𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐

• Tredici

Axel

La sveglia mi ricorda che un altro giorno sta per avere inizio.

Mi accorgo di avere nel letto Jennifer.

Non è mia moglie.
Né la mia ragazza.
E nemmeno un'amica.

Ogni tanto finiamo a letto insieme per soddisfare le nostre esigenze.

Non ho mai avuto una relazione seria da quando il mio cuore è stato strappato dal petto.

Chi lo ha è Alma.

È stata così egoista da portarmelo via e togliermi la capacità di poter amare un'altra donna.

È andata via, senza mai farsi più sentire e vedere.

E non posso dire di me il contrario.

Io ho un giuramento fatto.
Ogni tanto, ho provato a sabotarlo ma mi hanno ricordato con la violenza che non posso farlo.

Sono condannato a vivere la mia vita a metà.
Metà la gestisco io.
Metà mio padre.

Mio nonno orami, è diventato vecchio da non riuscire nemmeno più a gestire sé stesso.

In compenso, mio padre con gli anni è diventato più spietato di quanto lo era già.

Ora si che è la copia di mio nonno.

L'unica cosa che sono riuscito ad ottenere è quella di non uccidere più nessuno.
Che sia innocente o meno, quella merda non era per me.

Così ho scelto la seconda via.

Ovvero quella di aprire le mie attività, e fare riciclaggio di denaro.

Certo, che se si scopre, sono nei casini.

Mi attendono lunghi anni di galera.

Ma meglio vivere con questa consapevolezza che quella di avere tanti morti sulla coscienza.

Negli anni sono maturato su tanti aspetti.

L'unica cosa contrastante è che non mi sono mai dimenticato di lei.

Non ho i social, ma in compenso i miei amici mi hanno aggiornato di lei.

Ha un nome d'arte a quanto pare.

Nessuno sa che dietro quel nome c'è un mondo.

Il mio.

Perché lei lo rappresenta appieno.

Ho sempre pensato se è andata avanti nella vita o come me, si è limitata solo ad avventure.

Ma ne dubito, perché so di che pasta è fatta Alma.

Se è diventata mamma.

Cosa ancora più improbabile.

E mi ricordo di quella follia che ci aveva messo a rischio.