Mi stavo baciando con Regulus ed d'un tratto mi ritrovai in una stanza scura e fredda, con il mio gruppo di amici che ci circondava.
C'era anche Mattheo tra loro che ci guardava incazzato e si teneva dal tirare un pugno in faccia al ragazzo."Cosa sta accad..." cercai di parlare quando la sensazione di svenimento si fece sentire, cercai di aggrapparmi a qualcuno ma non feci in tempo, ero troppo ubriaca. Mi ritrovai stesa sul pavimento in qualche secondo e sentii solo degli urli soffocati chiedere a Regulus cosa mi avesse fatto, poi il buio.
Mi risvegliai il mattino seguente in una stanza che non conoscevo, era tutto colorato di verde scuro o di nero, con decorazioni create da teschi e serpenti, era molto tetro ma io lo trovavo affascinante. Mi mossi leggermente sentendo una presenza dall'altro lato del letto, era Mattheo che dormiva ancora, non mi abbracciava e non era vicino a me come le altre volte. Chissà cosa era successo ieri sera e perché mi trovavo qui, non ricordavo niente dopo le burrobirre bevute nel bosco con Regulus. Forse mischiare alcool ed erba non era stata una delle mie migliori idee.
Notai una porta socchiusa al lato della stanza, dedussi fosse un bagno così mi alzai ed entrai, mi sciacquai il volto con dell'acqua gelida per riprendermi, mi guardai allo specchio e poi mi girai intorno notando tutti i dettagli di quel posto, il bagno era tutto in nero opaco, dalle piastrelle del muro ai sanitari, era così bello.
Mi distrassero dei rumori provenienti dal letto, così tornai in stanza.
"Perché sei lì?" Chiese Mattheo incazzato
"Dovevo lavarmi la faccia... perché io sono qui? E soprattutto dov'è qui?" Ero ancora rintontita dalla sera prima quindi parlavo molto lentamente
"Tu, non hai diritto di fare domande dopo ieri" disse alzandosi ed avvicinandosi a me
"Ieri? Che è successo ieri? È una settimana che non ti vedo e poi mi risveglio con te accanto in un luogo che non conosco" risposi non capendo niente
"Non fare finta di non sapere, non funzionano questi giochetti con me" mi bloccò al muro con il suo corpo mentre con le mani mi teneva i polsi
"Vaffanculo non credermi, fai come cazzo ti pare. E comunque non ti devo spiegazioni, non devo niente a te" mi incazzai, era assurdo come si stava comportando con me
"Ti scopi Regulus l'istante dopo che me ne vado e pensi pure di poterti incazzare?!" Chiese retoricamente "sei solo una troia"
"Primo non mi scoperei mai Regulus, secondo perché dovrebbe fregartene se per te sono solo una scopata" urlai mentre con il potere lo spostai leggermente lontano da me, stavo cercando di trattenerlo ma non era facile
"E allora perché te lo sei baciato?" Mi urlò contro avvicinandosi di nuovo
"Ma che cazzo dici, io non l'ho mai baciato" ero confusa ed incazzata, non ero consapevole di averlo baciato, era un ricordo completamente cancellato dalla mia mente
"Ah si?! E allora perché quando vi abbiamo smaterializzato qui eri incollata alla sua faccia?!" Mi prese per il collo attaccandomi al muro
"E io che cazzo ne so ero ubriaca e fatta, non mi ricordo niente" dissi allontanandolo di nuovo di poco con il potere e poi continuai "non so cosa sia successo dal pomeriggio, so solo che tutti erano spariti tranne lui e che tu te ne sei andato per una cazzo di settimana senza dire niente dopo aver pure dormito con me, è anche colpa tua se mi sono ubriacata" ripesi ad arrabbiarmi "quindi a te cosa te ne fotte di quello che faccio se tanto te ne sbatti il cazzo di me?!" Urlai ancora più forte
"Tu non puoi fare il cazzo che ti pare perché sei mia" disse prendendomi il mento con una mano e marcando l'ultima parola
"Non sono tua, non sono di nessuno, e soprattutto non sono di chi mi vuole solo per scopare perché è annoiato" come poteva davvero pensare una cosa del genere
"Io non ti scopo solo perché sono annoiato, ti scopo perché sei di mia proprietà" mi prese di nuovo per il collo stringendo la presa
"E questo è come tratti qualcosa che ti appartiene?! Bella merda, ma io non lo sarò mai" dissi alludendo alla sua mano che mi strozzava
"E allora perché non mi attacchi con il tuo potere? Potresti uccidermi no?! Fallo" disse stringendo ancora di più
"Vaffanculo" dissi con il poco fiato restante che avevo, non lo avrei attaccato di nuovo, volevo reprimere quel potere.
Mi lasciò andare e mi prese in braccio poggiandomi poi sul letto, si stese accanto a me e continuò "parleremo di questo dopo, ora riprenditi e vestiti, ti aspettano giù"
"Chi mi aspetta e dove sono?" Chiesi con pochissimo fiato
"Sei a casa mia, mio padre e tuo zio ti aspettano" rispose tranquillo
Spalancai gli occhi "eh?"Alzò gli occhi al cielo e senza rispondermi mi cambiò mettendomi un vestito lungo nero che non mi apparteneva, si mise uno completo nero anche lui e mi fece alzare
"Mattheo mi spieghi che cazzo succede?" Chiesi dopo essermi ripresa del tutto
"Lo scoprirai giù" disse con noncuranza provando a mettersi la cravatta
"Theo, porca puttana, parlami, perché sono vestita così e che cosa mi attente" dissi avvicinandomi a lui, e prendendo la cravatta per sistemargliela
"Quel vestito è tuo, l'ho comprato io per te per questa occasione. Scoprirai un po' di cose oggi ma non ti accadrà niente, non lo avrei permesso altrimenti" disse sottovoce "ti fidi di me?"
"Perché dovrei? Mi hai appena strozzata" risposi calma dopo aver finito di fare il nodo alla sua cravatta
"Perché nessuno può farti del male, solo io posso toccarti, non scherzavo mentre dicevo che eri mia" mi prese e mi baciò.
Cercai di resistergli ma mi mancava quel contatto con lui, così ricambiai.Poco dopo si staccò da me e mi porse la sua mano "Prima facciamo prima ce ne andiamo, vieni?"
Sospirai e presi la sua mano, mi condusse fuori dalla camera ed andammo verso una stanza con un grande tavolo nero al centro e tante sedie disposte attorno, sulle quali erano sedute altrettante persone, tra cui i miei amici. C'erano quattro posti rimasti liberi e già immaginavo a chi appartenessero.
Mi fece sedere accanto a lui, pochi secondi dopo entrarono Voldemort e Gellert Grindelwald, che occuparono i posti rimanenti, a capotavola e difronte a me.
"Lilith che piacere rivederti" disse mio zio
"Non per me" risposi veloce
"Ho atteso tanto per conoscerti" disse invece Voldemort sibilando
"E sti cazzi?! Io avrei evitato" lo guardai incazzata, Mattheo mi strinse la gamba sotto il tavolo per farmi calmare "non fare così" disse sottovoce
"Figlio non preoccuparti, mi piace che sia così determinata, come il padre" riprese Voldemort guardando mio zio
"Mio padre è un inutile babbano, non lui" sputai
"No Lilith, io sono tuo padre. Mia sorella ti ha preso in cura mentre ero ad Azkaban, e poi si è rifiutata di darti indietro mentendoti. Per questo volevo uccidere tuo fratello, come vendetta, ma ci hai pensato tu al posto mio e sei stata bravissima. Ti ho osservato tutto questo tempo ed ogni volta che usi quel potere ti trasformi di più in me e diventi sempre più inerme agli attacchi magici. Pensavi davvero che quel potere che hai potesse venire da lei?! Qualcosa di così malvagio da una persona così pura?! Tu se figlia del male, tu sei mia figlia, la mia eredità." spiegò lui fiero.
Rimasi pietrificata alle sue parole, se non stava mentendo si sarebbero spiegate tante cose, ero davvero destinata ad essere malvagia come pensavo di essere.
"Ti insegnerò a comprendere e controllare quel potere, sarai invincibile e guiderai le tenebre alla vittoria" continuò lui
"Vedi, tutti i tuoi amici e le loro famiglie sono mangiamorte, potresti esserlo anche tu e comandarli insieme a mio figlio" disse Voldemort
Mi girai a guardare Mattheo, aveva uno sguardo fisso su di me apatico che non riuscivo a comprendere
"Tu sapevi di tutto questo?" Chiesi incazzata a lui ignorando gli altri presenti
"Non fino all'inizio di questa settimana" disse scuotendo la testa senza lasciar passare alcuna emozione
"E voi?" Chiesi agli altri, notando solo ora che ognuno era affiancato dalla sua famiglia.
"No" dissero tutti tranne Enzo e Draco
"Voi due... siete due ipocriti del cazzo soprattutto tu Enzo" usai il potere per sbatterli contro il muro, ma di conseguenza feci fare la stessa fine a tutti, tranne a Voldemort e mio zio
"Incantesimo di protezione" spiegò Geller
"Incredibile, e non sei ancora al massimo delle tue potenzialità" disse Voldemort affascinato.
Mi girai a guardare Mattheo disteso per terra, cercai di controllare il potere per non attaccare lui e gli altri ma non funzionò. Erano tutti accasciati, privi di sensi. Mi alzai correndo da lui, ogni volta che lo prendevo aveva sempre segni peggiori, girai lo sguardo verso Draco essendo l'unica altra persona che avevo già colpito, ma sembrava essere messo come gli altri, perché solo a Mattheo facevo così tanto male?! Suo padre si avvicinò a lui e con un semplice incantesimo lo curò.
Vidi Mattheo svegliarsi come niente fosse e guardarmi confuso
"Come ti senti? Ti prego dimmi che stai bene" dissi preoccupata
"Sto bene, ma pensavo di essere morto per il dolore, quanta forza hai usato Lilith?" chiese alzandosi
"Cerca di non colpire mai più Mattheo con quel potere o con alcuna magia" disse Voldemort
"Stessa cosa vale per te ragazzo, nessuno di voi due deve colpire l'altro con la magia o potrebbe essere... fatale" continuò Gellert
"Perché?" Chiesi confusa
"Nessun motivo specifico, ma non fatelo" Gellert prese la sua giacca e disse infine "verrò tre notti a settimana per farti allenare Lilith, ti manderò un gufo nero per avvertirti" e sparì
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Crazy - Mattheo Riddle
FanfictionIo, Lilith Grindelwald Lui, Mattheo Riddle Due Serpeverde destinati ad essere dannati. Questa storia contiene contenuti espliciti🔞.