Chapter 9 - Poteri nascosti

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Entrai in sala grande per cena con il braccio di Mattheo ancora posizionato intorno alle spalle, mentre continuavamo a scherzare prendendo in giro Potter. Tutti i presenti si girarono a guardarci ma, senza dargli peso come da abitudine, ci sedemmo a tavola con i nostri amici
"Questa si che è una novità" disse Draco guardandoci maliziosamente
"Oh no, no no non ci pensare nemmeno, no no" risposi allontanandomi da Mattheo rendendomi effettivamente conto di come ci stavamo comportando. In tutta risposta lui fece lo stesso rimanendo in silenzio. Tornammo ad essere freddi l'uno con l'altro in un istante.

Mi concentrai sul mio cibo finché non notai entrare Hermione e Ron in sala grande, dirigersi con furia verso di me
"Lilith che cazzo hai fatto" mi urlò addosso Hermione infuriata
"Non prendertela con me, io ho solo reagito ad una reazione del tuo amichetto narcisista cercando anche di proteggerti" le risposi tranquillamente continuando a mangiare
"Proteggerti?" Disse Ron spaesato
"Si, perché Harry stava urlando addosso a lei perché aveva osato rivolgermi parola, senza contare che è stato il primo a colpire" risposi guardandolo un secondo "pensavi davvero che avessi fatto tutto da sola mh?"
"Beh... in parte se l'è cercata miseriaccia" disse sottovoce.
Hermione gli diede una gomitata per zittirlo "comunque non avreste dovuto fare quello che avete fatto" disse guardando prima me, poi Mattheo e andandosene verso il suo tavolo.

"Che avete combinato con Potter?" Chiese ridendo Theodor alla scena
"Niente, ha avuto solo quello che meritava" risposi divertita ricordandomi del piacere che mi aveva dato vederlo soffrire.

Nei giorni successivi le voci sull'avvenimento con Potter cominciarono a girare e la maggior parte degli studenti cominciò a temermi molto di più, nessuno osava incrociare il mio sguardo o il mio cammino. Probabilmente non li aiutava neanche il fatto che girassi perennemente in compagnia di Draco, Theodor e Mattheo. Avevamo tutti la reputazione da psicopatici ora, come biasimarli.
Gli unici ancora a non portarmi rispetto erano sempre gli stupidi Grifondoro del gruppo di Harry, lui compreso, continuava a guardarmi con superiorità e disgusto.
Non aveva ancora imparato la lezione, che urto quel ragazzino.

Lasciai scorrere la settimana senza degnarlo di uno sguardo per non ucciderlo, lo stesso feci con Mattheo nonostante ci ritrovavamo spesso insieme nessuno dei due parlava o guardava l'altro. Questo mi diede la possibilità di allontanarmi da lui e stringere di più i rapporti con gli altri due.
Durante l'ultima lezione della settimana, difesa contro le arti oscure, mi ritrovai Draco come compagno di banco. Ci divertimmo a prendere in giro il professor Lupin e spesso scappavano risatine soffocate.
"Bene ragazzi la lezione è finita andate pure" disse congedandoci.
"Oh finalmente" dissi uscendo seguita da Draco.
"Senti volevo chiederti una cosa" disse mentre ci incamminavamo verso la sala grande per cena
"Dimmi pure" lo incitai
"Volevo chiederti se-se ti andasse di venire alla solita festa Serpeverde del sabato con me" diventò leggermente rosso in viso, sembrava quasi innocente imparando a conoscerlo, troppo innocente per una persona apatica come me.
"Ehm, sì ok" dissi alzando le spalle indifferente
Vidi poi Mattheo superarci di corsa dando una spallata a Draco nel mentre
"Ahia amico" disse toccandosi la spalla
Ma Mattheo era già sparito.
Non si era neanche presentato a cena, "meglio" pensai.

Cenai con Draco e Blaise e dopo aver finito andai in camera mia per leggere in pace.
Trovai Mattheo appoggiato ad una parete immobile ad aspettarmi, aveva i capelli spettinati che gli coprivano leggermente gli occhi non lasciando l'opportunità di vedere cosa provasse in quel momento, sembrava quasi una decorazione perfetta della stanza.
"Che cosa ci fai tu qui?" Dissi contrariata
"Quindi ora vuoi uscire con Draco" disse lui senza rispondermi
Alzai gli occhi al cielo, presi un libro e mi sdraiai sul letto ignorandolo "può essere"
"Sei seria?" Chiese infuriandosi
Non risposi iniziando a leggere il libro
"Rispondimi cazzo" continuò, ma io non lo feci
"Vaffanculo" disse strappandomi il libro dalle mani, lo buttò dall'altra parte della stanza con violenza e poi si dedicò a me prendendomi per il collo e sbattendomi al muro
"Che cazzo stai facendo" urlai incazzata
"Oh allora vedi che parli" disse con sguardo sadico "perché vuoi uscire con Malfoy?"
"Cazzi miei" risposi ringhiando
In tutta risposta mi tirò uno schiaffo in faccia
Lo guardai più incazzata che mai
"ESCI DA QUI" urlai mentre con un potere interno, che mia madre mi convinse a nascondere e reprimere, lo attaccai travolgendolo e facendolo sbattere contro il muro opposto della stanza
"Ma che cazzo" disse confuso rialzandosi dolorante
"Vattene via" dissi indicando la porta
Lo vidi alzarsi e venire verso di me senza ascoltarmi
"Cosa cazzo era quello..." cercò di dire
"VIA" e usando di nuovo il potere lo interruppi e spinsi fuori dalla porta.
Mi avvicinai a quest'ultima per chiuderla e lo notai accovacciato per terra che mi guardava stupito, gli sorrisi sarcasticamente e chiusi la porta a chiave.
Lo sentii dire un "Lilith" soffocato.

Mi buttai nel mio letto ed iniziai inconsciamente a piangere per la prima volta dopo anni, non usavo quel potere da ormai tanto tempo, era pericoloso.
Avevo fatto più volte male a mio padre con quello senza volere, ogni litigata finiva sempre con lui che cadeva dolorante contro un muro.
Non mi importava troppo di fargli male, non mi importava di lui, ma mia madre mi disse che era una cosa maligna, che ero il male in persona ad usare quel potere.
Così mi insegnò a reprimerlo, non a controllarlo, ma a reprimerlo come se così potesse scomparire.
Non sapevo cosa fosse quel potere, lo sentivo ardere dentro di me e mi piaceva, ma era sbagliato e lo sapevo o almeno così mi avevano fatto credere.
Il desiderio di usarlo ormai non esisteva in me, era come se mi fossi dimenticata di averlo, ma quel gesto di Mattheo, quello schiaffo, non potevo farne a meno lo volevo vedere soffrire.

Mi toccai istintivamente la guancia dove mi aveva presa e sentii un leggero dolore attraversarmi, me ne fregai pensando non fosse niente ed in preda alle lacrime mi addormentai.

Crazy - Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora