•Settandue

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Brandon

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Brandon

Arrivo al locale e noto da subito London perché in piedi davanti al bancone.
Ha le mani poggiate su che batte leggermente dal nervoso.

Mi avvicino.

<London> alzo la voce visto la musica alta
<Brandon? Che cazzo ci fai qui?>

Mi stranisco davanti a queste parole.
È palesemente andato.

<Stai bevendo?> gli chiedo mentre l'amico mi cenna un "sì" con la testa.
<Senti che vuoi?> continua London
<Sono qui per te> mentre lo dico mi allontana da lui con una mano sul petto
<Non ho bisogno di nessuno! Vattene!> sbraita e si gira verso il barman

<Ma quanto ci metti?> gli urla dopo averlo visto ancora alla preparazione del cocktail

Cenno al barman con gli occhi ,di scusarlo.

<London seriamente! Andiamo via> gli prendo il braccio
<Non toccarmi> dice impetuoso, guardandomi negli occhi
Si libera dalla mia presa.

<Smettila di starmi addosso! Non sono un cazzo di bambino e tu non sei mio padre! > mi punta il dito

Ammetto che queste parole hanno un certo effetto su di me.
Ma credo siano dettate dalla rabbia e aiutate dall'alcol.

Vedo l'amico provare a dirgli qualcosa,ma si dimena.
Non vuole ascoltare nemmeno lui.
Improvvisamente torna a guardare Luce.
Solo ora ho visto dov'è seduta.
Ho seguito lo sguardo di London che continua ancora a guardarla.

Il barman gli serve il cocktail.
Io porto una mano nei capelli quando comincia a bere come se non ci fosse un domani.

<Senti London basta! Ho chiamato tuo padre! Sta venendo> dico e sbatte immediatamente il bicchiere sul bancone, guardandomi con rabbia
<Hai fatto cosa?>
<Sta venendo tuo padre>
<Chi te l'ha detto di chiamarlo? Ora sei diventato la mia spia?> mi spinge
<Lo sai che ogni cosa che faccio è solo per il tuo bene>
<Sai cosa dovresti fare per il mio bene? Togliervi tutte dalle palle> mi spinge ancora e cammina verso il corridoio che conduce ai bagni

Scrivo ad Axel che ci troviamo qui e di raggiungerci.

Intanto London è entrato, chiudendosi a chiave.

<Potresti aprire? Tutto bene?> chiedo

Molto probabilmente starà rimettendo.

Almeno così sembra dai versi che emana.

Continua ad ignorarmi quando poi mi vedo Axel raggiungermi con Alma che gli cammina dietro, ansiosa.

....................

Alma

Non so come ci siamo riusciti, ma London ora è con noi in macchina.
Axel ha dovuto usare la forza per portarlo via.
<Hai capito o no quello che ti ho detto?> continua Axel

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora