[1 anno dopo]Quella mattina il sole splendeva già alto nel cielo. La luce accecava le viste e il caldo imperlava le fronti di sudore delle persone che avevano deciso di sfidare quella domenica mattina di inizio luglio, quando le scuole erano chiuse, gli uffici stavano per mandare i loro dipendenti in ferie e le persone decidevano se partire o meno per le vacanze, facendo gli ultimi conti in tasca, per comprendere se quell'anno avessero la possibilità di permettersi una meritata vacanza al mare.
Fortunatamente per gli abitanti di quel piccolo cortile questo problema non sussisteva. Avevano il mare a disposizione 365 giorni all'anno, godendosi la sua bellezza non solo d'estate, ma anche d'inverno, quando il mare ti attrae di più, quando lo vedi tutti i giorni, bellissimo, infrangersi contro la costa, ma sai che sarebbe una pazzia anche solo toccarlo con il piede, perché l'acqua è ghiacciata, così come il clima che circonda la spiaggia. Per questa sua parvenza di proibito, il mare d'inverno è una delle cose più belle da ammirare, da sognare, fino a quando torna l'estate e i giubbotti vengono messi via per dare spazio ai costumi che lasciano la pelle esposta, che si abbronza, che diventa scura e che fa da promemoria per l'autunno che poi torna sempre, proibendo nuovamente i bagni in quell'acqua cristallina e pura, artefice di amori, speranze e desideri, sinonimo di tutto ciò che vuoi, ma che non puoi avere.
E forse è sotto l'influenza del mare che Christian e Mattia si erano innamorati.
Avevano sempre pensato di odiarsi, avevano condiviso per tutta la vita solo i dispetti che il piccolo faceva al grande, rompendogli i vasi a cui era tanto legato, a cui tanto teneva, che lo legavano a sua mamma per questa passione che lei gli aveva passato sin da piccolo. Christian detestava Mattia per quel suo modo di essere, per quel suo rompergli qualcosa a cui teneva così tanto, per la libertà che si prendeva nel decidere di toccare qualcosa che non gli apparteneva, ma non per dargli un incentivo, qualcosa in cui migliorare, no, per romperlo, rovinarlo, trafiggerlo e calpestare i fiori e le piante che erano contenuti in quei ciocchi che poi rimanevano a terra, come privi di vita, che Christian si metteva ad osservare, furente.
Tutti i giorni chiedeva a propria madre di intervenire, di fare qualcosa, di chiedere a mamma Giulia di far smettere suo figlio, di intervenire in modo drastico a sua volta, così che quella morìa terminasse, così che Christian potesse tornare alla vita di sempre senza quel ragazzino che gli ronzava attorno deliberatamente solo per distruggere qualcosa che amava. Certo, perché Christian e Mattia non avevano nemmeno mai parlato, non si erano nemmeno mai presentati, non erano mai stati a mano di due metri di distanza e non sapevano assolutamente quale fosse il profumo che ognuno dei due emanasse.
Non che questo avrebbe potuto rappresentare un problema, dato che Mattia non si era ancora manifestato quando tutti quei dispetti venivano messi in atto.
Christian era un alfa, Christian aveva scoperto già a dieci anni che quella fosse la sua natura, che un giorno avrebbe potuto trovare un omega, il proprio omega, lo avrebbe sposato, lo avrebbe marchiato e avrebbero costruito insieme una famiglia, esattamente come sua mamma desiderava, esattamente come suo padre voleva, perché loro vivevano per queste cose, per il figlio, per l'amore che provavano nei suoi confronti, essendo Christian anche un alfa abbastanza particolare. Non amava molto stare al centro dell'attenzione, non amava mettersi in mostra e dimostrare le proprie doti, nonostante l'essere un alfa, manifestarsi come esso, gli avesse donato alcune capacità non trascurabili, come del resto capitava a tutti gli altri adolescenti. Ad un certo punto della propria esistenza, infatti, l'alfa aveva pensato di potersi innamorare di Carola, la propria migliore amica, che si era manifestata come beta, che era l'unica persona che lui riuscisse minimamente a sopportare e tollerare.
Ma la verità era che non riusciva a vederla come qualcosa oltre che una sorella, esattamente al pari di Alexia, beta come lei. Inoltre, aveva aiutato il fatto che la ragazza avesse conosciuto un alfa, Luigi, con cui si era legata fin da subito, il cui loro interesse non era passato inosservato a nessuno, nemmeno tra di loro, e avevano impiegato poco tempo a mettersi insieme.
STAI LEGGENDO
Tu che profumi di sogni [zenzonelli]
FanfictionMattia odiava Christian, lo odiava tantissimo. Christian odiava Mattia, lo odiava tantissimo. Ma perché si odiavano senza mai essersi parlati? Una storia diversa dal solito, in un universo diverso, in cui gli esseri umani non sono più divisi per gen...