Tᴇʀᴍɪɴᴀᴛᴀ
Una storia, intensa, fatta di tanta passione e tanti sentimenti è quella di Alma ed Axel. Non è facile per loro vivere il loro amore a causa delle loro famiglie, ma l'amore, quello vero, arriva una sola volta nella nostra vita ed è diffici...
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Mercedes
Non appena Axel lascia il locale, termino il drink e mi alzo.
<Mi dispiace per la borsa> dice Luke <Tranquillo... Colpa mia e dalla mia distrazione... Complimenti ancora per il locale! Tornerò sicuramente> dico con mezzo sorriso
Anche lui mi sorride.
<Quando vuoi> mi dice e annuisco
Prendo a camminare come se nulla fosse e non appena fuori il locale, cammino verso la stradina parallela dove il mio ragazzo mi sta aspettando in macchina.
Non appena dentro, parte alla velocità della luce.
<Allora? Hai fatto tutto?> mi chiede <Si! Ho messo il microfono al di sotto del bancone del suo locale e uno nella sua stanza, sotto al letto> dico e nel frattempo attivo il tutto sul telefono <Come? Sei davvero entrata nella sua stanza?> <Non è stato difficile sai?> <Cazzo Mercedes! Che ti passa nella testa? Davvero ti sei esposta in quella maniera?> <Guarda che sono istruita bene a tal punto da poter fare tutto> <Se ti vedeva nella sua stanza, avresti mandato a puttane> <No invece! È un cazzo di donnaiolo e quindi sarebbe stata una piacevole sorpresa>
Intanto nella mia mente sono ancora impressi i suoi occhi.
<O la piacevole sorpresa era per te? Non ti stai mica invaghendo di questo tizio?> <Guarda! Provo ad ignorare quello che hai appena detto! Come puoi anche solo pensarlo?> <Perché sappiamo tutti chi è questo Axel> <E tu sai chi sono! Una povera vittima che cerca solo di mettere pace nel suo cuore> <Sapevi dall'inizio che non volevo questo per te... Ma hai fatto tutto da sola! Ti sei venduta a quella famiglia di criminali con l'intento di farlo fuori! E sai che nemmeno puoi ritrarti> <Non dare retta a quello che dicono> <Davvero stai ignorando? Il boss è stato chiaro!> <È la mia vendetta! Non la loro! Io l'ho lanciata e io posso ritirarla> <Mercedes io sento che ti stai cacciando in qualcosa di più grande> <Tu e il tuo essere negativo ogni volta! Suficiente para la miseria > sbraito nervosamente <E va bene... Non ti dirò più niente! Vediamo dove vuoi arrivare>
L'ultima frase nemmeno l'ho sentita perché sono impegnata ad ascoltare dai microfoni se ricavo informazioni.
Ma a quanto pare nulla.
Ovviamente devo puntare per domani mattina.
Torniamo in hotel e lo vedo ammusato con me. <Alvaro sei pregato di toglierti quella espressione> dico nervosamente non appena dentro alla stanza <Non ne voglio parlare> <La tua è fottuta gelosia> <Sarei geloso? E va bene... Lo sono... Perché ho paura che di quel bastardo ti innamori>
Mi avvicino.
<Così stai mettendo in dubbio i miei sentimenti per te?> porto le braccia al petto <Sei tu che passi altro> <Cerco solo pace per il mio cuore> dico con il pianto fermo in gola <Tuo padre non tornerà indietro! Te l'ho detto> <Ma non può nemmeno restare impunito! > <Allora scegli la seconda strada! La polizia! Cerca quell'arma che potrebbe incastrare lo stronzo> <Non è una cosa che mi soddisfarebbe! Lo darò in pasto ai cani come hanno fatto con il mio povero papà! Capito vero?>