Okay, probabilmente Mattia avrebbe dovuto trovare un modo per poter tenere di più il broncio a Christian. Avrebbe dovuto essere tutto d'un pezzo, avrebbe dovuto mostrarsi stoico nelle proprie decisioni, impiantato bene nel terreno con la sicurezza di chi si, sa che quello che aveva davanti fosse l'amore della sua vita e la persona con cui avrebbe passato il resto della propria vita, ma che ancora sentiva il dolore di quelle parole di tre mesi prima, la facilità con cui le avesse pronunciate e come poi questo avesse portato a tutta la sofferenza che aveva provato in tutto quel tempo. Perché per colpa di Christian, Mattia era stato tanto triste, Mattia non aveva mangiato bene, non aveva dormito e aveva fatto preoccupare tutte le persone che lo circondavano, che davano per scontato che quella sofferenza che l'omega provava, fosse dovuta all'assenza del suo alfa, rendendolo ancora più ridicolo, perché lui avrebbe tanto voluto stare tra quelle braccia che, invece, lo avevano tradito nel più meschino dei modi.
Ma ora, ora che aveva Christian davanti, seduto al suo stesso tavolo, sotto lo stesso tetto dove lui era cresciuto, mentre le osservava discutere con i loro genitori, con entrambe le famiglie, di ciò che ne sarebbe stato del loro futuro, Mattia non riusciva più a mettere su quel muro che aveva provato a mantenere, persino ricordandosi le parole di Simone. Il suo amico, facendogli da coscienza, aveva provato più volte a ricordargli la facilità con cui Christian si era sempre fatto da parte e lo aveva lasciato solo in più occasioni, ma mentre l'alfa pensava che questo comportamento fosse dovuto al fatto che al moro di Mattia poco importasse, invece l'omega era arrivato alla conclusione che il grande volesse solo lasciargli più tempo per pensare, senza stargli addosso, senza opprimerlo e non riuscì a trattenere un sorriso mentre lo osservava portarsi una forchettata di pasta alla bocca.
Christian non lo stava nemmeno guardando, eppure sentiva di essere speciale in quel momento per lui, glielo stava dicendo qualcosa che era dentro di lui, come un sesto senso, quella cosa che ora li univa per sempre.
"Si, Matti, staremo insieme per sempre e avremo tantissimi bambini"
Non poteva dimenticarsela quella frase, non poteva fare a meno di sentirla e risentirla nella propria mente, riportando esattamente la voce di Christian. E non gli importava che fosse arrivata dopo mesi rispetto a quando lo avrebbe voluto lui, non gli importava che fosse arrivata in conseguenza ad una lite che li aveva tenuti separati per mesi e alla sola motivazione del fatto che Mattia potesse davvero trovarsi in stato interessante, perché l'omega sapeva che quelle parole per Christian rappresentassero la verità in ogni sua forma.
E più lo guardava, più pensava che fosse bello e più se ne innamorava, anche se erano a tavola con le loro rispettive famiglie, anche se stavano parlando di un argomento imbarazzante, anche se avrebbe preferito decidere quei dettagli da solo con Christian, invece che renderlo un affare di famiglia.
"Vi dovreste sposare entro la fine dell'estate" disse mamma Giulia, interrompendo i pensieri di Mattia, che spostò lo sguardo sulla donna il cui rossetto rosso era praticamente svanito per colpa del cibo e del bere che aveva messo a disposizione di tutti e di cui anche lei si stava sfamando. L'omega sentì le guance colorarsi di rosso al pensiero di sé stesso, vestito elegante, mano nella mano con Christian, davanti ad un altare e non potè fare a meno di abbassare lo sguardo sul proprio piatto per la portata di quel pensiero, per quanto lo riempisse di gioia, ma per quanto fosse imbarazzante per lui non averne parlato molto più chiaramente con Christian da solo. Certo, sapeva che il moro lo volesse sposare, gli aveva detto che avrebbero passato tutta la vita insieme, ma oltre quello, il biondo non sapeva nulla, non aveva idea di come volesse procedere il proprio alfa.
Il proprio alfa.
Arrossì ancora di più.
"Ritiene che ce la potremmo fare?" chiese Christian con calma, senza alcun timbro particolare nella voce, con una domanda che era seria, per cui davvero il grande si stava preoccupando. Non sembrava intenzionato a dire che non si sarebbero sposati tanto presto, ma sembrava davvero chiedere se secondo sua madre, le tempistiche fossero corrette. Mattia alzò lo sguardo dal piatto ancora integro di pasta, non riuscendo nemmeno a fare un boccone per quanto si sentiva agitato e guardò ancora Christian, che però non lo stava guardando, ma osservava mamma Giulia e papà Franco che si guardavano a loro volta, come se stessero comunicando a mente tra di loro.
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Tu che profumi di sogni [zenzonelli]
FanfictionMattia odiava Christian, lo odiava tantissimo. Christian odiava Mattia, lo odiava tantissimo. Ma perché si odiavano senza mai essersi parlati? Una storia diversa dal solito, in un universo diverso, in cui gli esseri umani non sono più divisi per gen...