Tᴇʀᴍɪɴᴀᴛᴀ
Una storia, intensa, fatta di tanta passione e tanti sentimenti è quella di Alma ed Axel. Non è facile per loro vivere il loro amore a causa delle loro famiglie, ma l'amore, quello vero, arriva una sola volta nella nostra vita ed è diffici...
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Guardo mio figlio con nodo al petto.
Con occhi che mi implorano di "crederci".
Lui è qui.
L'ho cercato da ben diciotto anni e per uno scherzo del destino, me lo ritrovo davanti.
<London, lei è la nipote di suora Cora... Non vi siete mai conosciuti?> dice poi la dolce suora a mio figlio
Quale London. Sei Juan. Ma tu questo non lo sai.
I miei occhi pizzicano. Sto faticando dal non lasciarmi andare.
<No! Non l'ho mai vista... Piacere,sono London> mi sorride e allunga la mano verso di me
Mi prenderà per pazza ma sto faticando persino ad elaborare una frase. <Il piacere è tutto mio. Sono Alma> rispondo e cavoli, non è la mia voce non è questa
Così roca.
<Stai bene Alma?> mi chiede la dolcissima suora <In realtà no! Mia zia ha bisogno di aiuto e io mi sono sentita male a vederla! Vai da lei ti prego> dico e scappo alla ricerca di un bagno.
Non ce l'ho fatta.
Sono scoppiata a piangere non appena dentro. Sono poggiata alla porta. Mi manda l'aria per la forte Emozione.
Ora devo imparare a convincere il mio cuore che quel meraviglioso ragazzo è mio figlio.
Sono talmente incredula che non trovo pace dentro me.
Mi lavo il viso per eliminare le tracce ma queste lacrime non smettono di scendere.
In una nano secondo la mia vita è cambiata.
Posso finalmente dire di non essere pazza.
Il mio Juan è vivo e per lui ora sono solo un'estranea.
Cosa peggiore è Axel che di suo figlio non sa nemmeno l'esistenza.
Come si dice che ha un figlio di diciotto anni?
Che per anni lo hanno dato morto ma in realtà è vivo e vegeto?
Soprattutto è meraviglioso.
Sento bussare.
Mi tampono immediatamente il viso.
<Si?> dico, schiarendomi la voce <Signorina Alma,sono London. Tutto bene?> dice e il mio cuore pulsa all'impazzata
"Signorina Alma", ma sono la sua mamma.
"Sono London", ma sei Juan.
<Si si, tutto bene! Tranquillo> dico e sorrido per il suo essere premuroso
Intanto mi avvicino alla porta per aprirla, con sorriso stampato sul volto.
Apro e alzo lo sguardo per osservarlo per bene il mio capolavoro.
