16. Christian

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Christian odiava Mattia, lo odiava tantissimo, talmente tanto che vederlo andare via dalla propria stanza, dalla propria casa e vederlo trascinarsi fino a casa sua, gli aveva fatto malissimo, gli aveva lasciato un vuoto nel petto che non riusciva ad ignorare come sempre, come faceva con qualunque cosa che non andasse bene nella propria vita. Da sempre aveva questo brutto vizio di ignorare i problemi, di metterli da parte e fare finta di andare avanti come se nulla fosse accaduto. E anche questa volta ci stava provando, aveva visto Mattia entrare nella porta di casa propria ed era andato in bagno a farsi una doccia, cercando di lavare via la sensazione di quelle mani calde sulla propria pelle, di quelle labbra sulle proprie, dolci, morbide, carezzevoli e di quegli occhi che sembravano odiarlo, ma che qualche istante dopo non vedeva più perché l'omega si catapultava sulle sue labbra senza che lui dicesse nulla o chiedesse qualcosa. Ma era stato inutile cercare di fare finta di nulla quando erano rientrati i suoi genitori e suo padre aveva strabuzzato gli occhi sentendo quel profumo dolce per tutta la casa, ovunque, poggiato su qualunque cosa e ancora più forte sul proprio figlio. Christian aveva ignorato le domande insistenti di sua mamma, aveva ignorato sua sorella che cercava di parlargli chiedendogli spiegazioni essendo lei una beta e non potendo comprendere cosa stesse accadendo realmente, perché i loro genitori fossero così alterati e l'alfa si era chiuso in stanza, pentendosi di aver deciso di salutarli, afferrando il proprio cellulare.

"Ciao Chri, tutto bene?"

"Ci siamo baciati"

"Cosa? Aspetta, tu e chi?"

Carola dall'altra parte del cellulare sembrava sconvolta. Christian sapeva di averla sorpresa, comprendeva che non fosse facile comprendere all'istante di chi parlasse, ma Mattia era l'unica persona di cui parlava costantemente da anni ed era l'unica persona che avesse attirato la propria attenzione nell'ultimo periodo. Per questo si permise di sbuffare davanti a quella domanda, sentendo la ragazza dall'altra parte in silenzio, come se aspettasse davvero una delucidazione, fino a che sentì un:"Oh mio dio"

"Già..."

"Ma come...?"

"Eravamo in macchina ed è andato in calore di fianco a me"

La beta fece qualche istante di silenzio, in cui Christian potè percepire perfettamente gli ingranaggi del proprio cervello macinare e si preparò per quello che sapeva sarebbe accaduto. Però, inevitabilmente, sapeva che fosse lei la persona di cui aveva bisogno, perché era arrivato alla conclusione di non poter evitare quel problema e dovendolo affrontare, lei sarebbe stata la persona migliore per razionalizzare tutto. Carola gli era accanto da sempre, da quando erano bambini, da quando ne aveva memoria, da quando Mattia aveva iniziato a fargli i dispetti e lo osservava in silenzio, non capendo cosa fosse quel sentimento che batteva forte nel petto. Ma ora lo sapeva: lo odiava.

"Ti rendi conto?"

"Si, lo so, ci siamo baciati..." iniziò Christian, ma Carola lo bloccò all'istante, quasi urlando:"No, Chri! Cioè è fantastico che vi siate baciati finalmente, però Mattia è entrato in calore accanto a te, per te! ti rendi conto cosa significa questa cosa?"

Christian strinse forte il telefono al proprio orecchio.

"Lui non è andato in calore per me. Lui è un omega appena sviluppato, ha il calore sballato..."

"Chri..."

"No, Caro..."

"Io lo so che è difficile pensare che lui possa esserlo..."

"Non lo dire nemmeno"

"Ma Christian è palese che lui sia la tua anima gemella"

"Oh dio, ma tu credi davvero a questa cosa delle coppie predestinate?"

Tu che profumi di sogni [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora