7. Mattia

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Mattia odiava essere un omega e odiava essere un omega entrato in calore su una spiaggia e salvato da un alfa, che ora non riusciva a smettere di cercare con lo sguardo. Odiava abitare così vicino a Christian, odiava saperlo così prossimo alla propria casa e odiava che questa consapevolezza lo facesse sentire bene, che il proprio omega sembrasse apprezzare quella loro vicinanza, anche se non avrebbe mai permesso che essa fosse anche minore, eppure proprio per questa condizione sapeva di essersi fregato con le sue stesse mani. Aveva invitato Christian ad una festa che non esisteva, con degli altri invitati che non esistevano, nella propria casa dove il proprio odore stava su tutto e dove lui, maschio alfa non marchiato, avrebbe fatto fatica a trattenersi. Eppure ricordava bene i suoi occhi, ricordava bene il modo in cui il suo profumo lo aveva innebriato, tanto che se anche in quel momento avesse concesso alla propria mente di pensarci un istante di più, probabilmente le gambe avrebbero preso a tremargli.

Il profumo di Christian.

Distolse a forza i pensieri da quella direzione e continuò la propria ricerca su internet, basata sui luoghi perfetti per festeggiare un compleanno in condizione di tranquillità tra omega e alfa. Mattia stava cercando luoghi strategici in cui poter festeggiare il proprio compleanno invitando più gente possibile, così che l'invito a Christian non sembrasse del tutto strano, ma che pensasse che fosse uno dei tanti quando avrebbe visto l'intera scuola a quella festa.

Peccato che quella ricerca fosse vana, dato che mamma Giulia già lo aveva avvisato della mancanza di risorse per quella festa. La donna aveva accettato che il figlio volesse fare una festa di compleanno, aveva accettato che a questa festa vi fossero sia alfa che omega, ma aveva già messo il figlio davanti ad una situazione importante: la famiglia aveva già un dispendio economico importante per via del matrimonio imminente di Saverio, il fratello maggiore, un alfa, che si stava per unire definitivamente alla compagna di una vita, che aveva conosciuto alle superiori e da cui non si era mai più separato.

Mattia odiava anche lui.

Saverio non era certamente il preferito tra i fratelli, forse anche per il fatto di essere il più grande tra i tre e l'unico alfa, aveva sempre dovuto cavarsela da solo, cercare subito lavoro e darsi da fare, uscendo di casa molto presto, ma sempre con accanto la propria compagna, una omega molto dolce che in quel momento aspettava un bambino. Il primo nipote di Mattia, che si sentiva emozionato e felice per quella cosa, esattamente come le sensazioni negative che, invece, in quel momento affollavano il suo cuore mentre la consapevolezza che quella festa non si sarebbe mai potuta fare, annebbiava sempre di più la propria mente.

L'unica soluzione sarebbe stato invitare Simone, Iris e Christian in casa propria, ma il pensiero di due omega e due alfa nella stessa casa lo lasciava senza parole e quell'opportunità venne immediatamente cestinata.

"Ci stai ancora pensando?"

Mattia si voltò verso la voce della madre che trovò alle proprie spalle, sulla soglia della porta di camera sua, con in mano uno straccio per la polvere, probabilmente essendosi fermata a guardarlo mentre puliva casa. Il biondo abbassò le spalle con fare frustrato mentre distoglieva lo sguardo dal viso dolce della madre e lo riportava al computer, dove davanti a sé la schermata mostrava una villa immensa dove si svolgevano feste grandiose, ma che non si sarebbe potuto permettere nemmeno se non ci fosse stato il matrimonio di Saverio da lì a poco.

"Si, ma penso che annullerò tutto e basta"

Sentì il silenzio provenire dalla donna alle sue spalle e poi dei passi che si avvicinavano alle sue spalle. Fin da quando era piccolo Mattia aveva percepito il profumo dolce della madre. Lo aveva sempre apprezzato perché era una fragranza familiare, piacevole, che gli ricordava casa, ma solo quando era diventato più grande, quando aveva compreso cosa fossero i versi, aveva avuto modo di comprendere come davvero funzionasse questo mondo, allora il biondo aveva capito che quello fosse l'odore di una omega marchiata che aveva un compagno con cui passare i propri calori e che non doveva necessariamente assumere quantità enormi di soppressori, perché il proprio compagno era in grado di porre rimedio al tutto con un atto sessuale. Da quando aveva scoperto il proprio verso, quindi, Mattia riusciva a percepire dei profumi in più rispetto a quelli precedenti. Li sentiva profondi, forti, a volte fastidiosi, a volte piacevoli e molto spesso aveva percepito profumi di vari omega su determinati alfa e odori di vari alfa su alcuni omega.

Tu che profumi di sogni [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora