𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐

•Sessantadue ఌ︎ 𝐿𝑜𝑛𝑑𝑜𝑛 & 𝐿𝑢𝑐𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 2

Luce

In lacrime, esco da quella casa con il cuore rotto.

Ho spezzato il cuore del ragazzo che amo.

Prendo il taxi al volo, e pioggia fitta comincia a bagnare tutta la città.

Riferisco all'autista l'indirizzo dell'hotel e nel mentre guardo fuori dal finestrino, pensando a quanto mi sia complicata l'esistenza da sola.

Solo per seguire un sogno.

Ma non tutti i sogni sono una bella esperienza.

Dentro, a volte, c'è del marcio che non puoi notare se non ci sei dentro.

Avete presente le cose che apparentemente sono belle, ma ti accorgi che all'interno è tutto il contrario?

Eppure non hai scelta, se non vuoi fare del male alle persone che vuoi bene.

<Signorina, siamo arrivati> sento la voce del tassista e solo ora mi accorgo di essere a destinazione
<Mi scusi! Colpa dei pensieri> dico impacciata e passo la banconota per saldare

Scendo subito e divento un vero e proprio straccio bagnato per via del tratto che ho dovuto percorrete per raggiungere l'entrata dell'hotel.

Una volta dentro, vado alla reception e passo il tesserino dove ho immediatamente accesso.

Ovviamente, l'agenzia ha già riferito dell'ipotetica mia scelta.

Poso il borsone bagnato per chiamare l'ascensore e con cuore stretto in un pugno, salgo fino al decimo piano.

La mia stanza si trova lì.
Per coincidenza, nello stesso pianerottolo della stanza di Jacob.

Le porte si aprono e immediatamente esco.

Cammino lentamente, per cercare il numero della mia stanza.

Rido quando mi accorgo che la mia è la numero duecentosette e quella di Jacob la duecetosei.

Entro, posando la scheda magnetica nell'apposito spazio e lancio il borsone per aria.

La mancanza di London e il modo in cui l'ho lasciato, mi stanno togliendo l'incapacità di respirare.

Piango come una disperata, seduta a bordo letto.