"Eh dai mamma, è Christian, lo sai quanto è importante per me"
Mattia non stava più nella pelle all'idea che l'alfa aveva avuto quel pomeriggio, nella sua stanza, quando era finito poi col fargli un pompino. Prima di inginocchiarsi davanti a lui, Christian gli aveva chiesto se volesse uscire con lui, se volesse quell'appuntamento che entrambi avevano aspettato tanto, ma che non era mai arrivato. All'inizio aveva provato a chiedergli se volesse che ci fosse anche Carola, ma l'idea all'omega non piaceva nemmeno un po'. Non avevano mai molto tempo libero, da soli, loro due, e l'idea di dover persino condividerlo quel tempo con qualcuno che fino a poco prima nemmeno gli piaceva, non lo allettava per niente. E certo, Mattia era consapevole del fatto che la ragazza fosse la migliore amica del proprio fidanzato, sapeva quanto lui le volesse bene e sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare quel blocco che aveva nei suoi confronti, però prima voleva essere sicuro di sé stesso, avere più tempo di quello che gli era concesso dalla sua stessa famiglia, tempo da condividere da solo con Christian.
Perché ancora l'alfa non piaceva del tutto a sua mamma. Quando erano tornati a casa e lo aveva sentito profumare in modo estremo dell'odore dell'alfa, nonostante si fosse lavato per bene e avesse usato molto bagnoschiuma nel bagno di casa Stefanelli, mamma Giulia lo aveva sgridato, gli aveva detto di andarci piano, gli aveva detto di non correre, che era ancora troppo giovane per tutte quelle cose che gli stavano capitando. Eppure, più la ascoltava sclerare, più la osservava diventare rossa ed emanare feromoni per spaventarlo, meno gli importava, meno prendeva in considerazione la sua idea, perché Mattia aveva già deciso cosa ne sarebbe stato del proprio futuro, o meglio, del proprio futuro insieme a Christian. Voleva legarsi a lui e voleva che quel legame fosse per sempre, un tipo di legame che si poteva stringere solo attraverso il morso dell'alfa sulla ghiandola dietro al collo dell'omega.
A Mattia venivano i brividi solo al pensarci.
Ma a placare i due omega era intervenuto suo padre, Franco, che semplicemente aveva preso di lato Giulia e ci aveva parlato, tornando qualche secondo dopo dal figlio e dicendogli che sarebbe potuto uscire con Christian. L'omega faticava a comprendere come suo padre, un alfa capo famiglia, con tanta facilità potesse lasciare che il figlio omega si frequentasse con un alfa, ma in quel momento, quando mamma Giulia diede il suo via libera, non ci diede troppo peso, rispondendo semplicemente a Christian e dicendogli che lui quella sera ci sarebbe stato anche con l'approvazione della sua famiglia.
Ma se c'era una cosa che gli ultimi avvenimenti, tutto quello che li aveva portati ad essere lì, ad essere la coppia che erano, gli avessero insegnato, era che Christian era una risorsa continue di paranoie. Non accettava, infatti, il fatto di non piacere molto a mamma Giulia, non accettava che lei lo vedesse come un violento e Mattia cercava di comprendere il suo punto di vista, ma più si avvicinava, più l'omega gli chiedeva a gran voce di dirgli che era a lui che doveva piacere e non a sua madre. E così aveva fatto, convincendo, sorprendentemente Christian, che qualche minuto più tardi gli aveva scritto che sarebbe passato a prenderlo alle 20 di fronte a casa sua, non che abitassero lontani, le loro case erano una di fronte all'altra, ma l'alfa ci teneva a fare tutto per bene e l'omega si sentiva lusingato.
In quel momento, però, davanti all'armadio dopo aver fatto la doccia, lavato i capelli che poi aveva acconciato e pronto per vestirsi, si maledisse per non aver chiesto al proprio fidanzato dove lo volesse portare. Come si sarebbe dovuto vestire per un appuntamento? Esatto, perché anche se sapevano dove sarebbero andati, Mattia non avrebbe comunque avuto idea di come vestirsi per una cosa simile, perché lui non aveva avuto mai modo di uscire con una persona sotto quel punto di vista, per lui era sempre stato tutto un uscire con Simone e Iris per giocare alla spiaggia, ridere e studiare insieme. Non aveva mai provato nulla per qualcuno, soprattutto quello che provava per Christian. Desiderava essere perfetto per lui, desiderava che Christian lo guardasse con occhi in grado di scioglierlo sul posto, ma per fare una cosa simile avrebbe potuto anche avere indosso il pigiama... perché era già capitato. E allora tutta quella ansia, tutto quel tremore nelle mani che era arrivato, se ne andò, perché Mattia pensò alla persona che doveva incontrare, che era l'amore della sua vita, il ragazzo a cui aveva donato la propria verginità, il ragazzo che lo aveva conquistato anche se fino a qualche mese prima credeva di odiarlo.
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Tu che profumi di sogni [zenzonelli]
FanficMattia odiava Christian, lo odiava tantissimo. Christian odiava Mattia, lo odiava tantissimo. Ma perché si odiavano senza mai essersi parlati? Una storia diversa dal solito, in un universo diverso, in cui gli esseri umani non sono più divisi per gen...