•Settanta

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London

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London

Non volevo accettare l'invito dei miei amici a proposito di venire a ballare al locale.
Ma quanto appunto hai gli amici che ti vogliono bene, farebbero di tutto per vederti stare bene e sorridere.
Alla fine , mi ritrovo in macchina con loro, che canticchiano canzoni e urlano alla pazza maniera, fuori dai finestrini.

C'è da dire che abbiamo vinto la partita oggi e che la squadra avversaria ci aveva persino sfidato, andando poi a perderci.
Siamo estasiati anche per questo.

<Bonaaa> urla Philip, al mio fianco quando passiamo davanti ad un gruppo di ragazze mezze svestite, già pronte a fare la fila per il locale
<Che caldo fa> continua Robert

In tutto questo, resto in totale silenzio, perso tra i pensieri.

<London! Ci hai fatto venire il mal di testa> continua Luis davanti, in maniera sarcastica.
È alla guida.
Lui è il portiere della nostra squadra.

<Divertente > dico con mezzo sorriso
<Allora che hai deciso? Di stare zitto tutta la serata?> mi chiede Robert
<Non sono in vena> dico solamente
<Oh bró! Siamo qui per divertirci e per brindare alla nostra vittoria! Vedi che devi fare! Ovviamente, prepara il muscolo tra le gambe perché stasera ce ne sono di gnocche> dice poi Robert, che ha appena parcheggiato.

Non rispondo.

Non so come spiegare che nella mia testa c'è un unico pensiero.
Lo stesso che mi circola nelle vene.
Si chiama Luce.
E senza di lei, non c'è nessun London.

Scendiamo tutti e si accendono le sigarette.

Tutti tranne me.

In gruppo camminiamo verso la lunga fila pronta ad entrare.

<Ho il cazzo duro già da ora> dice schiettamente Philip
<Ma non pensi ad altro tu?> interviene Abel
<Bró sei tu che ci preoccupi! Ma si attizza o no davanti a ste gnocche?> Gli risponde ridendo Philip
<Avanti Abel! Ammettilo> ridacchia Robert che porta una mano fra le gambe di Abel ridendo

Abel lo spinge.

Tutti ridono, compreso lui.

<Coglione> dice poi
<Fossero tutti come me i coglioni> si atteggia Philip

Intanto il nostro turno sta arrivando e già abbiamo attirato tanta attenzione.

C'è un gruppo di ragazze che non smettono di guardarci.

E questo fa gasare i miei amici.

<Oh London! Eddai su! Riprenditi> Philip mi dà uno schiaffo sulla spalla
<Forse dopo la vodka si farà sentire> ride Robert
<Sai che ne ho davvero bisogno?> rispondo
<London ti conviene lasciare i problemi da parte ! Cerca di divertiti! Hai vent'anni per la miseria> dice Philip
<Bravo! Diglielo> la voce che ho appena sentito è alle mie spalle.

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora