•Sessantasei

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Giorno Dopo

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Giorno Dopo

Alma

Siamo in macchina diretti all'aeroporto.

Abbiamo finalmente il volo per Chicago.

Non vedo l'ora di vedere London e soprattutto, fargli la sorpresa di Axel finalmente fuori dal carcere.

Ho la testa poggiata al finestrino.

Ogni tanto lo guardo con la coda dell'occhio.

Mi sono accorta che fa lo stesso lui con me.

<Non lo so, quando deciderai a parlare?> Dice poi e guardo un punto impreciso
<Sono arrabbiata> dico con tono duro
<Ma va! Non lo sapevo>

Lui sembra avere il tono di chi non vede l'ora di sistemare tutto.

<Axel! Non mi fare quel sorriso che te lo tolgo immediatamente> dico nervosa, guardandolo
<Quale sorriso? È che cerco di rompere il ghiaccio o vuoi che ci presentiamo così a nostro figlio?>
<Non provarci nemmeno a metterlo in mezzo per addolcirmi! Sono davvero incazzata con te e sai perché> dico dura, puntando il dito
<Ti ho detto già che mi dispiace o sbaglio?>
<Pensi che con quella parola hai sistemato tutto? >
<Non potevo dirtelo! Cerca di capire> sbuffa e mette la freccia per svoltare nella prossima strada che ci conduce a destinazione
<E invece dovevi dirmelo! Hai corso un bel rischio e io non sapevo nulla!>
<Per questo mi hai fatto seguire dal paparino dolce e premuroso?>
<Lo vedi? Con te che parli in questa maniera io non ci parlo! Mi dispiace>
<Alma è la verità! >
<PER LA MISERIA! NON È LA VERITÀ! L'HO CHIAMATO OK? MA LUI TI STA PROTEGGENDO A PRESCINDERE! COS'È CHE NON CAPISCI?> sbraito spazientita
<Puoi per favore calmarti?>
<No! No puedo! Sei un cazzo di testardo> dico poi più calma
<Ah! Perdonami se la vita mi ha reso così>
<E su questo non ci piove! Lo capisco benissimo ok? Ma perché invece non ti fidi di me? Eh Axel?>

Sta in silenzio ora .

<Parla! Non stare zitto perché mi mandi ancora più fuori di testa> sbraito poi, gesticolando
<Mi dispiace ma non riesco a pensare diversamente ora! Non puoi obbligarmi ad accettarlo! >
<Fino a prova contraria, quell'uomo ti ha protetto dal momento in cui ha capito che valore hai per me! Ma a te tutto questo non ha alcuna importanza perché oramai lo hai condannato con il tuo pensiero>
<Io non mi fido di quella gente! Punto>
<Non è la gente! È mio padre>
<Ok! Lo vuoi nella tua vita? Non te lo proibisco perché non mi permetterei mai di farlo! Ma nella mia non ci sarà! Digli di farsi da parte e se succede qualcosa, non dirmi che te lo avevo detto> dice duramente, mentre parcheggia la macchina che abbiamo affittato per muoverci e scende immediatamente

Io resto in silenzio dopo queste sue parole.

Non nient'altro da aggiungere.

Successivamente apre il bagagliaio e prende i nostri borsoni.

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora