Uscimmo insieme dall'acqua e ci avvolgemmo in degli enormi asciugamani neri per asciugarci. Tirò fuori un asciugacapelli e facendomi sedere sul lavandino cominciò ad asciugare i miei pettinandoli leggermente, rimasi estasiata dalla vista di quel ragazzo stronzo e apatico fare qualcosa di così delicato e dolce.
"Perché mi fissi?" Disse notando il mio sguardo fisso su di lui da qualche minuto
"Sei così carino e dolce mentre mi asciughi i capelli" ammisi
Lo vidi leggermente impietristi ed arrossire
"Sei arrossito anche tu" urlai soddisfatta
"Non è vero e non sono carino, sono spettacolare ed eccitante" disse dopo aver finito di asciugarmi. Presi io l'apparecchio, rimanendo seduta sul lavandino per essere più alta e raggiungere facilmente la sua testa, iniziai a fare lo stesso con i suoi capelli
"Sei eccitante, sei un figo, ma ora sei anche carino per me" continuai dopo poco
"Non mi piace questa cosa" disse mettendo il broncio
"Aw, ma guarda quanto sei carino diamine" ammirai quel broncio tenero sul suo volto.
"Ti odio" si girò al lato opposto.
Poggiai l'asciugacapelli dove lo aveva preso poco prima e scesi dal lavandino, mi posizioni davanti a lui
"No che non mi odi" e lo abbracciai.
Poggiò la sua testa sulla mia e ricambiò l'abbraccio "purtroppo hai ragione" sussurrò.Tornammo in camera per vestirci, quando tolsi l'asciugamano da intorno al mio corpo notai Mattheo bloccarsi fissandomi il seno
"Giuro che ti scoperei di nuovo in questo istante se potessi" disse alludendo al suo pene "magari tra un'oretta che si riprende però..." continuò avvicinandosi
"Vedremo" risposi ridendo e vestendomi ignorandolo
"Sei noiosa" si lamentò finendo di vestirsi "su andiamo a cenare".
Mi prese la mano ed insieme scendemmo nel salone.
Trovammo Voldemort già seduto da solo a mangiare, le nostri mani si allontanarono d'istinto, non era propio la persona a cui pensavamo di dire della nostra relazione.
Si girò a guardarci "vedo che siete entrambi ancora qua, sedetevi" sibilò
In silenzio ci dirigemmo al tavolo, Mattheo si mise accanto al padre dandomi la possibilità di essere più lontana possibile da lui. Non avevo paura del signore oscuro, ma diciamo che dopo il pomeriggio allegro passato non speravo di avere quella presenza vicino a me.Cenammo insieme in silenzio, l'unico rumore nella stanza era quello provocato dalle nostre posate, nonostante nessuno di noi mangiò molto.
Appena i piatti furono portati via, Voldemort prese parola "Lilith, fatti fare il marchio dei mangiamorte" disse come se fosse la cosa più naturale del mondo
"Tu non la tocchi" disse Mattheo infuriandosi.
Poggiai senza farmi vedere la mia mano sulla sua gamba per cercare di farlo stare tranquillo
"Non posso, prima devo imparare a domare il potere con mio padre, poi quando sarò utile potrò pensare ad unirmi. Ma mi puoi contare se servo per delle missioni" risposi tranquillamente
"Vuoi essere all'altezza prima, brava" si alzò dal tavolo e prese il volto del figlio violentemente nella sua mano "dovresti fare lo stesso anche tu, ci vediamo figlio" e si smaterializzò."Che cazzo vuoi fare tu?" Chiese Mattheo girandosi incazzato verso di me "fai qualsiasi cosa ma non prendere il cazzo di marchio"
Lo guardai ridendo "andiamo" mi alzai prendendo la sua mano
"No tu prima mi rispondi" disse allontanandosi da me
"Non qui" sussurrai prendendo di nuovo la sua mano e sorridendogli.
Rimanendo in silenzio acconsentì e si fece strada con me verso la sua stanza.
"Torniamo ad Hogwarts" dissi una volta chiusi dentro abbracciandolo.
Senza rendermene conto in un istante mi ritrovai nella mia camera"Ora dimmi perché cazzo ti vuoi fare il marchio" disse incazzato staccandosi da me
"Non voglio farlo, ma non potevo dirlo" sospirai iniziando a parlare "dovevo in qualche modo farglielo pensare dandogli un motivo che allontanasse l'avvenimento. Nonostante lo aiuterò non voglio essere comandata da lui o da chiunque altro"
Notai Mattheo calmarsi "lo so, basto io con questo cazzo di marchio" si fermò a guardarlo
Mi avvicinai a lui ed accarezzai leggermente il suo avambraccio dove era posizionato quel simbolo "però ti fa più attraente" dissi scherzando
"Vaffanculo" rispose ridendo "non ho bisogno di questo per esserlo"
"Assolutamente no" lo baciai delicatamente.Mi cambiai infilandomi il pigiama mentre Mattheo si tolse solo la maglia, ci stendemmo insieme nel mio letto e ci addormentammo abbracciati.
La mattina mi svegliai poco prima di lui, così decisi di svegliarlo con tanti piccoli baci sul volto
"Mh, potrei abituarmi ad un risveglio così dolce" sbadigliò sorridendo
"Sono diventata dolce... cosa mi stai facendo Theo" Dissi avvicinandomi a lui e baciandolo.
Mattheo ricambiò il bacio e poi mi bloccò sotto il suo corpo "cosa mi stai facendo tu" mi baciò di nuovo.
Lo notai girarsi a guardare qualcosa "ma quella maglia è mia" disse prendendo il capo che avevo nascosto sotto il cuscino giorni prima.
"No, ormai è mia. Sta meglio a me" risposi riprendendola
"Va bene, te la lascio" disse ridendo "dobbiamo andare a fare colazione"
"Noooo" urlai dandogli leggeri pugni sul petto
"Sei noiosa" disse alzandosi dal letto
"Daaaai torna qui" urlai pregandolo
"No, vado in camera a mettere la divisa ti aspetto in sala comune" disse smaterializzandosi in camera sua.
Sbuffai alzandomi, avrei solo voluto stare a letto tutto il giorno anche se il pensiero della colazione dopo il poco cibo mangiato il giorno precedente mi allettava. Presi forza e mi cambiai, una volta pronta raggiunsi la sala ed aspettai Mattheo che stranamente non era ancora arrivato.Spazientita dopo qualche minuto mi diressi verso la sua stanza e poco prima di girare l'angolo che mi portava ad essa riconobbi la sua voce parlare con qualcuno, così mi nascosi ascoltando
"Ti devi togliere dalle palle hai capito?!" Lo sentii dire incazzato
"No, lo so che vuoi scoparmi, lo so che mi vuoi" sentii una voce stridula rispondere e la rabbia ribollire in me.
Come risposta una risata sarcastica di Mattheo si fece sentire "volerti? Io ti ho sempre solo usato come sfogo, ora non mi servi più quindi sei inutile" disse apatico
"Ti servirò sempre invece" rispose lei convinta.
Mi venne da ridere, si amava così poco quella ragazza da accettare di essere usata, che schifo.
Decisi di interrompere quella scena avvicinandomi a loro, entrambi si girarono a guardarmi. Osservai la ragazza con sguardo maligno squadrando ogni suo particolare.
"Mattheo eccoti, ti stavo aspettando" mi avvicinai a lui, gli presi il volto e lo baciai passionalmente davanti allo sguardo incredulo della ragazza. Sentii Mattheo sorridere, per poi iniziare a toccarmi il sedere ed infilare la sua lingua nella mia bocca. Dopo qualche minuto così ci staccammo, lei era ancora lì difronte a guardare
"Ancora qui stai?" Chiesi scocciata guardandola
"È per questa troia che non mi vuoi più scopare?" Chiese a Mattheo ignorandomi.
Vidi i suoi occhi farsi prendere dalla rabbia, la attaccò al muro con la magia
"Non chiamare un'altra volta la mia ragazza in quel modo o ti uccido" urlò
"Eccitante... posso?" Chiesi guardandolo e prendendo la mia bacchetta in mano
"Vai" rispose con un sorriso maligno e soddisfatto
"Crucio" puntai la bacchetta sulla ragazza, la guardai soddisfatta contorcersi sotto l'incantesimo. Poco dopo Mattheo posò una mano sulla mia bacchetta fermandomi
"Hai capito ora giusto?" Chiese avvicinandosi al corpo sofferente.
La sventurata annuì, la lasciammo lì mentre mano nella mano ci dirigemmo verso la sala grande.

STAI LEGGENDO
Crazy - Mattheo Riddle
Fiksi PenggemarIo, Lilith Grindelwald Lui, Mattheo Riddle Due Serpeverde destinati ad essere dannati. Questa storia contiene contenuti espliciti🔞.