miei amici, in qualsiasi loro respiro, in tutti i loro volti.

E a proposito, come se avessi appena previsto il futuro...

Incespico inaspettatamente contro la radice di un pino, che esce sporgente dal terreno. Sento la punta della scarpa incastrarsi nella fessura, facendomi perdere l'equilibrio. Tremo, appena mi rendo conto che i miei piedi non toccano più terra. Inizio a sbracciarmi, per cercare di rimediare all'irrimediabile; ormai il mio destino è segnato.

Figura di merda tra tre, due, uno.

Chiudo gli occhi e trattengo il respiro, portando le mani avanti per ripararmi il viso.

Istantaneamente, avverto un braccio cingermi l'addome, impedendo così alla mia rovinosa caduta di compiersi. Sento il petto di Jake premere contro la mia schiena e le sue dita stringermi saldamente il fianco. Con uno scatto repentino, è riuscito ad acchiapparmi in tempo.

"Ma che fai? cadi?" Cerca di trattenere una risata, ma con scarsi risultati. Sorride divertito, ma non con cattiveria; è più un riso affettuoso, probabilmente intenerito dalla mia goffaggine.

Sento le guance andarmi a fuoco, arrossendo vistosamente, non appena mi prende di peso per rimettermi dritta su due piedi.

Ma che domanda è, Jake?

Mi viene da ridere pure a me, per la naturalezza con cui la pone.

"È colpa di quella radice lì, vedi?" Indico verso il basso, ad additare la presunta colpevole. "Mi ha tagliato improvvisamente la strada..."

"Stupide radici, che non guardano prima di attraversare..." Borbotta Jessy, immischiandosi nel discorso e fingendo indignazione.

Scoppiamo tutti a ridere, divertiti dalla battuta.

Oh bene.

Con questo, sono riuscita a smorzare la tensione del gruppo, senza nemmeno finire con il muso per terra; ~missione compiuta! Sebbene dobbiamo sforzarci di ridere a bassa voce, per non fare troppo rumore; siamo ancora molto lontani dalla cascina, ma non possiamo permetterci di correre rischi inutili.

Dopo questa piccola parentesi di leggerezza, ci rimettiamo subito in marcia. Sento Jessy afferrarmi per il braccio, trascinandomi in seconda fila insieme a lei.

"Siete riusciti a trovare un motel a Colville, poi?" Chiede curiosa, parlando a bassa voce; ha gli occhi che scintillano dall'emozione.

Sembra più presa dal fatto di andare a Colville, che per l'irruzione in sé. Anche se, probabilmente, è solo un modo per distrarsi e non pensare a cosa sta per accadere.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora