Sperò che non si accorgesse del cambiamento in quel vaso di fiori in cui aveva piantato quel fiore rosso che qualche istante prima, invece, aveva sentito la voglia di sradicare, fare cadere per terra, calpestare, su cui avrebbe voluto saltare per quell'emozione che aveva percepito nel profumo di Christian e che gli faceva drizzare tutti i peli del corpo. Sapeva cosa significasse, sapeva che non aveva nessun diritto di provare quell'emozione, eppure vedere quella ragazza dietro di lui, accanto ad Alexia, gli aveva fatto male al cuore, ancora di più che sentire quella fragranza proveniente dal moro infilato nella fessura tra i due scogli. Niente avrebbe portato la propria mente a dimenticare quel profumo, specialmente ora che sapeva, ora che aveva la consapevolezza che quell'odore non lo avrebbe percepito mai direttamente addosso a sé.
Per questo Mattia si era chiuso velocemente la porta alle spalle, correndo verso la propria stanza, dove aveva pianto insieme all'omega, dove gli aveva permesso di miagolare, di urlare dal dolore, rilasciando tutte le sensazioni che aveva chiuso dentro il proprio cuore e che aveva trattenuto davanti alla porta di quella casa. Non era durata molto la propria privacy, però, perché qualche minuto di lamenti dopo, sua mamma era arrivata correndo in camera e spalancando la porta, spaventata, trovando Mattia riverso sul pavimento, che non aveva avuto nemmeno la forza di arrampicarsi fino al letto, almeno per stare comodo. Mamma Giulia era stata investita dall'odore pungente di tristezza che percepiva nell'aria, accompagnato dall'aspro della gelosia e aveva immediatamente chiamato Daniele, nella speranza che la presenza di un beta potesse far bene al suo omega ferito.
Qualche istante dopo, però, questo aveva preso ad urlare ancora più forte, a dimenarsi al solo affacciarsi alla porta del giovane beta che, come aveva fatto qualche passo avanti, altrettanti ne fece indietro, tornando nella propria stanza. L'unico verso che il proprio omega accettava accanto a sé era quello degli omega, mentre Mattia desiderava solo rimanere solo.
Per questo si era ritrovato ad urlare contro anche alla propria stessa madre che, dopo minuti di suppliche, lo aveva lasciato solo davvero.
Aveva passato due giorni chiuso in stanza, alla fine. Da solo, piangendo, cercando di fare silenzio e di trattenere il proprio omega, perché non voleva richiamare l'attenzione su di sé, perché sapeva che la notte chiunque lo avrebbe sentito se avesse lasciato il proprio verso libero di addolorarsi totalmente. E solo il giorno del proprio compleanno e della prova della cena del matrimonio di Saverio, aveva abbandonato quella stanza, presentandosi in cucina davanti ad un'orda di persone intente a discutere sui dettagli di quel matrimonio che sarebbe avvenuto il giorno dopo, mentre sulla tavola se ne stava un'enorme torta di compleanno. Al suo arrivo la stanza si ammutolì, come se non si aspettassero che uscisse così presto, mentre Mattia si sentiva svuotato, si guardava attorno, ma non vedeva davvero nessuno in quella stanza, preso solo da un'improvvisa fame dopo aver passato due giorni senza toccar cibo.
"Ciao amore, come stai...?"
Mattia si ritrovò a voltare il viso verso la cucina, senza seguire il suono della voce di propria madre che, come il solito, aveva deciso di intervenire, mostrare il proprio affetto, mentre sentiva istintivamente il suo profumo dolce riempire la stanza. Stava cercando di rassicurarlo, comunicargli che avrebbe potuto parlare con lei se avesse voluto, ma l'unica cosa che in quel momento il biondo notò davvero fu l'assenza della solita pianta di basilico che la mamma teneva sul davanzale della finestra sopra il lavabo della cucina. Si ritrovò a mordersi il labbro mentre un'ondata di ricordi affollava la sua mente, perché quel vaso lo aveva fatto sparire lui, perché aveva preferito privare propria madre di qualcosa per riparare al danno che aveva compiuto al fiore rosso di Christian.
Perché si, ora quel vaso se ne stava qualche metro più in là, senza una piantina di basilico dentro, ma con un fiore che a Mattia faceva male ricordare.
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Tu che profumi di sogni [zenzonelli]
FanfictionMattia odiava Christian, lo odiava tantissimo. Christian odiava Mattia, lo odiava tantissimo. Ma perché si odiavano senza mai essersi parlati? Una storia diversa dal solito, in un universo diverso, in cui gli esseri umani non sono più divisi per gen...