• Venti

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Mi vado a rinchiudere nel mio ufficio personale dopo aver preso il telefono usa e getta dal borsone che ho lasciato nella macchina

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Mi vado a rinchiudere nel mio ufficio personale dopo aver preso il telefono usa e getta dal borsone che ho lasciato nella macchina.

Chiudo a chiave.
Lo attivo e faccio partire la chiamata a mio padre.

Che rottura di coglioni.

Al secondo squillo, sento già la sua fastidiosa voce.

<Sei in pericolo> dice immediatamente
<Che? ¿De qué mierda estás hablando?>
<Hai pulito le orecchie o no? Sei in pericolo! Guardati le spalle Axel! Io posso proteggerti da qui per come posso, ma la lontananza non è una buona alleata in questo momento> dice e cerco di capire che cazzo sta succedendo
<Chi ce l'ha con me?>
<Axel! Non dimenticare di quello che abbiamo fatto in questi lunghi diciotto anni>
<No aspetta! Che tu hai fatto! >
<Ti ricordo la formula: "Se mi faccio un nemico, in automatico è il tuo"..."Se cado io, in automatico cadi tu"...>
<Basta! Non c'è bisogno di sentire questo schifo ogni volta! L'unica cosa che ho fatto con le mie mani è l'uccisione di quel poliziotto... Non ho ucciso più e sono rimasto fuori dai tuoi affari! Quindi vedi come fare per non farmi accedere nulla! Non pagherò per i tuoi sbagli! Mi hai capito?> sbraito e mi chiude la chiamata

La rabbia mi sta accecando in questo momento.

Purtroppo tutti i nemici di mio padre sono in combutta con me, anche se personalmente sono rimasto fuori da tutto quello schifo.

Sono solo la copertura per mio padre per i suoi affari loschi.

Intanto penso e ripenso da chi dovrei proteggermi.

Prima di arrivare qui, ero consapevole di essere in pace con tutti

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Prima di arrivare qui, ero consapevole di essere in pace con tutti.
Narcotrafficanti compresi.

Mentre penso, mi verso un bicchiere di tequila che vi ho trovato sulla scrivania.

Mercedes

<Il messaggio è arrivato a destinazione> dice il ragazzo e braccio destro in questa guerra che ho appena cominciato a guidare

Il suo nome è Alvaro.
Sono Mercedes.
Ho ventotto anni e sono orfana di padre.

Hanno ucciso mio padre quando la sua presenza era diventata scomoda.
Aveva scoperto tante cose sul conto dei Torres che gli stessi, lo hanno rapito, torturato e ucciso con un solo colpo in testa.

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora