•Cinquantasette

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Non appena chiuso la chiamata con Brandon sento l'assoluto bisogno di parlare con Paula

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Non appena chiuso la chiamata con Brandon sento l'assoluto bisogno di parlare con Paula.

La chiamo.

È presto, ma tenar non nuoce.

Cerco il numero in rubrica e faccio partire la chiamata.

<Alma?> dice al secondo squillo
<Ciao tesoro. Dove sei? Scusa se ti ho chiamata a quest'ora>
<Sono in un luogo interessante>

Dal suo tono sembra sia piacevolmente coinvolta in quello che sta facendo.

<Che luogo?> dico e arriccio la fronte
<Aeroporto...>
<Come? Dove stai andando?>
<Ora sto facendo check-in... Sto per raggiungere la mia amica... La conosci? Si chiama Alma Vega>

Il mio cuore sta facendo capriole in questo momento dalla felicità.
Soprattutto dallo stupore di questo suo arrivo improvviso.

<Cosa? > dico felice
<Sto per raggiungerti! Non mi piacevi al telefono... Hai bisogno di me e quindi mi sono presa una pausa... Ci vediamo al mio arrivo! Ora devo chiudere! Baci> dice e chiude

Rimetto il telefono in borsa con sorriso stampato in volto.
Torno in macchina e vado a fare un po' di spesa perché ho il frigorifero nettamente vuoto.

Axel

Alma ha ragione.
Ho qualche tacca di febbre.
Sono in infermeria e mi sono fatto dare una compresa per riprendermi all'istante.
<Andiamo Torres> mi dice la guardia e cenno con il capo un "si".
Mentre mi porta in cella, mi tocca sopportare tutto questo brusio, dedicato a me.

Ignoro e cammino con sguardo rivolto sempre in avanti.

<Torres! Che bello il tuo avvocato! Fatto il pompino?> dice uno dei tanti, dietro a quelle sbarre che li rendono ancor più pungenti nel linguaggio
Ignoro come sempre.

<Ha mandato l'avvocato per farlo sentire un Dio! Chi cazzo ti ha detto di aiutarci Torres? Stai giocando all'angelo custode?> dice un altro che mi porta a fermarmi al centro del corridoio.

La guardia so gira e mi osserva.

<Torres! ¿Qué sucede contigo?> dice mentre torna da me
<Chi ha parlato?> dico infuriato e mi giro a vedere tutti aggrappati a quelle sbarre come animali in gabbia
<Io ho parlato! Guardami da vicino> dice e fa sbucare il braccio al di fuori della sbarra
<Torres andiamo! Non c'è tempo da perdere> dice la guardia che mi spinge dalla spalla per farmi camminare, ma più testardo di lui, mi dimeno e cammino velocemente dal tizio che mi sta provocando

<Pazienza> borbotta la guardia che mi segue

Sono davanti all'uomo di medio statura, pelato e pieno di cicatrici a livello delle sopracciglia.

<Eccoti qua Torres! Allora... Chi ti ha detto che ho bisogno di te ? Qualcuno si è lamentato? > si lecca il labbro

Improvvisamente sento la voce di Alma nelle orecchie. "Non ti lasciare provocare".

𝑫𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora