Settantaquattro - Ultimo capitolo

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Un mese dopo

Alma

La sveglia mi porta ad aprire gli occhi.
Suona prorompente sul comodino.
Con gli occhi pesanti, guardo il vuoto accanto a me.

Porto una mano sul cuscino che successivamente abbraccio, come se al suo posto ci fosse Axel

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Porto una mano sul cuscino che successivamente abbraccio, come se al suo posto ci fosse Axel.

<Apri gli occhi amore mio e torna da me> sussurro mentre cerco di trattenere le lacrime

Hanno smesso di tenerlo in coma esattamente ieri.
Ora dobbiamo aspettare che apra gli occhi e che quindi abbia la giusta reazione.

L'ematoma si è riassorbito con grande successo.

Tutti i controlli rispondono in maniera positiva ai parametri.

È un mese che non faccio altro che desiderare sentire la sua voce.
Di vedere i suoi occhi incatenarsi ai miei.
Di dirgli che voglio sposarlo.
Che lo aspettando per riavere quel pezzo di cuore che manca.

Ma questo al momento resta solo un desiderio.
La realtà è un'altra.

Intanto mi alzo lentamente, pronta per fare colazione.

Intanto mi alzo lentamente, pronta per fare colazione

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Devo raggiungere l'ospedale come ogni mattina.
Ormai non faccio altro.
La mia seconda casa è diventata quella stanza buia e triste.

Raggiungo la macchina espressa per il caffè e nel frattempo sento il suono della notifica sul mio cellulare.
Lo prendo e noto "Brandon".

-Sto venendo da te... Devo dirti una cosa importante

-Va bene. Ti aspetto - invio

Chissà cosa vorrà dirmi.
Nel frattempo vado in bagno per prepararmi.
Ultimamente indosso al volo delle tute a tinta unita.
Non ho testa per mettere altro.
I capelli li lascio sciolti dopo averli spazzolati.
Metto crema viso e profumo, per completarmi.

Torno in cucina.
Inserisco la cialda nell'apposito spazio e faccio uscire il caffè che riempie cremosamente la tazzina.

Mi beo del suo gusto forte come piace a me.

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora