• Diciannove

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Axel

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Axel

Sono appena atterrato a Chicago.

Finalmente si parte con una nuova vita.

Per carità, non che sia migliore della precedente ma almeno qui non sono costretto ad incontrare la merda di mio padre giorno per giorno.

Le nostre conversazioni avverranno tramite telefoni usa e getta ogni volta che ne abbiamo bisogno.

Ovviamente cercheremo di collaborare senza farci sgamare.

Fermo un taxi intanto.
Devo andare al locale fra un po'.

Domani sera ci sarà l'inaugurazione e devo accettarmi che tutto stia procedendo per il meglio.

Luke è già sul posto e a quanto pare, l'intero disegno che ho progettato per il mio locale ora è possibile vederlo con gli occhi.

Intanto penso a lei.
Il mio unico pensiero fisso orami da quel giorno che ha stroncato la nostra storia.

Anche se non sembra perché la mia fottuta vita è andata avanti.

Oddio, vado avanti,ma come?

Mi sento sempre incompleto in questa felicità che mi sto costruendo.
E un uomo di trentotto anni non può sentirsi così.
A volte non mi vergogno nemmeno a dirlo che sento l'esigenza di avere una moglie che mi aspetti a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
O addirittura un figlio.
Un figlio che daresti esattamente tutto quello che non hai potuto avere.

La voce del tassista mi avvisa che siamo giunti a destinazione.

Mi sono fatto condurre al grande garage dove ho pernottato la mia macchina.
Col tempo, me ne compro una tutta mia.
Ora non è importante.

Estraggo il portafoglio dalla tasca posteriore ed esco la banconota.

<Tieni pure il resto> dico e gli faccio un occhiolino

Scendo e a grandi passi, raggiungo l'interno.
Un paio di banconote, una firma e quella macchina diventa mia.

Infilo la chiave e accendo il motore della mia nuova bomba.

Lo è.
È decapottabile e mi tornerà utile per sedurre le ragazze.
Soprattutto è confortevole con i suoi sedili in pelle.

Ammetto che questa città mi sta regalando attimi di adrenalina.

Premo sull'acceleratore e faccio scivolare velocemente le ruote sull'asfalto, senza perdermi il bello di questa vista dove ritrae grattacieli illuminati e una luna piena alle spalle.

È fantastico.
Alzo il volume e caccio un urlo.

Alzo il volume e caccio un urlo

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