•Trentacinque

959 129 67
                                    

Continuo a fissarlo e sentire la paura crescere sempre più

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Continuo a fissarlo e sentire la paura crescere sempre più.
<Allora? È così grave?> dice e prendo la sua mano
La stringo nella mia.

Lo sento l'effetto che ho avuto su di lui.
È passato direttamente sulla mia pelle.

<Quel maledetto giorno ho detto una bugia... Grande... mucho > inizio a dire
<Che bugia Alma? Sto avendo delle idee>
<Ti prego di perdonarmi> porto la mano a livello della bocca e gli lascio un bacio
<Ehi... Calmati... Sei agitata> dice e mi stringe la mano
<Perdonami per averti nascosto nostro figlio> dico tutto d'un fiato e sbianca in volto

Rallenta la presa finendo con rilasciare la mano.

<Axel ... Por favor! háblame > dico in lacrime
<Parlarti? E dirti cosa? Grazie? Mi stai dicendo che ho un figlio? Ora a distanza di diciotto anni?> è distrutto

Porca miseria se lo è.
I suoi occhi sono lucidi.
L'ho scosso.

<Si... Ma Axel devo raccontarti tutto quello che è successo... C'è un motivo a tutto ovviamente>
<Un motivo a tutto> ripete distrutto le mie stesse parole
<Io sono scioccato!> spalanca le braccia e si reca al bancone

Lo seguo e mi asciugo le lacrime.

Lo vedo bere acqua.

Io invece sto tremando come una foglia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Io invece sto tremando come una foglia.

<Dimmi qualcosa te ne prego> dico dietro di lui

Intanto arriva qualcuno che ci interrompe.

Sono gli iscritti alla palestra.

Hanno tute e borsoni.

Povero Axel che si è stampato un sorriso di cortesia per accoglierli nonostante la notizia appena ricevuta.

Intanto lo seguo cino sguardo e mi mantengo dal versare lacrime visto che ora non siamo solo io e lui.

Mi sta scoppiando la testa.

Dopo un po' lo vedo arrivare.

Si piazza davanti a me.

<Dov'è mio figlio?> dice con tono che non ho mai sentito da lui.
<Lui sta bene! L'ho ritrovato da poco>
<Che stai dicendo? Che vuol dire che l'hai ritrovato da poco?>

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora