Tᴇʀᴍɪɴᴀᴛᴀ
Una storia, intensa, fatta di tanta passione e tanti sentimenti è quella di Alma ed Axel. Non è facile per loro vivere il loro amore a causa delle loro famiglie, ma l'amore, quello vero, arriva una sola volta nella nostra vita ed è diffici...
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Alma
Brandon ancora non è tornato. Siamo tutti in trepidante attesa. Nel frattempo i suoi due amici sono arrivati, piazzandosi davanti alla porta.
I miei occhi si aprono e si chiudono.
Sto facendo la dura ma questa ferita mi sta mandando giù.
<Mamma riposa> sento dire da London che ha nelle braccia una Luce in dormiveglia <Non mi va> dico solo <Stai pensando a papà?> <Si... Mi chiedo se sta bene> dico con poca voce <Lo sai vero che starà bene?> <Mi manca> continuo mentre guardo un punto impreciso <Manca a me... Non vedo l'ora di sapere che sta combinando> <Lo so io che sta combinando... Chiuso in se stesso ad autocolpevolizzarsi... A rimproverarsi... A pensare se qualcosa di positivo ce l'abbia ancora ... Ma non ha capito che lui è un uomo che in molti messi insieme non potranno mai essere> sorrido appena <Siete due testardi sai?> <Siamo due vittime che hanno fatto il possibile per non cedere e perdere la speranza> <Io dico una cosa... Se siete qui c'è ancora un motivo. Quante ne avete superate? Eh mamma?> <Mucho> <Magari dopo la lunga corsa c'è qualcosa di bello anche per te e lui> <Lo spero London... Davvero> <Chiamami Juan, mamma... Infondo è il mio nome>
Sorrido.
<È che a volte fatico a rimanere su London... Ma come preferisci mi amor... Posso chiamarti anche così> gli faccio l'occhiolino <Attenta Alma>dice Luce sottovoce ridendo <È il mio di amore> <Gelosona... Il nostro è un amore differente> dico subito, e mi apre gli occhi <Lo so... È l'amore che io non conosco> mi sorride e lascia un bacio a lui.
Qualcuno bussa.
<Alma... C'è una donna che vuole salutarti> dice Nazario, l'amico di Brandon, affacciandosi alla porta <Chi è questa donna?> <Mamma non far entrare nessuno por favor> interviene London preoccupato <Tranquillo... Senti Nazario, fatti dire il nome e cognome grazie> <Va bene> dice e chiude la porta <Mamma può fingersi una persona ed essere un'altra> continua London <Mi amor. Fidati di me... Non accadrà nulla> dico sempre più curiosa
La porta torna ad aprirsi.
<Dice di chiamarsi Adèla Santòs> dice e il mio cuore accelera
È davvero lei?
Dopo così tanto tempo?
<Falla entrare> dico senza esitare <Va bene> risponde e lascia socchiusa la porta <Mamma chi è questa Adèla?> chiede London <Era la povera compagna di tuo nonno materno... È scappata tempo fa... L'avevo data per morta e invece è qui... Non ci posso credere.> dico emozionata
Adèla è stata sempre una spalla per me. E mi incuriosisce la questione che sia uscita solo ora, dopo la morte di papà.
<Sei sicura che non sarà una minaccia?> dice poi preoccupato <Juan ti calmi ok? Por favor> dico e zittisce <Alma> la voce di Adèla ci interrompe