Duskwood Legends [Italian Version]

Cracked in a thousand pieces.

*⚠️WARNING⚠️*

Questo capitolo contiene scene e linguaggio esplicito, non adatto ad un pubblico di lettori più sensibile.

No, no, no.

Non può essere vero, dannazione! Ditemi che è solo un brutto sogno e che a breve mi sveglierò da quest'incubo.

Perché ciò che vedo... non può essere reale. Ci dev'essere una spiegazione plausibile a tutto questo, per forza!

Oppure, forse, si tratta solo di una delle tue messinscene burlone? è così, Richy?

Dimmi che a breve te ne uscirai con uno dei tuoi soliti sorrisi, di quelli che provengono dal cuore; che mettono di buon umore chiunque ti stia accanto e che riescono a sciogliere pure i più cinici e insensibili degli animi. Pagherei oro per sentirti ridere e pronunciare la frase: "Ehi ragazzi, scherzavo! Sto bene. Mi siete mancati così tanto..." Ti assicuro che non sarei più felice in tutta la mia vita, di ricevere uno scherzo simile. Perché mi andrebbe bene qualsiasi cosa, purché questa attesti che non sei un traditore e un impostore.

Perciò su, sorridi.

Cazzo, sorridi!

... Ti prego, sorridi...

Perché diamine te ne stai lì fermo davanti a noi, in silenzio, mentre ci punti una pistola al petto? Cos'è quest'assurda espressione d'odio e di rancore impressa sul tuo viso?

Dimmi, è questo il tuo vero aspetto?

Guardami negli occhi, mentre giuri che il tuo motto "uno per tutti" era solo uno spergiuro; che la tua gentilezza era esclusivamente una maschera di finta bonarietà, indossata per celare le tue vere intenzioni. Perché se non lo farai, non riuscirò mai a farmene una ragione. Ma devo sentirlo dire da te; e non con le parole, ma con il tuoi gesti e con il tuo sguardo! Perché ho bisogno di vedere l'infamia nei tuoi occhi, per convincermi che il nostro rapporto era davvero solo un falso.

Perché fa male, fa maledettamente male pensare che sei sempre stato un favoreggiatore di tutto questo dolore, un complice delle aggressioni e delle minacce di morte, corresponsabile in un sequestro di persona...

Ora, adesso, devi mostrami quanto valeva per te la nostra amicizia. Quanto peso aveva, sul piatto della bilancia? Forse, su un lato c'eravamo noi, mentre sull'altro il vile denaro... e quante banconote hanno dovuto porvici sopra, per spostare l'ago della pesa a loro favore?

Eppure il tuo sorriso non era una menzogna.

Il Richy che ho conosciuto era autentico, era reale. Non vi era ombra di malizia, neppure la più misera, in quella tua bontà innata. Invece, la persona davanti ai miei occhi è qualcuno talmente consumato dalla rabbia e dal disprezzo, che non puoi essere tu. Hai talmente tante cicatrici nel cuore, seppure non visibili, che ti hanno reso irriconoscibile.

Che cosa sei diventato, Richy?

È già da diverso tempo che le lacrime hanno iniziato a solcare le mie guance, ma sol ora me ne accorgo. Vorrei dire qualcosa, o comunque urlare e buttare fuori tutta la sofferenza che ho dentro, ma non ne sono capace. Resto semplicemente a fissarti in silenzio, osservando quei tuoi capelli biondi scompigliati, in contrasto con tutti quei lividi scuri che ti deturpano il volto.

Che cosa ti hanno fatto?

Con la coda dell'occhio vedo Jessy accasciarsi a terra, rimanendo alzata sulle ginocchia. Sposto interamente lo sguardo su di lei, portandomi subito al suo fianco. Le cingo le spalle in un abbraccio, mentre le lacrime scendono copiose anche lungo il suo viso, perdendosi nelle maniche della mia felpa. Sarà questo stringerla forte a me, oppure il modo in cui tremo dalla testa ai piedi, a farla scoppiare definitivamente in un pianto inconsolabile, a squarciagola. Le sue urla, così cariche di sofferenza e delusione, mi danno il colpo finale; anche le mie gambe cedono, facendomi crollare a terra al suo fianco.