•Trentasette

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Scendo da casa e prendo la macchina

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Scendo da casa e prendo la macchina.
Mi ha mandato la posizione e dopo un lungo tragitto, accompagnato da intenso traffico, sono arrivata.
Parcheggiò e scendo.
Cammino verso il grattacielo.
Tra l'altro uno dei più alti di Chicago.

Nel mentre mi guardo in giro per trovare Axel.
Ma ben presto lo ritrovo fumare vicino alla grande vetrata, con sguardo vago nel vuoto.

Mi avvicino lentamente

Sono dietro di lui.

Mi godo per un attimo le sue spalle meravigliose e il suo sedere pronunciato.
Sono sempre impazzita per quello.
Sorrido e picchietto sulla spalla.
Si gira subito.

I nostri occhi si incastrano alla perfezione.
Quando mai non è successo.
Siamo uno il riflesso dell'altro da sempre.
<Sei arrivata> dice e spegne la sigaretta nell'apposito spazio
<Un po' di traffico, ma eccomi qua> continuo a guardarlo
<Siamo a Chicago infondo> sorride appena

L'aria è tanto tesa.
È più che normale.

Ma proverò a sistemare tutto.

<Andiamo?> dice poi e annuisco

Mi affianco a lui e camminiamo vicini.
Alle volte le nostre braccia si sfiorano e un ammasso di sensazioni si fanno sentire.

<Dovremmo prendere l'ascensore> dice poi
<Che piano è il ristorante?> chiedo e nel mentre preme il pulsante
<Alma ti ho portato al Willis Tower per svariate ragioni> dice e mi guarda
<Tipo?>
<Puoi goderti del panorama perché il ristorante è al novantacinquesimo piano... È possibile cenare su un balcone con vista molto diverso da qualsiasi cosa si possa immaginare... E noi abbiamo bisogno di un luogo simile per stare un attimo in pace... Mi devi tante spiegazioni e io le devo a te! Ecco tutto>
<Si hai ragione... Ma il novantacinquesimo piano... Per la miseria>
<Non avere paura! E poi l'ascensore è rapido! È uno delle ultime invenzioni>
<Capisco maestro> lo provoco

Adoro chiamarlo così.

<Ancora con maestro?> mi guarda
<Quella barista del tuo locale me lo ha passato>
<È un modo gentile per non dire capo>
<Ed è un modo gentile per non dire che sei stronzo> gli faccio l'occhiolino sorridendo in maniera provocatoria

<Ancora con maestro?> mi guarda <Quella barista del tuo locale me lo ha passato><È un modo gentile per non dire capo><Ed è un modo gentile per non dire che sei stronzo> gli faccio l'occhiolino sorridendo in maniera provocatoria

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