𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐

•Cinquantatrè

London

Da qualche mese sono entrato ufficialmente in squadra.

Ho fatto provini e devo ammettere che non sono passato inosservato.

Mi hanno sempre ribadito di avere talento e che con impegno, posso raggiungere livelli sempre più alti.

Mi dedico esclusivamente al calcio e agli allenamenti, mentre Luce a quanto pare, fa scoperto la passione per la moda.

Oltre ad andare all'Università, si presta per qualche scatto per la boutique di una nota casa di moda qui a Chicago.
Si è fatta amicizie.
Esce la sera con loro quando io sono impegnato con gli allenamenti o le partite.
Tra loro c'è anche la migliore amica, che non mi è mai piaciuta accanto a lei, eppure Luce dice che è una mia considerazione.
Questa Julie si sta mostrando una vera amica per lei.
Questo perché le apre tante porte, partendo dalla casa moda, e al divertimento quando io non ci sono.

Luce su questo punto di vista la vedo molto più aperta rispetto a quando eravamo in convento e fra i due, chi nota queste piccole accortezze sono io.

Stasera ha un'uscita con il suo gruppo di amiche, perché sono impegnato con la partita.
La provo a chiamare da minuti interi ma pare non stia calcolando il telefono.

Successivamente, chiamo mamma.

Papà è un altro pensiero fisso per me.

Ma in tutto questo, riconosco in lui un grande uomo.

Un ottimo insegnamento per me.

Prima di raggiungere il campo, passo da Luke al locale.

Dopo la chiusura del locale, ha preso in gestione un altro locale, che si trova nella strada di quello precedente.

Ma so quanto a lui manca la collaborazione di mio padre.

Le serate che papà organizzava dietro la sua console, difatti non smettono di chiedere di lui e della sua musica.

Mamma non risponde.

Riprovo.

Mi siedo alla panca nel frattempo.

Risponde.

<Mamma! Dove sei?> chiedo subito