•Trentaquattro

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Axel

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Axel

La sveglia suona, ricordandomi che ho i miei fottuti doveri.
Oggi mi tocca stare in palestra.
Oltre alla mia solita routine, mi tocca lavorare per qualche ora come istruttore fitness.

Anni fa mi sono qualificato e conseguito alla laurea, per acquisire conoscenze di base, sia di anatomia che relative a diverse patologie.

Sono felice di poter praticare le mie due passioni.
È stato sempre il mio desiderio essere istruttore fitness e DJ.
Ma nonostante tutto ho sempre sentito la mancanza che definisco bene primario, ovvero l'amore.

Mi hanno davvero portato all'arresa.
Ho sempre protetto Alma in qualche modo e ogni volta che ho provato ad avvicinarmi mi hanno punito.

Ma ammetto che da quando l'ho rivista e capito che quella ragazza mi scioglie la carne, io sento nuovamente l'istinto di riprovarci.
Anche a costo di morire.
Perché è così che succede quando vuoi sfidare due grandi capi della mafia.

Mi alzo e mi stiracchio.
Mi faccio la doccia e mi vesto con jeans e maglietta.
La tuta la metto direttamente in palestra,ma prima la inserisco nel borsone.

Metto anche l'asciugamano e l'acqua tonica fresca presa dal frigorifero.

Ricevo una chiamata.

Un numero nuovo.

La prendo.

<Pronto?> dico sempre puntando sulla mia lingua
In caso mi adeguo.
Ho la conoscenza di cinque lingue.
Non è un problema.

<¿Listo?> dico e corrugo la fronte
<Axel ... Sono Alma> dice e il mio cuore accelera
<Alma?>
<Si! Ho preso il tuo numero dal tuo amico... Luke se non erro... Sono giù al locale! Ho bisogno di parlarti>
<Va bene... Aspettami lì> dico e chiudo

Finalmente saprò cosa ha da dirmi.

Prendo tutto dopo essermi riempito di profumo e per un attimo ho sorriso come un coglione perché mi sentito un cazzo di ragazzino alla sua prima cotta.

Scendo velocemente le scale e quando esco dalla struttura mi accorgo del caldo allucinante.

Entro nel mio locale e richiamo l'attenzione di Luke ed Alma con cenno di mano.

<Buongiorno a tutti> dico e Luke mi sorride
Da quel sorriso capisco tutto.

<A te> dice poi Alma che mi guarda con sguardo vigile
Mi accomodo di fianco a lei.

<Caffè corto per me> dico alla barista
<Arriva subito maestro> risponde lei pungente

Alma che ci osserva.

<Maestro> borbotta sottovoce

L'ho sentita ma fingo nulla.

<Maestro! Hai scopato stanotte? Hai una faccia> dice poi Alma sottovoce

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora