21. Mattia

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Erano le quattro del mattino quando mamma Anna li aveva visti arrivare col motorino di Simone. Avevano affrontato il freddo di quella notte, con Mattia che si era stretto con le gambe e le braccia attorno al busto solido dell'amico che guidava a tutta velocità verso la meta designata, anche senza sapere a chi stessero andando incontro. Il biondo non glielo aveva detto, ma solo perché non avevano avuto il tempo materiale per farlo: infatti era salito in sella e senza nemmeno mettere il casco avevano corso per le vie della città, forse anche inconsciamente se avesse pensato al fatto che Christian si trovava in ospedale per un motivo simile. Per questo, quando erano arrivati davanti al grande palazzo che costituiva l'ospedale della loro città, Mattia non ci aveva pensato due volte a scendere velocemente dalla moto e chiedere dove fosse Christian Stefanelli.

"Mi hai fatto correre per tutta la città per Stefanelli?"

Mattia cercò di ignorare il proprio amico mentre l'infermiere controllava nel database quale fosse la stanza in cui fosse l'oggetto dei desideri del biondo, ma Simone non sembrava essere della stessa opinione. Infatti afferrò il polso dell'amico, che ancora non aveva la capacità di emanare profumi, nemmeno per mostrare le proprie emozioni, e lo voltò, costringendolo a dargli attenzione, nonostante ci fosse una persona davanti a loro e Mattia avesse fretta di sapere solo dove Christian fosse per poterlo raggiungere e abbracciare, o forse solo per guardarlo e sapere che stesse bene, perché se l'alfa era in quel posto era solo ed esclusivamente colpa propria. Saverio non glielo aveva detto apertamente, ma sapeva che fosse così. Per colpa del proprio odore, del proprio profumo, del proprio calore, di quel legame che avevano e che non riusciva a spiegarsi, quello stesso legame che ora non gli stava facendo avvertire gli effetti di quello che avevano scatenato quella sera in macchina, loro due, da soli, come il proprio omega addormentato dentro di sé, che non si faceva sentire da giorni.

"Che c'è?"

"Come che c'è? Ti rendi conto che mi hai detto che era uno a caso del tuo cortile e poi arriviamo qua e scopro che è quello Stefanelli?"

Mattia scrollò la presa di Simone dal proprio polso e lo fulminò con lo sguardo.

"A parte il fatto che posso fare il cazzo che mi frega e poi Christian è uno a caso del cortile, no?"

"Puoi fare il cazzo che ti frega senza mettere in mezzo me"

"Potevi dirmi che non ti andava, invece ora sei qui"

Il castano sbuffò e si allontanò dal bancone dietro cui l'infermiere ancora stava cercando Christian nel computer. A dire la verità, probabilmente, quello stava semplicemente ascoltando la conversazione tra i due amici, anche perché qualche istante dopo che Simone fu uscito dalle porte e che Mattia rilassò le spalle poggiando i gomiti sul bancone, lui alzò la testa dallo schermo sorridente. Il biondo era urtato tremendamente dal comportamento del proprio amico che giorno dopo giorno comprendeva sempre meno, ma quando l'infermiere comunicò di aver trovato Christian nel database, comunicandogli la stanza, si ritrovò subito a correre verso l'ascensore, per raggiungere il piano che gli era stato comunicato. Non richiamò a se Simone, non gli importò di fargli sapere dove stesse andando, perché aveva bisogno di vedere il moro, l'alfa, Christian e probabilmente aveva bisogno di farlo da solo, senza quella presenza ostile al proprio fianco.

Mattia, però, non aveva messo in conto il resto della famiglia Stefanelli.

Avrebbe dovuto farlo, però, dato che Alexia, proprio qualche minuto prima, era stata passata a prendere proprio dall'ospedale da proprio fratello e portata a casa propria per riposare in tranquillità.

Per questo quando voltò l'angolo per entrare nella stanza che se ne stava con la porta spalancata, la prima cosa che vide furono i capelli biondi in disordine di mamma Anna e ne rimase sorpreso. La donna, qualche secondo dopo, probabilmente in stato di dormiveglia, si voltò immediatamente verso di lui con occhi rossi e stanchi, di chi non riesce a riposare come si deve.

Tu che profumi di sogni [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora