Crazy - Mattheo Riddle

Chapter 27 - Afternoon in Hogsmeade

Durante la settimana lasciai scorrere la vita nel modo più naturale possibile, cercando di evitare Mattheo ma senza dedicare troppo tempo a pensare a lui... durante il giorno.
Era semplice come piano da attuare, ero sempre circondata dai miei amici che parlavano con lui quando io non ero presente o impegnata a fare altro, ma la sera quando tornavo in camera ed ero sola non riuscivo a smettere di pensarci, a cercare di darmi una motivazione del perché non stessimo più insieme. Continuava a non avere senso come scelta, andata tutto così dannatamente bene.
Non sapevo se fosse più frustrante non avere una motivazione oppure il non riuscire a mettermi l'anima in pace senza pensarci più, non potevo continuare così, aveva troppo potere su di me e la cosa doveva finire. Non potevo stare sotto a qualcuno che chiaramente non teneva a me quanto diceva di fare.

Appena arrivò il sabato mattina focalizzai la mia mente solo su di un obiettivo: bere il più possibile. Dovevo bere, lasciarmi andare e fare tutto ciò che mi avrebbe permesso di dimenticarlo per una giornata almeno.
Mi alzai dal letto pronta per andare a fare colazione e poi ad Hogsmeade a bere della fantastica burrobirra. Nonostante fuori facesse molto freddo decisi di vestirmi fin troppo scoperta, dovevo ovviamente mostrare all'intera scuola ciò che quel coglione aveva perso, fortunatamente però un briciolo di sanità mentale mi fece prendere almeno una giacca lunga da indossare quando saremmo usciti dal castello per coprirmi.
Felice del risultato andai in sala grande e mi sedetti al tavolo serpeverde per mangiare, ancora più contenta di sentirmi tutti gli sguardi addosso. Non che fosse una novità per me, però ero sicura che oggi fossero solo sguardi di apprezzamento. Tra quegli sguardi non riuscii a fare a meno di notare anche quello di Mattheo puntato sul mio corpo, intendo ad osservarne ogni particolare. Notarlo mi fece sorridere soddisfatta di aver raggiunto il mio obiettivo.
"Ma guarda che figa che abbiamo qui oggi" esordì Theo guardandomi e abbracciandomi
"Sono sempre figa" risposi addentando un cornetto
"Assolutamente vero principessa" mi fece l'occhiolino Regulus
"Lo so" continuai egocentrica "Hogsmeade appena finito qua, giusto?"
"Ovvio" risposero gli altri contenti
"Felice di avere la nostra ubriacona back" disse Draco divertito
"Mai andata via" risposi felice
"Magari stasera riusciamo anche a replicare una vecchia serata interrotta principessa" sentenziò Regulus ricordando il nostro bacio
"Tutto è possibile" risposi sperando in una reazione di Mattheo che era troppo vicino a noi per non sentire tutta la conversazione.
Di fatti ottenni il risultato sperato, si alzò dal tavolo sbattendo il cibo che stava mangiando all'interno del piatto con violenza e se ne andò.
Sorrisi soddisfatta guardandolo andare via
"Se vuoi farlo ingelosire possiamo anche farlo davvero" proseguì Regulus divertito notando la mia reazione.
Lo guardai con un misto di interesse e di dubbio, mi faceva star bene vederlo reagire così ma volevo davvero baciarmi un Regulus solo per questo motivo?
Scrollai le spalle subito dopo, d'altronde sarebbe stato l'alcool a decidere per me quella sera.

Finito di mangiare ci alzammo ed uscimmo dalla scuola per dirigendoci ad Hogsmeade, con noi si unì anche Luna, era così bello vederla di nuovo, ma soprattutto avere una ragazza in questo gruppo. Mi sono sempre trovata meglio con i ragazzi però devo ammettere che un'altra presenza femminile ci stava ogni tanto.
Appena arrivati entrammo subito nel pub per sfuggire al freddo ed iniziare a bere, come sempre non c'era niente di migliore al mondo. Dopo qualche minuto entrarono anche Hermione ed i suoi amici, io e lei ci scambiammo un sorriso veloce.
"Ragazzi, devo dirvi che ho invitato Hermione ed i suoi amici alla festa stasera" dissi subito dopo ricordandomene
"Una figlia di babbani ad una festa serpeverde... immagino si porterà dietro Potter tra l'altro, tu sei pazza non potevo fare scelta peggiore" commentò subito Draco con disprezzo
"Lo so, ma lei mi sta simpatica e l'unico modo per parlarle è far cambiare idea a Potter su di me... mi ha preso in un momento di debolezza, ho reagito d'istinto e li ho invitati" ammisi abbassando gli occhi
"Ma tu sei come Potter crede" commentò Regulus "e vai benissimo così come sei"
"Lo so, ma da ubriaca sono più magnanima" cercai di convincermi da sola che questa fosse la realtà
"Magnanima? Hai preso a pugni una tipa da ubriaca" rise Theo di me
"Cercherò di esserlo allora" lo guardai male parlando "sperando che loro bevano talmente tanto da crederci"
Ridemmo tutti insieme alla mia battuta
"Comunque per me hai fatto bene" commentò poi Luna convinta
"Perché?" chiesi sorseggiando la mia burrobirra
"Ci stai provando almeno, quindi sei sicuramente meglio di loro" disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo
"Mh, vero..." presi un respiro veloce prima di continuare a parlare ancora ma fui interrotta dai ragazzi che prendendomi in giro e facendomi il verso dissero in coro "io sono sempre migliore di loro"
Li guardai male un secondo e poi scoppiai a ridere con loro "beh è vero".

Continuano a prenderci in giro e a ridere tutto la giornata, finché non decidemmo di tornare ad Hogwarts per cena per poi sistemarci ed andare alla festa.
Luna venne in camera mia per prepararsi, così da non dover andare fino alla sala corvonero per poi tornare alla nostra. Le prestai un vestito corto nero che le stava alla perfezione, mentre io per continuare il mio mood della giornata andai per un outfit poco coprente composto da un top argentato con uno scollo che copriva a malapena il seno ed una gonna nera molto corta. Credo che se avessi deciso per qualche strana ragione di chinarmi si sarebbe visto tutto, ma era esattamente quello che volevo. Gli obiettivi della serata erano due, ubriacarsi e far ingelosire Mattheo, era l'unica cosa che si meritava. Doveva capire cosa aveva perso e glielo avrei sbattuto in faccia con tutte le armi possibili fino a farlo pentire della sua scelta. Ero consapevole che probabilmente anche capendo il suo errore non lo avrebbe mai ammesso e non sarebbe mai tornato indietro sui suoi passi, ma volevo vederlo soffrire lo stesso.