Tᴇʀᴍɪɴᴀᴛᴀ
Una storia, intensa, fatta di tanta passione e tanti sentimenti è quella di Alma ed Axel. Non è facile per loro vivere il loro amore a causa delle loro famiglie, ma l'amore, quello vero, arriva una sola volta nella nostra vita ed è diffici...
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Non riesco più a gestire queste sensazioni. Lascio la mano di Brandon e mi allontano immediatamente dal tavolo. Con occhi lucidi, cerco il bagno. Talmente evasa da mille sensazioni che mi sembra di percorrere un labirinto.
Chiedo informazioni e arrivo al bagno
<Calma Alma> sussurro a me stessa <Padre e figlio nello stesso posto e non lo sanno> continuo a parlare a me stessa mentre apro l'acqua e mi bagno il viso subito
Faccio lunghi respiri. Doveva arrivare il momento. E sapevo che mi sarei sentita male a rivederlo. Se fino a prima provavo ad immaginarlo ora è realtà.
Una realtà che mi scuote ancora nonostante gli anni. Nonostante tutto.
Sento bussare.
<Alma ... Sono Brandon> dice e sospiro
Mi guardo allo specchio e mi asciugo le lacrime.
Apro la porta.
<Piccola mia> mi tira nelle braccia <Brandon... Non immagini come sto> <Certo che lo immagino... È normale che tu stia così> <Io ho capito una cosa> dico agitata
Mi prende il viso.
<Dimmi tutto quello che senti Alma> <Dentro me non è cambiato mai nulla! Io provo le stesse identiche cose> dico e so che gli spezzo il cuore ma lui merita da me ogni singola verità <Lo ami ancora?> mi accarezza la guancia <Lo amo forse ancora di più di quello immaginavo... Ma lui mi odierà per quello che gli ho fatto> trema il labbro al solo pensiero di dirglielo <E anche London mi odierà>
Mi sto letteralmente agitando.
<Alma ... cálmate > dice e mi abbraccia <Piano piano devi sistemare tutto... Non ti abbattere perché hai lottato fino in questo momento... Ora lo devi fare ancora di più> <Grazie per tutto> lo stringo.
Ne ho esigenza.
<Maledetto telefono> ecco cosa dice per farci staccare
Lo prende.
<Ancora loro> dice e sbuffo sonoramente <Rispondi> dico e mi guarda
Lo fa.
Risponde senza mettere in vivavoce. La chiamata dura poco. Il che è preoccupante.
<Che ha detto?> <Devo andare! Ho le ore contate... Sorto di coglione! Perdonami, so che è tuo padre> <Di cosa? Pagherà tutto il Male che sta facendo con la sua testa malata> <Alma io devo andare... > <Ora?> Lo interrompo <Ora si... Non obiettare> <Lo faccio invece! Uno ho bisogno di te! Due, ho paura> <Vado e vengo. Mancherò al massimo un paio di giorni e non mi succederà nulla... Ti ho spiegato> <Le tue insicurezze saranno il mio male! Non puoi lasciarmi ora! Por favor> prendo le mani e le stringo nelle mie <Giustifica la mia assenza a London e Luce... Prometto che torno! E intanto, vedi come avvicinarti ad Axel> <Non lo farò stasera... È una cosa che non saprò gestire> <Almeno ora sai dove trovarlo. Questo è il famoso locale di cui dicevano> <Ora ho finalmente un aggancio! Ma io sto andando in palla... E tu stai per andare> <Devo> mi lascia le mani <Brandon! Torna da me> dico, mentre lo guardo con ansia <Torno... A proposito...> unisce le labbra <Cosa?> <Permettimi di farlo> <Che stai facendo? ¿Esto no es un adiós?> <È un arrivederci... Ma prima ho bisogno di dirtelo che ti amo... Mucho > sussurra sulle labbra e mi lascio baciare.