Nihil difficile amanti.

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---- JAKE'S POV ----

Cosa mi è saltato in testa prima?
Davvero ho cercato di toccarla mentre eravamo al ristorante, con il rischio di essere beccati da un momento all'altro?

Sei per caso impazzito, Jake?

Sì, beh, l'avevo già detto che lei mi fa perdere completamente il senno. Per "colpa" sua, non riesco più a comportarmi in modo razionale.

Quando sono con lei ci siamo solo noi due, tutto il resto del mondo scompare, rimanendo gli unici esseri nell'universo. La mia ragionevolezza, la lucidità e la padronanza di me stesso vengono meno. È come se mi trovassi in uno stato primordiale, dove il mio Io non esiste e nulla riesce a mettere un freno al mio Es. Alla totale mercé degli istinti, succube dei desideri e delle emozioni.

Avido di lei, del volerla fare mia.

Poc'anzi mi lamentavo dell'alcol.
Cos'è che ho detto? Ah sì, una cosa del tipo: "Odio come offuschi la percezione del mondo intorno..."
Ma lei è peggio dell'alcol, è peggio di un superalcolico. Anche in una piccola quantità, mi rende completamente ebbro.

Ma c'è una cosa che devo assolutamente fare questa sera, a qualunque costo. Un qualcosa che non posso più rimandare oltre. Se lo facessi, finirei solo col rischiare di non portarla a termine. E dopo, potrebbe essere troppo tardi. Se così fosse, non riuscirei mai a superare il senso di colpa che ne conseguirebbe. Neanche in una vita intera, neanche se venissi privato dei ricordi.

E a proposito di ricordi, devo farlo proprio per iniziare a crearmeli. Per essere libero di conoscerla in ogni sua parte. Potermi finalmente imprimere nella mente la sensazione della sua pelle contro la mia, il suo sapore, il suo respiro affannoso, il rumore del suo battito accelerato, il suo profumo, la sua voce tremolante che pronuncia il mio nome...

Oddio, il solo pensarci mi toglie il fiato.

È giunto il momento di smascherarmi.

È arrivato il momento di farmi conoscere per chi sono realmente, riportando a galla tutto il passato che ho cercato di sopprimere, affogare, in una parte nascosta dentro di me.

Deve capire che, decidendo di stare con me, rinuncerà irrimediabilmente ad una vita normale. Che in definitiva lo ha già fatto ma, dopo quest'ultima scelta, non c'è più l'opzione di tornare indietro.

Sarà come un salvataggio automatico dei progressi di gioco, in un videogioco dove però non esiste il "nuova partita".

Perché, se dovesse scegliere di restare nella mia vita, diventerebbe un obiettivo. Sulla sua schiena apparirebbe un bersaglio, dove i miei persecutori cercheranno di mirare dritti al centro, per colpirne il cuore.

E non parlo solo in senso figurato.

Il mondo in cui vivo è spietato, sadico, crudele. Un mondo che non ha pietà neppure per donne e bambini. Un mondo governato dal vile denaro, che opera senza leggi morali, per raggiungere uno scopo.

La guardo aprire lo sportello della macchina e, con passi incerti, dirigersi verso la porta di casa. Dev'essere così tesa, osservando come le sue mani tremano nel tentativo di infilare la chiave nella serratura.

E lo sono anche io, non solo per il desiderio, ma perché è giunta l'ora: non si può più procrastinare l'inevitabile.

Scendo e resto a fissarla per interminabili secondi, prima che lei si accorga del mio restare immobile vicino l'auto. Si gira di scatto, stampandosi in viso un'espressione confusa e turbata.

"Vieni, ti devo parlare."

Osservo le sue guance sbiancare, perdendo il loro rossore usuale che tanto mi fa impazzire. La sua voce si incrina, diventando incerta e soffocata. Con grossa fatica, riesce a pronunciare un: "Va bene" che a stento esce dalle sue labbra.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora