• Ventinove

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Non riesco più a gestire queste sensazioni

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Non riesco più a gestire queste sensazioni.
Lascio la mano di Brandon e mi allontano immediatamente dal tavolo.
Con occhi lucidi, cerco il bagno.
Talmente evasa da mille sensazioni che mi sembra di percorrere un labirinto.

Chiedo informazioni e arrivo al bagno

<Calma Alma> sussurro a me stessa
<Padre e figlio nello stesso posto e non lo sanno> continuo a parlare a me stessa mentre apro l'acqua e mi bagno il viso subito

Faccio lunghi respiri.
Doveva arrivare il momento.
E sapevo che mi sarei sentita male a rivederlo.
Se fino a prima provavo ad immaginarlo ora è realtà.

Una realtà che mi scuote ancora nonostante gli anni.
Nonostante tutto.

Sento bussare.

<Alma ... Sono Brandon> dice e sospiro

Mi guardo allo specchio e mi asciugo le lacrime.

Apro la porta.

<Piccola mia> mi tira nelle braccia
<Brandon... Non immagini come sto>
<Certo che lo immagino... È normale che tu stia così>
<Io ho capito una cosa> dico agitata

Mi prende il viso.

<Dimmi tutto quello che senti Alma>
<Dentro me non è cambiato mai nulla! Io provo le stesse identiche cose> dico e so che gli spezzo il cuore ma lui merita da me ogni singola verità
<Lo ami ancora?> mi accarezza la guancia
<Lo amo forse ancora di più di quello immaginavo... Ma lui mi odierà per quello che gli ho fatto> trema il labbro al solo pensiero di dirglielo
<E anche London mi odierà>

Mi sto letteralmente agitando.

<Alma ... cálmate > dice e mi abbraccia
<Piano piano devi sistemare tutto... Non ti abbattere perché hai lottato fino in questo momento... Ora lo devi fare ancora di più>
<Grazie per tutto> lo stringo.

Ne ho esigenza.

<Maledetto telefono> ecco cosa dice per farci staccare

Lo prende.

<Ancora loro> dice e sbuffo sonoramente
<Rispondi> dico e mi guarda

Lo fa.

Risponde senza mettere in vivavoce.
La chiamata dura poco.
Il che è preoccupante.

<Che ha detto?>
<Devo andare! Ho le ore contate... Sorto di coglione! Perdonami, so che è tuo padre>
<Di cosa? Pagherà tutto il Male che sta facendo con la sua testa malata>
<Alma io devo andare... >
<Ora?> Lo interrompo
<Ora si... Non obiettare>
<Lo faccio invece! Uno ho bisogno di te! Due, ho paura>
<Vado e vengo. Mancherò al massimo un paio di giorni e non mi succederà nulla... Ti ho spiegato>
<Le tue insicurezze saranno il mio male! Non puoi lasciarmi ora! Por favor> prendo le mani e le stringo nelle mie
<Giustifica la mia assenza a London e Luce... Prometto che torno! E intanto, vedi come avvicinarti ad Axel>
<Non lo farò stasera... È una cosa che non saprò gestire>
<Almeno ora sai dove trovarlo. Questo è il famoso locale di cui dicevano>
<Ora ho finalmente un aggancio! Ma io sto andando in palla... E tu stai per andare>
<Devo> mi lascia le mani
<Brandon! Torna da me> dico, mentre lo guardo con ansia
<Torno... A proposito...> unisce le labbra
<Cosa?>
<Permettimi di farlo>
<Che stai facendo? ¿Esto no es un adiós?>
<È un arrivederci... Ma prima ho bisogno di dirtelo che ti amo... Mucho > sussurra sulle labbra e mi lascio baciare.

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora