Un fabbro per amico.

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Fisso Jake con un'espressione sbalordita in viso, rimanendo a bocca aperta per lo stupore. Non ho la benché minima idea di cosa stia parlando, né tantomeno cosa sia il dispositivo che tiene stretto fra le mani e maneggia con massima cautela; ma sono estremamente contenta che si sia ricordato del mio desiderio, ossia quello di riuscire a coinvolgere Dan nel nostro piano, in qualche modo. Ha pensato tutto da solo ad un modo per permettergli di rendersi utile, solo per assecondare la mia richiesta e rendermi felice.

È un amore.

Per di più, amo questa sua premura nei miei confronti, che manifesta anche nel voler esaudire ogni mio singolo capriccio. Lo ha sempre fatto, non solo in questa occasione, ma mi colpisce che si sia ingegnato in quattro e quattr'otto esclusivamente per potermi accontentare. Inoltre, Jake è un genio, sono sicura che se ne uscirà con qualcosa di brillante.

Okay, lo ammetto, sto letteralmente morendo dalla curiosità.

Osservo Dan annuirgli in risposta, con decisione e determinazione, mentre appoggia il gomito sul poggiabraccio e inclina il busto verso Jake. "Okay, ci sto." Gli rivolge poi uno sguardo serio, con un tono di voce solenne che mai avrei pensato di sentir provenire da un burlone come lui. "Conta su di me."

"Ma se ancora non sai cosa devi fare." Irrompe Jessy, posando la penna con cui stava scrivendo, sul tavolo. Senza staccare lo sguardo dal foglio, contenente la lista di oggetti stilata assieme a Lilly, continua: "Non vorresti sapere prima di cosa si tratta?" Si porta una mano alla fronte, sorridendo.

Sposto di nuovo lo sguardo su Dan che, dopo aver ascoltato il commento di Jessy, lo vedo fare spallucce con atteggiamento noncurante. "Oh no, non ce n'è bisogno." Le risponde, mantenendo sempre un'espressione seriosa impressa sul viso. "Mi fido del nostro qui amico Hackerboy."

"Il vero problema è che Jake non dovrebbe fidarsi di TE." Ironizza Thomas, sghignazzando, divertito dalla sua stessa battuta. "Quell'oggetto sembra piuttosto delicato e costoso..." Continua poi, al solo scopo di punzecchiarlo e infastidirlo ulteriormente. "Io non te lo affiderei mai se fossi al suo posto, ma neanche sotto tortura."

Devo mordermi il labbro inferiore, per non scoppiare a ridere; noto subito come Jake sbianchi alle parole di Thomas, finendo per abbassare lo sguardo, a fissare preoccupato il dispositivo ancora stretto fra le sue mani. Penso stia maledicendo mentalmente questa sua ossessione nei miei confronti, quella del volermi sempre compiacere e stupire con le sue idee geniali.

Dan, comunque, è troppo preso dal mostrare il dito medio a Thomas e a mandarlo a quel paese, per accorgersi del forte ripensamento di Jake. "Okay, sentiamo Hackerboy, cosa dovrei farci con quel COSO lì?"

Aspetta, ha davvero chiamato "coso" il congegno elettronico che Jake tiene saldo fra le braccia, manco fosse una reliquia d'inestimabile valore da proteggere?

Infatti, la parola appena pronunciata da Dan, gli causa all'istante dei piccoli spasmi involontari. Riesco a vedere chiaramente Jake rabbrividire, in reazione all'affronto subito, mentre cerca di attingere a tutto il suo autocontrollo; ma so che l'unica cosa che vorrebbe, in questo momento, è quella di fiondarsi sul suo nuovo amico, con l'intento di strozzarlo a mani nude.

È impossibile non trovare divertente la scena che mi si palesa davanti agli occhi, proprio no.

Tuttavia, in qualche modo, Jake riesce a dissimulare il forte nervosismo che lo attanaglia, riacquisendo lucidità. Fa qualche passo verso il tavolo, per poi sistemarvici sopra il dispositivo, in modo che sia visibile all'intero gruppo. Inizia a parlare, alzando leggermente il tono di voce, per attirare nuovamente l'attenzione di tutti i presenti. "Avremo bisogno di qualcuno che controlli il tracciamento di Michael. Perché, ovviamente, quando saremo all'interno della cascina non avremo modo di farlo."

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora