Fears that comes to life.

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---- JAKE'S POV ----
*Un paio di ore prima, subito dopo l'arrivo della polizia.*

Scavalco con un salto la traversa della finestra, facendo leva sulle braccia, per riuscire a balzare fuori velocemente. Appena i miei piedi toccano terra e atterrano sul prato all'esterno, appiattisco la schiena contro il muro, prendendomi giusto qualche secondo per riflettere sul da farsi. Dopo aver percorso mezza cascina di corsa in nemmeno un minuto, ho il fiatone e vorrei fermarmi a riprendere aria, ma non posso concedermi il lusso di una pausa; devo allontanarmi da qui immediatamente e raggiungere lo spiazzo dove ho lasciato il computer al più presto.

Mi guardo attorno, definendo la traiettoria da seguire: dovrò correre in diagonale verso l'inizio del bosco, in modo da tenermi fuori dal campo visivo degli agenti, ora di fronte alla facciata dell'abitazione. Riesco a vedere le luci blu e rosse dei lampeggianti riflettere ad intermittenza sulle fronde degli alberi, mentre il suono delle sirene è così vicino che sembra provenire direttamente da dietro le mie spalle.

Respira Jake, mantieni la calma.

Per te non è una novità ritrovarti in questo genere di situazioni, ossia dover fuggire dalla polizia quando questa si trova a pochissimi passi da te; è ordinaria amministrazione, nulla di diverso dal solito. Cambia solo che, se dovessero catturarti, stavolta avresti qualcosa da perdere. Ora che hai assaporato nuovamente cosa significa avere una vita normale, persone a cui voler bene e una ragazza che ti ama alla follia, la paura di perdere tutto un'altra volta ti paralizza.

Ma è adesso che devi lottare.
Ora più che mai.

Prendo coraggio e inizio a correre, rimanendo con la schiena acquattata e assumendo una postura furtiva. Essendo uno spazio aperto, sfrutto per quanto possibile l'erba alta, in modo da celare la mia presenza. Raggiungo i primi alberi in men che non si dica, nascondendomi finalmente fra la vegetazione.

Bene, il peggio è passato.
Ma purtroppo, è ancora troppo presto per cantare vittoria e abbassare la guardia.

Senza neanche fermarmi per un istante, continuo la mia fuga, creandomi con le braccia una via tra i rovi. Ogni tanto qualche spina finisce per ferirmi, graffiandomi la pelle, ma non mi importa; In questo momento il dolore fisico è proprio l'ultimo dei miei pensieri.

In appena due minuti, ecco che la radura appare davanti ai miei occhi. Rallento il passo, per poi appostarmi dietro uno degli ultimi tronchi. Trattengo il respiro e resto in silenzio, mentre rendo le mie mosse felpate e impercettibili. Osservo attentamente l'intera zona, in cerca di eventuali trappole o movimenti sospetti.

Fortunatamente, non sembra esserci nulla di anomalo. Regna un'assoluta quiete, interrotta solo dal cinguettio degli uccellini, appollaiati sopra uno dei massi al centro dello spiazzo. Se qualcun'altro fosse passato di qui, certamente, non se ne starebbero lì così tranquilli e indisturbati.

Esco dal mio nascondiglio, entrando nella radura, ma restando ancora sul chi va là. Scruto attentamente il terreno, facendo scorrere il mio sguardo alla ricerca di eventuali impronte lasciate da persone estranee; a prima vista, pare che non ce ne siano. Vedo solo le nostre tracce di un'ora fa, ancora impresse nitide sul terreno. Mi ero memorizzato mentalmente la loro ubicazione e le loro sembianze, prima di lasciare questo posto. È una cosa che ho imparato a fare in questi anni di latitanza; ed è incredibile come una scrupolosa analisi dell'ambiente circostante, possa essere un elemento decisivo fra la vita e la morte. In passato, nella mia inesperienza e superficialità nella valutazione dei pericoli, ho corso molti rischi, dove solo qualche colpo di fortuna ha impedito la mia cattura.

Dopo essermi accertato che il posto è sicuro, rilasso i muscoli e tiro un sospiro di sollievo. Recupero il portatile, situato nello stesso punto dove lo avevamo lasciato. Come immaginavo, la batteria è morta e in questo arco di tempo il computer si è spento. Peccato, in questa attesa mi sarebbe piaciuto fare qualche ricerca, magari continuare ad esaminare i dati trovati sul pc di Alan. Non mi piace stare con le mani in mano, proprio non ci riesco. Ogni minuto è prezioso e non sono mai stato più vicino allo scoprire maggiori informazioni sui miei persecutori.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora