Tᴇʀᴍɪɴᴀᴛᴀ
Una storia, intensa, fatta di tanta passione e tanti sentimenti è quella di Alma ed Axel. Non è facile per loro vivere il loro amore a causa delle loro famiglie, ma l'amore, quello vero, arriva una sola volta nella nostra vita ed è diffici...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
La cena procede con tutti i nostri racconti.
Davvero abbiamo messo carte in tavola e ci ritroviamo a guardarci negli occhi, perdendoci.
Come se stessimo solo io e lui su questo terrazzino.
<A che pensi?> dico e mi sorride <Che nonostante tutto io non posso essere arrabbiato con te... Forse solo un po', ma ho capito che l'hai fatto per protezione... In più è successo quel che successo e quindi volevo dirti che non è tardi per riscrivere le pagine della nostra storia> mi stringe le mani
Non mi illudo.
Ha bevuto parecchio.
Non so nemmeno se domani si ricorderà di quello che sta dicendo.
<Axel... Ne parliamo con calma che dici? Ora dobbiamo essere amici e buon alleati per nostro figlio... Dobbiamo dargli tutto l'amore possibile... Tutto l'amore che gli hanno tolto> mentre parlo, annuisce <Ho sempre pensato che avremmo avuto un maschio... E non mi sono sbagliato> <È arrivato ed è bellissimo... Non parlo sono della bellezza fisica... Lui è bello dentro>
Mi sorride.
<Come te> dice e mi fa l'occhiolino
Io cerco di tenere a bada la rivoluzione che ho dentro.
<Ma questa è la parte bella... Abbiamo la brutta da risolvere> dico e guarda un punto impreciso <Me la vedo io... Tu e Juan non dovete fare un passo senza di me> <Axel sei pregato di dirmi ogni cosa che ti passa nella testa> <Sei pregata di farlo anche tu! ¿Está bien?> <Certamente... Dobbiamo capire come calmare i nostri padri e una soluzione per tenere al sicuro nostro figlio>
Concludiamo la cena e usciamo dal locale. Lo vedo sfasato.
<Senti... Non mi piace come sei messo... Ti accompagno io che dici? > <No! Sto bene... Me la cavo... Non sono ubriaco> <Ma sei un tantino brillo. Ti prego Axel, non mi mettere ansia>
Si porta una mano sulla fronte.
<Tu così non vai da nessuna parte> insisto nervosamente e gli tolgo le chiavi della macchina <Alma, estoy bien> lamenta <No! Si fa come dico>
Fermo un taxi.
<Avanti! Vai in taxi e domani mattina vieni con il tuo amico a prendere la macchina> gli passo le chiavi <Sei tremenda> <È prudenza questa> <Ma io non so essere prudente> ridacchia
Si avvicina a me ignorando il tassista che ha già accostato. Mi guarda in maniera pericolosa. Profonda. <Che c'è?> dico a tratti <Non so essere prudente ho detto > dice e posa una mano sulla guancia <Axel si è fatto tardi> <Hai paura?> <E di cosa?>
Si avvicina con le labbra.
<Avanti... Non sei cosciente del tutto> <Il mio cuore ha sempre voluto te> porta la mia mano sul suo petto e chiudo gli occhi <Axel... Vamos> <Sei speciale> sussurra e si avventa sulle mie labbra come se fossi legittimamente sua.