Mattia forse si odiava ancora di più di quanto odiasse Christian.
Si odiava perché da quando aveva scoperto di essere un omega, da quella volta sulla spiaggia, da quando era stato tra quelle braccia forti che lo avevano salvato e portato a casa, non riusciva più a guardare l'alfa nello stesso modo. Lo aveva sempre giudicato come quello strano, quello fissato con i fiori, quello che preferiva passare il suo tempo a casa con la propria famiglia o con Carola, piuttosto che uscire con i propri amici, imporre la propria presenza, la propria dominazione, esattamente come ci si aspetta da qualunque alfa. Per anni lo aveva invidiato, per anni avrebbe voluto potergli rubare il verso, perché Mattia aveva sempre detestato non possederne uno, essere l'escluso della società a prescindere, senza nemmeno potersi mettere l'animo in pace e dichiarare al mondo di essere un beta.
E poi aveva scoperto di essere omega e le cose erano cambiate.
Improvvisamente riceveva attenzione non volute, attenzioni che se solo si fosse rivelato come beta o alfa, era certo che non avrebbe ricevuto. Per prima cosa detestava che sua madre gli riservasse tanta attenzione, quando ai suoi fratelli rispettivamente alfa e beta, tutto quello non era diretto. Per lui c'erano visite mediche in più, per lui c'erano raccomandazioni, per lui c'era la costante e piccola linea da non superare perché doveva essere assolutamente protetto da qualcuno per via della sua natura da omega.
E lui odiava questa cosa.
Perché essere omega comportava assolutamente l'incapacità di sapersi proteggere?
Con questa consapevolezza nel cuore, il proprio essere costantemente soggetto a dei pregiudizi, Mattia sembrava essersi risvegliato dal suo stesso sogno, da qualcosa che da solo si era auto imposto negli anni: se lui, come omega, detestava il bisogno continuo degli altri di proteggerlo, perché doveva giudicare Christian che aveva deciso di non essere un alfa qualunque? Di non essere un alfa dominatore e sadico come tutti gli altri?
E attorno a se di esempi, purtroppo, ne vedeva fin troppi tutti i giorni.
Da quando il suo verso si era palesato, stare accanto a Simone era complicato. Tanto, troppo, e si chiese come avesse fatto Iris a sopportare tutte quelle attenzioni non volute per tutti quegli anni. Il castano era diventato viscido, probabilmente soggetto a quegli sbalzi ormonali che ancora non riusciva a controllare e molte volte Iris lo aveva salvato dal viso fin troppo vicino al proprio collo dell'amico, che quando vedeva questo distacco, automaticamente gli chiedeva scusa. Mattia faceva finta di niente perché detestava doversi sentire debole rispetto alla volontà di un alfa, che di lui avrebbe potuto fare qualunque cosa appena lo avesse deciso, ma dentro di sé si sentiva morire sempre di più.
Detestava quella sua condizione.
La detestava con tutto il proprio cuore, forse anche più di quanto odiasse Christian.
E forse proprio per questo odio che sentiva ribollirgli nelle vene, quella mattina Mattia, nel corridoio della scuola affollato per via dell'intervallo, si diede l'opportunità di fissare la nuca riccia di Christian che se ne stava al centro del corridoio a parlare in modo acceso con Carola, come molto spesso gli era capitato di vedere. Non che prima avesse mai posto troppo attenzioni in quei due, ma le loro litigate erano sempre state molto accese e non potevano passare inosservate. Osservò come la mano del moro finisse sul braccio della ragazza, osservò come lei si liberava da quella presa e poi subito dopo se ne andavano contro il muro per poter parlare senza essere sentiti da tutti. Vedeva lo sguardo di circostanza di Christian, come se avesse paura di essere sentito da tutti mentre parlava con la ragazza e Mattia si fece ancora più piccolo dietro quella colonna, mentre il cuore gli batteva forte nel petto.
Era quasi sicuro che Carola fosse una omega, perché non aveva mai avuto l'occasione di carpirne il profumo, dato che il suo verso era stato svelato da poco, per cui come faceva a tenere testa in quel modo ad un alfa?
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Tu che profumi di sogni [zenzonelli]
أدب الهواةMattia odiava Christian, lo odiava tantissimo. Christian odiava Mattia, lo odiava tantissimo. Ma perché si odiavano senza mai essersi parlati? Una storia diversa dal solito, in un universo diverso, in cui gli esseri umani non sono più divisi per gen...