Firestorm.

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🔞⚠️WARNING⚠️🔞
Questo capitolo presenta contenuti per adulti espliciti, non adatti ad un pubblico di minori.

Non contiene informazioni utili per lo sviluppo della trama o per il prosieguo della narrazione, quindi totalmente skippabile nel caso la sua lettura vi causi disagio.

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Ridiamo entrambi a crepapelle, correndo a perdifiato sotto la pioggia incessante, mano nella mano. Non riesco a distogliere lo sguardo da Jake per neanche un secondo, mentre percorriamo i pochi metri che ci separano dall'ingresso di casa.

Anche se di profilo, riesco chiaramente a distinguere tutta la sua felicità: È così intensa e raggiante, palesata in ogni lineamento e tratto del suo viso. Partendo dagli angoli della bocca tirati e contratti all'insù in un sorriso smagliante, come se i muscoli del suo volto si fossero paralizzati in quella posizione, bloccati sugli zigomi. Concludendo con gli occhi che sembrano brillare di luce propria, pieni di vitalità, che appaiono così grandi sotto le sopracciglia sollevate.

Raggiungiamo il porticato, prestando massima attenzione nel salire i gradini in legno, resi scivolosi dal bagnato. Sciolgo l'intreccio delle nostre dita per recuperare le chiavi dalla borsetta. Apro la porta ed entro velocemente, richiudendola subito dopo che anche Jake ha fatto il suo ingresso. Mi rendo conto sol'ora, grazie allo sbalzo termico, di quanto fosse freddo fuori.

Speriamo di non svegliarci domattina con un bel raffreddore. Ma anche se così fosse, chi se ne frega, ne è valsa decisamente la pena, o no?

Restiamo per qualche istante in prossimità dell'uscio, incerti sul da farsi. Ci scambiamo subito uno sguardo pensieroso: Siamo entrambi totalmente zuppi e fradici dalla testa ai piedi, con copiose goccioline d'acqua che grondano dai vestiti spolti. Osserviamo l'enorme pozzanghera creatasi sotto i nostri piedi e scoppiamo immediatamente in una fragorosa risata.

"Okay Jake, meglio trovare una soluzione in fretta, se non vogliamo allagare tutto l'appartamento..." Commento, ridacchiando. Mi guardo intorno alla ricerca di una soluzione, provando a muovermi quanto meno possibile, per non bagnare e sporcare ulteriormente il salone.

"Uhm, ci penso io, lascia fare a me." Mi rivolge un occhiolino fugace e si stampa in volto un sorriso sornione. In una frazione di secondo, si toglie la giacca, buttandola a terra vicino a me. L'osservo perplessa, indirizzandogli uno sguardo interrogativo, mentre si sfila le scarpe e inizia a svestirsi.

Resto a fissarlo attonita, con la bocca spalancata dallo stupore e divampando dalla testa ai piedi.

Ma cosa...

Si sta spogliando? Non vorrà mica che io faccia lo stesso, non è vero?

In pieno imbarazzo, lo guardo di sottecchi, non appena si toglie la felpa. Rimane con solo i jeans addosso, resi attillati dalla pioggia come se fossero una seconda pelle. Sento le guance andarmi completamente a fuoco, mentre osservo il suo mezzo busto nudo.

Lo vedo scattare oltre il salone, facendosi una corsa per andare in bagno. Torna dopo qualche secondo, tenendo tra le mani i nostri due accappatoi, pantofole e diversi asciugamani. Con un sorriso, mi porge subito le mie cose e appoggia gli asciugamani sullo schienale di una poltrona della sala.

"Ehm, grazie." Mugugno, ridacchiando nervosamente, mentre stringo l'accappatoio tra le braccia.

"Intanto accendo il camino... Meglio scaldarci un po'..." Borbotta timidamente. Dev'essersi accorto del mio estremo imbarazzo, in quanto arrossisce anche lui, vistosamente. Si gira dandomi le spalle per non essere visto, infilandosi la vestaglia e sfilandosi anche gli unici vestiti che gli erano rimasti addosso. Stringe stretta la cintura sui fianchi, assicurandola lungo i passanti dell'accappatoio, in modo da chiuderlo quanto più possibile.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora