Christian non credeva che Mattia potesse entrare così tanto a far parte della propria vita, che sarebbe arrivato a raccontargli un dettaglio così importante delle persone con cui viveva. Era stato così semplice guardarlo nella propria macchina, mentre sua mamma accanto a lui gli raccontava il problema che viveva ogni mese col proprio calore, nonostante lei stessa fosse restia a raccontarlo a degli esterni al cerchio ristretto che era la loro famiglia.
Christian sapeva che fosse un gesto importante anche da parte di propria madre, che gli stava mostrando di essere contenta di questo legame e di starlo approvando senza fargli nessun processo, nessun tipo di domanda, ma forse anche perché aveva potuto assistere a tutto quello che era successo tra di loro, poteva aver già notato quanto fosse stato difficile per loro stare vicini, accettare questi sentimenti, nonostante per tutta la vita si fossero odiati. Anna, infatti, aveva assistito per tutta la vita alle scenate di Mattia, al suo passare davanti casa loro, rompere dei vasi e correre verso la spiaggia, per poi assistere a tutte le lamentele che il figlio metteva in atto, sempre fissando il biondo che correva via, senza mai distogliere lo sguardo dalla sua nuca, perché credeva di odiarlo, forse sperava che in quel modo potesse sentire tutto quello che provava nei suoi confronti.
Anzi, che credeva di provare.
Perché in realtà Christian lo aveva sempre amato.
E ora Mattia lo sapeva.
Mamma Anna aveva guidato fino a casa, fino al loro cortile, lì dove le loro case se ne stavano l'una di fronte all'altra, lì dove sarebbero stati tanto vicini quanto lontani. Christian non se la sentiva minimamente di separarsi da quel ragazzo, non voleva mettere dei metri tra di loro, mentre il sapore delle sue labbra e la forza delle sue braccia erano ancora ben impresse nella mente. Mattia era piccolo, fragile, eppure riusciva a donare una forza enorme al proprio animo, facendolo sentire vivo come non lo era mai stato. Il moro sentiva l'improvvisa voglia di fare cose, esplorare nuove situazioni, conoscere nuovi concetti pur di stargli accanto, pur di sapere che sarebbero per sempre stati vicini e che niente avrebbe mai potuti allontanarli. L'alfa non aveva mai amato, non aveva idea di cosa volesse dire quella parola prima di incontrare l'omega e mentre la madre parcheggiava davanti a casa loro, tirando su il freno a mano e poi alzando i finestrini, si ritrovò a ringraziare che il passeggero dietro di loro fosse stato il suo primo amore e la sua prima volta, colui a cui si era donato e con cui avrebbe voluto vivere per sempre. Non sapeva se fosse un gioco del destino che aveva voluto unirli, ma qualunque cosa fosse stata, non avrebbe mai rinunciato a quel biondino meraviglioso.
Scesero dalla macchina tutti e tre, Christian aiutato dalla mamma a salire sulla sedia. Vide Mattia uscire dalla portiera e recuperare lo zaino sporgendo il sedere all'indietro. Sapeva che fosse un gesto ingenuo, del tutto non calcolato, che il biondo si stesse semplicemente allungando per recuperare le proprie cose dal sedile, eppure non riuscì a non fissarlo, a non notare quanto quella rotondità lo attraesse, quanto avrebbe voluto essere ancora seppellito dentro di lui, perso nelle pieghe calde e bagnate che aveva sentito attraverso il preservativo. Ricordò perfettamente il modo in cui aveva sentito il fiato di Mattia spezzarsi nella propria mano mentre gli stringeva la gola, mentre lo scopava forte, mentre se ne stava sopra di lui riempiendolo, stringendo il proprio pene in una morsa. Dovette aprire la bocca alla ricerca di un po' di ossigeno e stringere le gambe tra di loro per non permettere alla madre di notare l'effetto che quel sedere gli stava provocando, ma sempre senza smettere di guardarlo, nemmeno quando il piccolo si alzò, posizionando lo zaino sulla spalla e fissando il proprio sguardo nel suo.
Mattia arrossì, forse rendendosi conto della portata del suo sguardo o forse percependo il profumo nell'aria, che sicuramente era stato sentito anche dalla madre alle proprie spalle.
Era un alfa da tanti anni, ma quelle cose se le dimenticava sempre.
"Io vado, grazie del passaggio signora"
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Tu che profumi di sogni [zenzonelli]
FanficMattia odiava Christian, lo odiava tantissimo. Christian odiava Mattia, lo odiava tantissimo. Ma perché si odiavano senza mai essersi parlati? Una storia diversa dal solito, in un universo diverso, in cui gli esseri umani non sono più divisi per gen...